Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






lunedì 31 marzo 2008

Treviso marathon: emozioni e crono

In occasione del 90° anniversario della fine della Grande Guerra che in questi posti vide combattersi molte battaglie la Maratona di Treviso ha deciso di farsi in tre. In verità sono state tre le località di partenza Vittorio Veneto, Vidor e Ponte di Piave, mentre l'arrivo ha confermato la sua finish-line nel capoluogo trevigiano.Per onorare il Tricolore questi tre percorsi sono stati denominati con i colori della bandiera italiana e poco prima della confluenza all'altezza di Ponte della Priula a tutti i podisti sono stati consegnati dei cappellini di colore diverso a formare idealmente il tricolore.

Sul ponte del fiume Piave dove nel corso della Grande Guerra tantissimi italiani sacrificarono la loro vita erano schierati centinaia di alpini e bersaglieri con le bandiere tricolori a disegnare una scenografia da pelle d'oca.Forse a qualcuno sembrerà patetico ma passando in quelle due ali di folla plaudente, affiancato da tanto tricolore, non ho potuto resistere all'emozione ed ho cercato di dare e darmi un segnale di essere parte di quest'evento porgendo "il cinque" a tutte quelle bandiere e facendo salire di qualche bpm la mia frequenza cardiaca.Oramai di quei giovani del '99 che parteciparono alla seconda guerra mondiale quasi nessuno è più in vita, vedere però, ancora oggi tanti e tanti che ricordano quegli eroi che provenendo da tutte le parti della penisola sacrificarono la propria vita per unire l'Italia, apre il cuore. Lungo il percorso si vedevano qua e là i manifesti dei tanti partiti e partitini che tentano di spaccare questo paese, che testardamente vogliono dividerlo in fazioni: rossi contro neri, bianchi contro arcobaleno, azzurri contro gialli, e poi padani contro borbonici, austro-ungarici contro savoiardi, movimentisti dell'indipendenza siciliana contro indipendentismo sud-tirolese...che miseria!!!Quei circa seimila uomini e donne che in canotta e pantaloncini almeno per un giorno avevano un fine comune: partire all'avventura, ad inseguire qualche ora di gloria personale e collettiva, per raggiungere un fine comune, un traguardo posto lontano 42.195 m, non importa in quanto tempo, perchè la sofferenza e la fatica che ha impiegato Denis Curzi vincitore in 2:13' non è stata certamente superiore a quella della mia amica e compagna di squadra Anna Ciarla che ha terminato con un tempo di gran lunga superiore, superando grandissime sofferenze fisiche ma ostinatamente convinta a voler oltrepassare quel traguardo; quando era seduta per terra sfinita e piangente mi ha chiesto dove fosse la medaglia. La medaglia, una splendida medaglia che sono convinto ognuno di noi conserverà nella propria bacheca insieme al ricordo di questa splendida maratona.La manifestazione nel suo complesso è stata organizzata molto bene in tutti i suoi aspetti nonostante la triplice partenza abbia senza dubbio moltiplicato i problemi: avere un percorso di 80 km circa completamente chiuso al traffico non è cosa da tutti i giorni. Un paio di appunti farei in modo costruttivo: ampliare la zona del ritiro pettorali e fare in modo di rendere più agevole la fruizione al Pasta-party. La mia gara.

