- Calcaterra Giorgio 6.37.45
- Boffo Marco 7.00.43
- Izmailov 7.03.47
- Khudyakov 7.06.22
- Caroni Francesco 7.13.04
- Rigo Andrea 7.22.59
- Vishnyagov 7.31.43
Friulani al traguardo:
- Villani Gerardo 8.50.45
- Battocchio Roberto 8.53.45
- Massarenti Paolo 9.06.33
Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuovaEmil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)
vita, corri la Maratona!
Friulani al traguardo:
Oggi a Nimis si è corso il Campionato Regionale dei 10 km su strada; il percorso non era dei più agevoli anche perchè in quel comune è molto difficile selezionare un tratto così lungo senza difficoltà. Ottima scelta quella di optare per un doppio giro di 5 km, vi erano anche due tratti sterrati resi difficoltosi dalla pioggia caduta nei giorni scorsi, certamente da rivedere sarebbe la lunghezza complessiva che ammontava a 10,2 km (più o meno). Altra buona iniziativa quella di fare due gare distinte, maschile e femminile; in questo modo è stato possibile godersi la gara degli atleti dell'altro sesso e inoltre un paio di tratti di strada da percorrere in andata e ritorno permettevano di vedere anche gli taleti della propria gara. Proprio in questi tratti ho ricevuto tantissimi incitamenti, solo ad alcuni di loro ho avuto la forza di rispondere, stavo correndo veramente a tutta. Sono partito nel folto del gruppo, un po' perchè mi sono avviato verso la partenza in ritardo, un po' per scelta così che ho evitato una partenza eccessivamente veloce che avrebbe potuto danneggiarmi; primo km in 3'36'' trascorso a scartare podisti e prestando molta attenzione a non inciampare. Nel secondo km la strada si fa più agevole ed il mio split si ferma a 3'20'', nel tratto di sterrato recupero diverse posizioni spingendo decisamente, ancora davanti a me ci sono diversi dei miei "compagni di viaggio" cioè coloro che di solito viaggiano alli stessi miei ritmi. Prima del transito al km 4 ne ho già ripresi un bel po'; la salitella che i miei amici mi avevano detto insidiosa non si dimostra tale anzi mi dà la possibilità di un ulteriore recupero. Transitando dal traguardo mi becco un'altra bella dose di incitamente dalle donne mie compagne di squadra che non lesinano i loro "vai Antonio", mi rendo conto che il secondo giro sara duro; non ne ho per fare una gara in progressione auspico solo in una buona tenuta tanto so che altri "avversari" cederanno.
Intorno al sesto km mi supera Maurizio Pitau, un MM50 di quelli terribili, è un portento riesce ad andare in progressione sempre e comunque, accenno a stargli dietro ma intuisco che 3 km sono ancora lunghi e il rischio sarebbe maggiore dell'eventuale utilità. Mi propongo solo di mantenere la posizione; prima dell'ultimo km adocchio un paio di podisti che forse "fanno al mio caso" uno dei quali è Polano con il quale più volte quest'anno abbiamo gareggiato per la posizione. Ad un km dalla fine lancio un attacco, una progressione lenta ma inesorabile; cedono sia Polano che Dalla Torre. Allo split del 10° km il mio cronometro segna 36'27'' (nel secondo giro ho impegato 20'' in più), non potevo pretendere di più. Gli ultimi 200 m (e passa) sono uno sprint con me stesso e contro un ipotetico avversario che potrebbe arrivare da dietro ed in effetti arriva e non c'è nulla fare mi supera inesorabilmente.
Finisco la mia gara in 37'17'' (3'39'' di media) al 43° posto assoluto su 489 atleti. Per la cronaca la gara è stata vinta da Giovanni Iommi con 32'52''. In campo femminile una bella gara a tre fino al nono km quando la mia compagna di squadra Laura Ursella ha sferrato un attacco che ha fiaccato le sue due compagne di fuga (Giurissa e Gobbo) alle quali in un km ha rifilito rispettivamente 19 e 26 secondi. Chapeaux!!!
Nella classifiche per Società la mia squadra, Atletica Buja vince in campo maschile sia la classifica Amatori che Master mentre arriva seconda in campo femminile in entrambe le categorie per pochissimi punti di distacco. Grazie anche alla grande collaborazione di Andrea Marchiol, oggi in veste di fotografo, posso mettere a disposizione ben 460 foto della gara che si possono visualizzare ed eventualmente scaricare cliccando i 4 album al lato. Le classifiche sono consultabili sul sito di Coppa Friuli.