Mi presento dopo quasi quattro mesi di nuovo alla partenza di una maratona, ho rinunciato a gareggiare per allenarmi bene per un rientro alla grande, spesso ho dovuto reprimere l'istinto che mi avrebbe portato a presentarmi in tanti percorsi "amici" (vedi Calderara, Brembo, Parabita, Salsomaggiore) ma ne è valsa la pena.Arriviamo a Vittorio Veneto in 6 amici, tutti frequentatori del Parco del Cormor, altri ne incontriamo alla partenza; siamo pronti a faticare su queste strade ma anche tutti convinti che sarà una bella giornata, il sole ed una giornata limpida ci scaldano e a qualcuno anche donano una bella abbronzatura (da muratore, considerato l'abbigliamento).Renato, Stefano e Michele torneranno a casa con il tasca il loro nuovo primato personale sulla distanza, Francesco bissa al secondo la prestazione dello scorso anno, Anna compie un atto eroico nel portare a termine una gara che molti avrebbero concluso con largo anticipo ritirandosi, io... ...io sono giunto qui con il preciso obiettivo di correre l'intera gara al ritmo di 4' al km, di riuscire a preparare un giusto mix tra godimento del percorso, sensazioni forti e prestazione cronometrica.Prima del via molti mi chiedono se farò il pace-maker come in altre occasioni, rimando questa esperienza alle prossime maratone di Torino e Padova, oggi corro per me stesso.La partenza è di qualche secondo più sollecita del previsto ma dopo pochi km mi assesto ad un ritmo di poco sotto i 4' al km affiancato da diversi podisti ed in particolare dell'amico Paolo Sovran che mi terrà compagnia fino ad oltre la mezza, corriamo abbastanza rilassati, riusciamo anche a sollecitare il numeroso pubblico presente a dare il suo apporto applaudendo, i passaggi nei centri più popolosi sono molto suggestivi e rischiano di distrarre e far spingere il piede sull'acceleratore.Un altro amico e mio compagno di squadra, Alberto Serena, dapprima tenta un allungo, poi è costretto a fermarsi per un pit-stop, poi si riaccoda.Transitiamo alla mezza in 1:23'47'' in linea con le previsioni. Comunico agli amici che mi affiancano che la gara comincia ora e l'inizio è subito dei migliori perchè solo un km più avanti ci attende il ponte sul Piave la cui scenografia e le emozioni provate ho già descritto. Sui lunghi rettilinei vedo tanti concorrenti che mi precedono ed inizio il mio lento ripescaggio di tutti coloro che osano cedere di qualche passo; avanti all'orizzonte vedo una donna, si tratta della sarda Curreli il cui nome sento citare da uno speaker nel passaggio da un paese. La punto, metro dopo metro riduco il margine, per poterla raggiungere sono costretto ad una bella progressione di 4-5 km, è questo il tipo di gara che prediligo.Una volta raggiunta la quinta donna viaggiamo affiancati per qualche km poi ormai rinfrancato tento di incrementare ulteriormente, più che altro si tratta di rilanciare il ritmo per tenere costante lo split di ogni km mentre quello degli altri inesorabilmente cala.A circa 8 km dall'arrivo mi affianca l'amico Serena al quale consiglio di provare una progressione, rinuncia perchè ha timore di crollare sul finale, dopo pochi minuti lo stimolo di nuovo e stavolta accoglie il mio consiglio: alla fine arriverà con il suo PB in 2:45'.Mi aspetto da un momento all'altro di avvertire la fatica e di riscontrare sugli intermedi un cedimento che invece non arriva, ed allora conscio che ormai l'obiettivo è quasi raggiunto spremo tutte le energie, ogni incitamento che ricevo è benzina nel mio motore, penso a tutti gli amici che nei giorni precedenti mi hanno fatto gli auguri sul mio blog, sento che l'obiettivo impensabile di terminare in 2:47' sia raggiungibile.Mi delude il passaggio nel centro di Treviso che a parte qualche appassionato in Piazza dei Signori è veramente anonimo, sulle curve dell'ultimo km rilancio continuamente, quando imbocco l'ultimo rettilineo scorgo davanti il cronometro che ancora segna 2:46' ma inesorabilmente viaggia veloce verso il minuto successivo, ogni tentativo di correre più forte di lui è vano, quando transito sotto lo striscione del traguardo segna ormai 2:47'03''.Ho quasi un momento di delusione poi appena l'addetta mi pone la bellissima medaglia al collo realizzo di aver compiuto una bella impresa, di essere andato molto al di là delle mie migliori previsioni, di aver corso la seconda parte 30'' più veloce della prima.
Ancora una volta la TrevisoMarathon mi ha donato delle emozioni indelebili, ancora una volta la maratona mi restituisce tutti i sacrifici che faccio negli allenamenti.Le successive sei ore trascorse in "ambiente maratona" sono altrettanto piacevoli prima di tornare alla routine quotidiana in attesa della prossima.

domenica 30 marzo 2008

Treviso: qualche news a caldo

Ho pazientato prima di correre una maratona dopo quella di Milano, mi sono allenato per bene, ho fatto tanti km ma al momento di concretizzare ho raccolto tutti i frutti. Anzi, ho raccolto addirittura più di quello che avrei sperato, o almeno, di quello che avevo annunciato, perchè, sotto sotto ci speravo di arrivare al risultato che ho ottenuto.
2:47'03''
Una giornata fantastica con tutti (quasi tutti) i miei amici di allenamento, la gran parte hanno realizzato ottime prestazioni e poi per quanto mi riguarda la percezione di esser tornato quello di una volta. Passaggio alla mezza in 1:23'47'', seconda parte in 1:23'16'' quindi 30'' più veloce; sono arrivato 82° assoluto recuperando negli ultimi 12 km ben 50 posizioni.

Possono sembrare solo numeri ma dietro di loro si nascondono anche tante sensazioni e sacrifici che nei prossimi giorni cercherò di mettere per iscritto.
Per intanto mi godo questo splendido risultato e una bella medaglia ricordo.

sabato 29 marzo 2008

L'ultimo rifornimento

Siamo agli ultimi dettagli:

Treviso Marathon: sabato all'Expo

Stamattina presenza all'Expo della Treviso Marathon, occasione ghiotta per incontrare numerosi amici (nella foto Claudio Durì e Paolo Sovran) ed entrare in clima Maratona.

Naturalmente il motivo fondamentale è stato il ritiro del pacco gara con il numero di pettorale con chip winningtime attaccato dietro,

nella sacca una bella maglietta dell'Asics a manica corta che sarà ideale per le corse primaverili, un paio di bottiglie di acqua e integratori, e numerosi depliants informativi per le prossime gare, non ho resistito all'offerta di un gadget-ricordo, la canotta tricolore commemorativa del 90° anniversario della fine della Grande Guerra.

Mi ha sorpreso l'assenza degli stands di alcune tra le manifestazioni più partecipate d'Italia come pure l'assenza di qualche manifestazione di grido del Triveneto (potrebbe essere che non l'abbia vista io?): mancava la Maratona di Roma, la Cortina-Dobbiaco, la Maratonina di Udine, la Maratonina di Pordenone, la Maratonina dei Dogi...
Ecco alcune foto:

venerdì 28 marzo 2008

ultima sgambata

Stasera tradizione ultima sgambata pre-maratona, è stata l'occasione per correre in gruppo molto numeroso al Parco. Ci siamo ritrovati in diversi: Monica che pian piano rientra "nel gruppo" dopo lo stop, Marco reduce dalla "sbornia australiana" pronto per Treviso, Andrea, Michele e Stefano anche loro caldi in vista di Treviso, per qualche giro si è unito anche il neo-affiliato David, Oscar e Pino hanno optato per un giro più tranquillo all'esterno del parco. E' stata una bella corsetta in compagnia al ritmo di 5'05'' al km per un'ora e sette minuti...un'andatura bellissima che se non fosse stato per la maratona da correre dopodomani io avrei continuato all'infinito. Domani mattina si va a ritirare il pettorale e si entra in pieno clima maratona.

giovedì 27 marzo 2008

Treviso: siamo quasi al dunque

Ormai siamo al dunque, mancano poco più di 48 ore alla partenza della Maratona di Treviso, come di consueto mi arrischio a fare una previsione sulla mia gara.
Confidando in condizioni meteo positive tenterò una partenza controllata ma spedita, controllata perchè nel primo tratto la strada tende a scendere e allo stesso tempo spedita perchè proverò a mantenere il ritmo di 4' al km; conoscendo questa gara so che avremo molto pubblico che ci inciterà, il passaggio ad 1:24' mi dovrebbe garantire anche una iniezione di entusiasmo che sul Ponte della Priula sarà amplificato dalla fusione dei tre serpentoni, da quel punto in avanti bisognerà ritrovare l'entusiasmo e le energie per continuare a spingere.
Abbastanza razionalmente posso ritenere di chiudere a Treviso in 2:52'-2:53 con relativa facilità;un risultato di 2:50' è fattibilissimo; senza nascondermi punterò a chiudere in 2:48'48'' (che corrisponde alla esatta media di 4' al km).
Mercoledì ho fatto 13,1 km al Parco a 4'20'' al km in progressione, oggi, giovedì a causa della pioggia ho optato per una giornata di riposo, domani pomeriggio proverò a fare una decina di km in scioltezza.