Il traguardo nella maratona è un'Idea. Per questo correrla è prima di tutto un'esperienza spirituale, che insegna come il corpo non sia altro che la parte dell'anima sensibile alla forza di gravità. La maratona è un pensiero teso verso l'infinito, cui solo la tenacia, l'umiltà, il desiderio e la follia di un uomo, possono imporre il confine materiale di un arrivo. Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli. Il maratoneta è egoista. Autarchico. Autosufficiente sino all'alienazione. Deve esserlo, perchè è l'unico modo per resistere ad un'immane fatica soliatria che può protrarsi per ora. Il maratoneta non si sente solo, si sente l'unico uomo al mondo. Il depositario di un segreto, il custode di un messaggio che egli stesso ignora, l'iniziato al fascino misterioso che risiede nella sua fatica meravigliosamente inutile. Ma che gli offre in cambio, qualcosa di incomparabile: dà un senso alla vita. Gli ordini di arrivo ricordano soltanto i vincitori, ma a riannodare quei fili, a rinnovare la leggenda sono in tanti. Tutti quelli che arrivano al traguardo. Tutti quelli che sanno faticare come bestie, pur rimanendo uomini. Dorando doveva vincere per loro. Per i disillusi, gli eterni sconfitti, per chi prendeva schiaffi che bruciavano sul viso e non potevano ribellarsi, per chi prendeva calci in culo anche da seduto. Era pronto a morire pur di arrivare in fondo alla sua strada, rinnovando il mistero della maratona , della corsa senza fine, della sfida dell'uomo ocn se stesso. Il suo petto incontrò il filo di lana e lo spezzò, cadendoci sopra a peso morto mentre veniva meno. Lo tennero in piedi, affinchè in piedi ricevesse l'ovazione della folla.
Naturalmente ci sono delle piccole inesattezze: mi si attribuiscono 100 maratone tutte sotto le 3 ore ma in effetti ne ho concluse 145 delle quali 104 sotto le 3 ore; inoltre un PB sul Passatore di 8:30' mentre in realtà ho 9:09'.
Sicuramente è il Campionato regionale Master e criterium amatori di corsa su strada sulla distanza dei 10 km l'appuntamento più importante del weekend podistico regionale. Si assegneranno i titoli regionali individuali e quelli per società. I campioni regionali uscenti della edizione 2007 che si svolse a Prosecco sono:
FIASP
Impossibilitato a gareggiare in questa domenica per festeggiare la Prima Comunione di mia figlia ho pensato bene di rimediare comunque una sgambata correndo la Marcia degli Asparagi a Tavagnacco (UD), pochi km da casa e quindi possibilità di un rientro rapido, doccia e bello e pronto per "partecipare" alla celebrazione. Erano anni che non partecipavo ad una non competitiva, oramai molto spesso preferisco la tranquillità del parco e la sicurezza di trovare amici e percorso ben misurato piuttosto che andare in giro con il rischio di incrociare percorsi sì nuovi ma mal misurati e "troppo tecnici" per le mie delicate caviglie. Stanotte a Udine ha diluviato e la sveglia mattutina non era da meno. Non avevo comunque intenzione di rinunciare, lungo il breve tragitto in macchina ho affrontato un tremendo acquazzone, sembrava di affrontare un fiume in piena che mi veniva incontro. Sono stato uno dei primi a giungere sul luogo della partenza e contraddicendo (ma ero giustificato) le mie critiche sono partito anticipatamente. Ho percorso con grande piacere il tracciato segnato dagli amici Renato e Adriano, un percorso che in parte già conoscevo lungo l'ippovia ma che mi ha fatto scoprire bei posti a quattro passi da casa. A tratti la pioggia dava una tregua ma nel finale era incalzante, in alcuni tratti la strada era completamente allagata, i ciuff ciuff delle mie scarpe molto spesso hanno rischiato di trasformarsi in splash quando lungo una breve discesa ero praticamente in un fiume che scorreva. Complessivamente ho percorso 10,5 km al ritmo di 5' al km con uno spirito di grande rilassatezza.
Questo pomeriggio poi la mia antica passione calcistica mi ha tenuto attaccato al video a soffrire fino all'ultimo minuto per questo Scudetto che il grande Ibraimovic ha regalato alla squadra nerazurra. Dopo tanti anni ho finalmente potuto tirare fuori una maglia che mio suocero mi aveva regalato diversi anni fa: si tratta della maglia originale di Brehme che faceva parte dell'Inter dei record che vinse lo scudetto nel 1989. Mi sono concesso un momento di follia... ma ne è valsa la pena.
Buonasera Signor Margiotta,solo due parole....poesia e sensi.....Incastrato negli invisibili,reconditi "fili" di internet sono casualmente capitato nel suo blog e precisamente al post "Novembre udinese";ho bevuto avidamente la Vostra madida e salmastra descrizione della giornata:che dire?Mi sono dissetato!Chi ama il running e la vita ma soprattutto le sfumature ,le appendici estemporanee fatte di colori, profumi, sapori, lucentezze, visioni ha letto in queste righe una poesia. Invidio la Vostra giornata al parco : ne ho vissute di identiche e sò....conosco la loro dannunziana (questo per i suoi accenni "lattei")potenza!
Scrive Andrea Franco.
La mia replica
corsa lenta 8,4 km
riposo
mattino corsa lenta 12 km
pomeriggio progressivo 14,8 km
corsa lenta 9 km
corsa lenta 7 km
riposo
Antonella Parrella sul podio
- Ai posteri
- l'ardua sentenza: nui
- chiniam la fronte al Massimo
- Fattor, che volle in lui
- del creator suo spirito
- più vasta orma stampar.
- La procellosa e trepida
- gioia d'un gran disegno,
- l'ansia d'un cor che indocile
- serve, pensando al regno;
- e il giunge, e tiene un premio
- ch'era follia sperar;
- tutto ei provò: la gloria
- maggior dopo il periglio,
- la fuga e la vittoria,
- la reggia e il tristo esiglio;
- due volte nella polvere,
- due volte sull'altar.