Il giorno in più

Immagine di Il giorno in più Sveglia, caffè, tram, ufficio, palestra, pizza-cine-letto. Giornate sempre uguali, scandite da appuntamenti che, alla fine, si assomigliano tutti, persi nel cielo grigio di una metropoli che non sa più sorridere. È la vita di Giacomo, uno che non si è mai fatto troppe domande, che è andato incontro agli avvenimenti rimanendo sempre in superficie. Un giorno, però, Giacomo incontra sul tram una sconosciuta, e se la ritrova davanti il giorno dopo, e quello dopo ancora. Per mesi. E così, quelle tre fermate lungo il tragitto per andare in ufficio diventano un appuntamento importante della giornata. O meglio, diventano "l'appuntamento". Ma la sconosciuta ha un destino che la porterà lontano, in un'altra città. E Giacomo? Lui per la prima volta nella vita decide di non rimanere in superficie, di prendersi anche il rischio di diventare ridicolo, e parte all'inseguimento di un sogno. È l'inizio di un gioco, incredibile e coinvolgente, che improvvisamente sarà interrotto, e che porterà i due fino a un punto di non ritorno, per scoprire se vale la pena, nella vita, di giocare fino in fondo. L'amore, l'amicizia, il viaggio, i dubbi, le scelte, più una dose di gioco e sana incoscienza, una miscela dei tutti i grandi temi e le piccole sfumature care a Volo e ai suoi lettori. Per gli intellettuali, i cultori della bella scrittura sicuramente ci sarà da storcere il naso, anche io mi sono predisposto alla lettura con qualche pregiudizio anche perchè non sempre gradisco il modo di parlare e di presentarsi di Fabio Volo nelle trasmissioni radiofoniche su Radio Dee Jay, devo confessare invece che il libro mi ha attratto molto sia per la scrittura che per la trama e l'argomento. Il finale è stato esaltante per questo gli assegnerei un bel voto pieno.

mercoledì 26 marzo 2008

Olimpiade di Pechino

Ricordo che seguii la mia prima olimpiade nel lontano 1976 a Montreal, da allora quest'appuntamento quadriennale ha segnato la mia vita con i suoi momenti di sport indimenticabile, e parlo di tutti gli sport, dal badminton all'ippica, dal nuoto agli sport di squadra e naturalmente all'atletica, da sempre la regina dei giochi. Ricordo anche le due Olimpiadi di Mosca e Los Angeles che furono quelle dei grossi boicottaggi, tra qualche mese ci ritroveremo pronti all'appuntamento e si ritorna a parlare di boicottaggio. Non ho le conoscenze complete e approfondite per dare un mio parere ma una cosa è certa la democrazia e i diritti umani in Cina sono ben lontani dai nostri parametri. I cinesi non hanno visto le immagini della protesta di qualche giorno fa quando la fiaccola olimpica è partita da Atene perchè la televisione cinese ha trasmesso con 45'' di differita quindi con tutto il tempo di censurare; cosa accadrà se durante i giochi qualche atleta volesse dimostrare solidarietà verso il popolo tibetano? Vedremo anche noi i giochi in differita? Mi chiedo era proprio giusto assegnare alla Cina questa occasione prima che si fosse liberata di qualche peso? Nel mio piccolo esprimo la mia solidarietà al popolo tibetano (che sicuramente è oppresso) esponendo la sua bandiera...

martedì 25 marzo 2008

senza sosta

Siamo oramai all'ultima settimana, anzi -5 allo start della TrevisoMarathon, bisogna scaricare ma devo farlo con molta attenzione. E mi spiego. Ho lavorato bene, non avrò sicuramente alcun problema sulla tenuta alla distanza, ho già in testa il ritmo da tenere sin dall'inizio, conosco il percorso a memoria, so quello che valgo e potrei anche scommettere sul tempo che realizzerò ma nell'ambito di un paio di minuti il mio risultato può essere semplicemente soddisfacente oppure ottimo; in questa forbice determineranno il responso due o tre fattori.
  • Condizioni atmosferiche: tutto lascia pensare che caldo non farà, speriamo che non ci sia la neve come due anni fa ma soprattutto spero che non ci sia vento a sfavore;

  • Gruppo di corsa: sarebbe molto importante trovare un bel gruppetto che abbia lo stesso mio ritmo, correre insieme almeno la prima parte di gara mi farebbe risparmiare tante energie fisiche e mentali;
  • Peso: devo riguardarmi in questi pochi giorni, tante volte scaricando in quantità subito tendo a prendere kg che poi devo portarmi dietro per 42 km, proverò quindi a correre comunque tutti i giorni senza eccedere nei ritmi ma senza riposare.
Oggi 10 km in progressione tranquilla, partenza a 5' al km e arrivo a 4'.

Castello di Miramare

Sono quasi 15 anni che mi sono trasferito in Friuli Venezia Giulia dalla lontana Puglia, sin da subito ebbe un grande fascino su di me e su Gabriella (mia moglie) la città di Trieste, il più "meridionale" dei capuoluoghi regionali, sarà per il mare, sarà per quel bellissimo accento, ma avendo potuto scegliere non avremmo avuto neanche un momento di esitazione...

Tante volte abbiamo trascorso la domenica pomeriggio passeggiando sul lungomare triestino, tante volte ci siamo detti che saremmo andati al Castello di Miramare ma mai lo avevamo fatto.
Ieri in una giornata di Pasquetta che è stata pessima dal punto di vista atmosferico in tutta Italia abbiamo sfruttato qualche ora di schiarita intorno all'ora di pranzo e ci siamo andati.
Abbiamo visitato l'interno del Castello ed anche i giardini, per quanto mi riguarda le attese sono state confermate, Gabriella forse si aspettava di più.
Approssimandosi al Castello di Miramare è stato inevitabile pensare che tra circa un mese transiterò su queste stesse strade quando sarò in corsa per la Maratona d'Europa (la maratona di Trieste), allora giungere a Miramare significherà essere al 30° km, quindi nel momento in cui inizia la gara, nel momento in cui i veri maratoneti tirano fuori gli attributi...
Ho ancora alcuni giorni da pensare a Treviso ma la mia mente comincia già a correre sulla costiera che da Aurisina scende fino a Piazza Libertà di Trieste passando per Miramare e Barcola...

domenica 23 marzo 2008

Treviso Marathon una storia che si ripete

La TrevisoMarathon si avvicina, faccio un breve resoconto del "mio rapporto" con questa manifestazione.
  • 2004 1^ TrevisoMarathon. Sono in formissima, parto con grandi speranze e realizzo il mio miglior tempo di sempre, un 2:38'10'' che mi fruttò un 31° posto assoluto ma soprattutto una gran gara che nel finale tirai insieme a Daniele Cesconetto.
  • 2005 2^ TrevisoMarathon. Corro da pace-maker delle 3 ore, bellissima esperienza al fianco di Gianluigi Zuccardi-Merli, ci divertiamo tantissimo e portiamo tanti amici al traguardo sotto la soglia delle 3 ore. Tempo finale 2:59'08''.

  • 2006 3^ TrevisoMarathon. Ancora pace-maker delle 3 ore, esperienza ancora più bella perchè mi ritrovo a concludere la gara, mano nella mano, con una atleta toscana, Elena Jaccheri, che per la prima volta scende sotto le 3 e da quel momento inizierà una escalation verso grandi prestazioni.

  • 2007 4^ TrevisoMarathon. Assente, sono appena stato operato ed ho abbandonato da poco le stampelle.
  • 2008 5^ TrevisoMarathon. Ci sarò, pronto a battagliare...

allenamenti dal 17 al 23 Marzo

Lunedi

  • mattino 14,8 km lento a 4'33'' al km
  • pomeriggio 9,6 km lento a 4'33'' al km
Martedì
  • riposo

Mercoledì

  • 16,4 km progressivo a 4'14'' al km di media

Giovedì

  • 6,6 km lento a 4'47'' al km

Venerdì

  • 40' di nuoto

Sabato

  • lunghissimo di 35,5 km in 2:38' a 4'28'' con FC 127 bpm con un buon crescendo finale

Domenica

  • 19,4 km lento a 4'46'' di media FC media di 119 bpm corso in compagnia di vari amici

Complessivamente 102 km anche in questa settimana che doveva essere di scarico, nessun ritmo proibitivo ma tanta corsa lenta che ha portato giovamento almeno dal punto di vista della bilancia: per due giorni consecutivi sotto i 75 kg. Ed ora 6 giorni di attesa e attenzione a non rischiare nulla e non mangiare a vanvera.

sabato 22 marzo 2008

Consueto lunghissimo di Pasqua

Praticamente ogni anno mi organizzo un lunghissimo nel weekend di Pasqua se non c'è una gara alla quale devo partecipare ed anche quest'anno è stato così. La vicinanza con la Maratona di Treviso di domenica prossima mi ha spinto a non spremermi del tutto "limitando" la mia prova a 35,5 km corsi tutti all'interno del Parco del Cormor. Avevo appuntamento con Giuseppe e successivamente con Stefano, pensavo di riuscire ad arrivare prima in modo da sfruttare più a lungo la compagnia ed invece la partenza è stata subito in compagnia di Giuseppe. Abbiamo impostato un ritmo subito sui 4'30'' al km che abbiamo tenuto con relativa facilità sbagliando solo di qualche secondo al giro (ecco la mia passione di correre al parco); Giuseppe ha tenuto fino ai 21 km poi ho corso altri 2 giri con Stefano che oggi era visibilmente provato. Rimasto solo ho iniziato una timida progressione incrementando di qualche secondo, progressione che è diventata decisa negli ultimi 5 km quando ho incrementato fino a concludere di poco sopra i 4' al km. Complessivamente quindi 35,5 km a 4'28'' di media con una FC media di 127 bpm. Sono stato agevolato dalle condizioni meteo buone per correre (cielo nuvoloso e temperatura bassa); le sensazioni sono state buonissime e sono convinto che se avessi voluto senza incrementare nel finale avrei portato a termine "una maratona" in poco più di 3:10'. Ora bisognerebbe riposare fino a Treviso ma domani e dopodomani sono festivi e penso di fare ancora qualcosa...

martedì 18 marzo 2008

riposo e Turin marathon

Stamattina uscendo da casa per accompagnare mia figlia a scuola un cielo coperto mi ha fiaccato l'animo, la temperatura era abbastanza bassa, un vento fastidioso; come se non bastasse una telefonata dal lavoro mi ha ulteriormente abbattuto. Spesso mi capita che quando contrattempi esterni mi sconvolgono i piani "la mia giornata diventi melanconica", ne ho approfittato per concedermi quindi dopo una decina di giorni di allenamenti continui una sana giornata di riposo. Conto domani di riprendere per dare un ultimo affondo di allenamento serio prima di iniziare lo scarico in vista della Maratona di Treviso. Come una telefonata mi aveva rovinato la giornata stamattina, una telefonata stasera mi ha rimesso su di giri; mi hanno comunicato che potrei fare il pace-maker delle 3 ore alla Turin Marathon il 13 aprile. Questo mi sconvolge un po' i piani, ma se a breve non mi danno conferma da Padova potrei optare veramente per Torino dove ritornei a correre dopo diversi anni su un percorso dove ho realizzato uno dei miei primi grandi risultati. Deciderò nei prossimi giorni.

I quaderni del pianto

Immagine di I quaderni del pianto "Marcela Serrano affronta la tragedia dei bambini rapiti per venderne gli organi o per essere dati in adozione a famiglie facoltose. La protagonista, una donna di umili origini che vive in campagna, partorisce in ospedale una bambina, ma dopo qualche giorno le dicono che la figlia è morta in seguito a una febbre violenta. Lei non si rassegna, si convince che la piccola sia ancora viva, e decide di agire. Con l'aiuto di una giornalista scopre che nell'ospedale dove era stata ricoverata ci sono troppe morti sospette e trova una donna pronta a testimoniare di aver sentito i medici parlare chiaramente di un rapimento: il sospetto di un traffico illegale di adozioni e di organi diventa quasi una certezza. La protagonista, insieme ad altre madri nella stessa situazione, decide di creare un'associazione che si batte per portare alla luce gli orribili crimini. Un giorno, durante un sit-in, vede una bambina tenuta per mano dalla moglie del ministro degli Interni, è certa che sia sua figlia. In un impeto di gioia rabbiosa l'abbraccia e tenta di strapparla alla falsa madre. Immediatamente arrestata, viene internata in un ospedale psichiatrico. Lì lotta per non impazzire e con caparbietà non rinuncia all'idea di riavere sua figlia. " Il tema è certamente coinvolgente e drammatico, la scrittura non mi ha preso tanto da farmelo leggere tutto d'un fiato, il finale aperto lascia con l'amaro in bocca, non che pretenda per forza il finale da "tutti vissero felici e contenti" ma avrei gradito la parola fine.

allenamenti dal 10 al 16 Marzo

Lunedì
  • lento 13,1 km a 4'50'' al km
Martedì
  • progressivo 14,8 km a 4'22'' al km di media

Mercoledì

  • progressivo 14,8 km a 4'21'' al km di media

Giovedì

  • lento "bruciagrassi" 21,3 km a 4'33'' di media FC 121 bpm

Venerdì

  • lento 12,4 km a 4'31'' di media

Sabato

  • gara di Coppa Friuli a Bertiolo di 7,2 km in 25'15'' a 3'30'' al km
  • riscaldamento+defaticamento 5 km

Domenica

  • lunghissimo di 40 km in 3:04' a 4'36'' con FC 129 bpm

complessivamente 128,7 km senza alcun lavoro particolare ma funzionali alla maratona di Treviso.

lunedì 17 marzo 2008

Should I stay or should I go?

Stamattina mentre correvo ascoltando in podcast una intervista di Linus e Nicola Savino ad Aldo Rock ho sentito che citavano questo vecchio brano dei Clash, "SHOULD I STAY OR SHOULD I GO?" per esemplificare quante volte nello sport e nella vita siamo messi dinanzi alla scelta da dover fare in pochi attimi se fermarsi o andare avanti, persistere o arrendersi.

Ho pensato che paradossalmente resiste nella nostra mente più a lungo il ricordo delle volte in cui ci siamo arresi rispetto a quelli in cui abbiamo tenuto duro e siamo andati avanti.

Nella vita podistica mai dimenticherò quando al mio terzo Passatore dopo averne portati a termine due da incosciente, la prima volta che mi presentavo preparato giunsi a Borgo San Lorenzo, c'era un mio amico che mi aspettava, faceva assistenza a tutta la comitiva di friulani, mi sedetti un attimo sul marciapiede e non mi rialzai mai più per ripartire, oppure sempre al Passatore qualche anno dopo quando ancora una volta mi fu fatale una breve pausa sulla Colla, vi ero giunto in un tempo ottimo e se solo avessi avuto il coraggio di andare dopo mezz'ora di sosta ora forse avrei un Passatore in più nel mio palmares.

Mi viene più difficile pensare alle volte in cui ha prevalso la tenacia dell'andare, sicuramente di momenti difficili ne ho passati tanti ma forse me ne sovviene solo uno: ero alla 6 ore del Delfino sulla pista di Alzano Lombardo, dopo 4 ore crisi nera, freddo, pioggia, attacco di crampi all'intestino, necessità di andare al bagno...rientro negli spogliatoi e mi tolgo la maglia e metto via il numero, avevo già deciso di ritirarmi. Venti minuti seduto nello spogliatoio a parlare con alcuni amici che anche loro si erano arresi, ad un tratto decido di riprovarci, indosso un'altra maglia, ci attacco il pettorale e riprendo la mia corsa che conclusi con 66 km all'attivo.

Should i go, should i go, should i go!!!

domenica 16 marzo 2008

lunghissimo di 40 km: FATTO!!!

Ieri sera bella gara di Coppa Friuli che ho condotto senza spremere tutto alla ricerca di ritmi forsennati, ho tenuto un 3'30'' costante dall'inizio alla fine, pardon a 400 metri dalla fine quando la mia gara era quasi terminata, non dello stesso parere erano invece i miei compagni di gruppetto (tutti abituati alle brevi distanze) che hanno dato un cambio finale superandomi in quel fatidico ultimo minuto, saranno stati almeno 5-6. Devo riconoscere che il mio pensiero era già al lunghissimo in programma per stamattina, avevo preso accordi con Cristian e Giuseppe per andare assieme tacendo l'entità della distanza che avevo in mente di percorrere (in verità in questi casi mi propongo solo una distanza minima mai quella massima). Stamattina alle 6.45 ero già al Parco, il clima molto incerto, molto umido, nebbiolina che sembrava volersi tarsformare in pioggia, alle sette in punto parto molto lentamente (le mie caviglie hanno bisogno di oliare gli ingranaggi per alcuni minuti), già dal secondo giro raccolgo Cristian che mi rende partecipe del suo post-gara a base di birrette e un bicchier di vino che non è il massimo per chi voglia dopo poche ore affrontare un lunghissimo; al terzo giro si aggrega anche Giuseppe (lui avrebbe intenzione di fare di meno ma ormai lo conosciamo che tra il suo dire e il fare ne passa molto ed infatti correrà ben più del previsto). Si discute per qualche minuto dei problemi della rilevazione dei tempi della gara di Bertiolo ognuno proponendo la propria ricetta. Quando ho ormai messo in saccoccia 10 km propongo l'uscita verso l'ippovia alla ricerca di evitare la monotonia ma con la certezza di incontrare qualche saliscendi che rende l'allenamento più pesante, comincia a piovigginare e noi come i celebri personaggi del romanzo di Jerome &Jerome, Tre uomini in barca, prendiamo la via del fiume (loro il Tamigi noi il Cormor; loro in barca noi di corsa) cercando di spassarcela. Facciamo appena un km e sempre come nel romanzo di cui sopra si unisce un quarto (in quel caso era un cane, nel nostro un ottimo podista, Daniele Gortan). Si va, il ritmo è stabilizzato intorno ai 4'35'' al km, il terreno è pesante, ben presto la corsa diventa silenziosa, ad ogni split Giuseppe invita i "cavalli di testa" a non esagerare, le acque del Cormor ai nostri lati sono cristalline, la vegetazione è ancora molto spoglia, solo le primule, tantissime primule gialle fanno capolino. Ad un certo punto incrociamo le segnalazioni di quella che potrebbe essere una gara di mountain bike ma la giornata uggiosa ha tenuto lontano dalle passeggiate i tanti cicloamatori che affollano queste strade la domenica; Cristian perde qualche metro, si stacca, poco prima del previsto giro di boa ci avverte che torna indietro, noi si prosegue ancora, all'insegna del km 9 dell'ippovia si fa inversione, sono già a un'ora e mezza di corsa passata in un battibaleno. Il ritorno è leggermente in discesa, le gambe sono portate ad aumentare, Daniele è continuamente al mio fianco, Giuseppe comincia a pagare, d'altronde ha già quasi raggiunto il suo obiettivo chilometrico odierno ma siamo ben lontani dal parco. Proseguiamo io e Daniele che spesso tiene il ritmo anche perchè lui ha in programma solo 18 km, gli ultimi tre sono decisamente in progressione, arriviamo fino a 4'10'', lo saluto e lo ringrazio della compagnia che che ha impresso un bello sprint nel mio allenamento. Ora comincia il pezzo duro, sono solo, devo farmi il ritmo e fare anche i conti con le gambe che cominciano a portare il conto della settimana intensa e della gara della sera precedente e mi manca quasi un'ora rispetto all'allenamento previsto. La pioggia è insistente, mi viene in soccorso D'Annunzio con la sua Pioggia nel pineto:
piove su i nostri volti silvani, piove su le nostre mani ignude, su i nostri vestimenti leggieri, su i freschi pensieri che l'anima schiude novella.
Rientro al parco, spero tanto di trovare qualcuno se possa confortarmi con la sua compagnia per i restanti km che intendo fare ma nulla. Decido di uscire nuovamente ad allora rivolgo il pensiero al buon Leopradi ed al suo Passero Solitario che:
Io solitario in questa rimota parte alla campagna uscendo, ogni diletto e gioco indugio in altro tempo: e intanto il guardo steso nell'aria aprica mi fere il Sol che tra lontani monti, dopo il giorno sereno, cadendo si dilegua, e par che dica che la beata gioventù vien meno.
Di sole ce n'è ben poco, la strada sterrata è percorsa parallelamente da due rivoli d'acqua, corrervi dentro è difficoltoso, andare nel centro è peggio perchè il terreno è sconnesso, cerco di pensare solo che tra poco sarà finita.Concludo il mio lunghissimo di 40 km in 3:04' alla media di 4'36'', sono soddisfatto perchè le condizioni erano le peggiori mai incontrare nei 4 lunghissimi effettuati ed ho comunque avuto "il fegato" di portare a termine il lavoro.Toh, il lavoro! Raccolgo la mia borsa con l'asciugamano e subito, di corsa a casa, doccia veloce e in meno di un'ora devo essere in ospedale per dare il mio contributo al buon andamento della Sanità Pubblica.

sabato 15 marzo 2008

Parte Coppa Friuli: un mezzo disastro!!!

oggi prima prova di Coppa Friuli con la prova di Bertiolo (UD) sulla distanza di 7,2 km (un circuito di 3,6 da ripetersi due volte). tanto entusiasmo iniziale per i grandi numeri della manifestazione che ha raccolto quasi 850 iscritti complessivi al Trofeo, al via per la prima prova se ne presentano 584. la gara è stata bella e avvincente, il percorso anche gradevole rispetto a qualche altra prova degli anni scorsi. il problema, il disastro si è avuto nel finale, anzi dopo l'arrivo dei primi concorrenti, quando la rilevazione della posizione con il lettore di codice a barre ha determinato il formarsi di una lunghissima fila che si è andata via via allungando fino a una cinquantina di metri prima del traguardo. è incredibile come sia ancora pensabile organizzare una gara veloce con potenziali 850 concorrenti che arrivano ammassati senza l'ausilio del chip; e tutti i concorrenti all'arrivo discutevano di questo. si dirà che è un servizio che costa, penso che tutti pagherebbero qualche euro pur di avere una classifica certa, un tempo rilevato sotto lo striscione del traguardo ed una gara che si completi quando si attraversa la linea di arrivo. negli anni scorsi si è rischiato...quest'anno il disastro c'è stato, si cercherà ora una soluzione? intanto io mi godo la mia buona gara, ritmo di 3'30'' al km e finalmente riesco a correre anche nelle brevi a ridosso di amici che era da tempo che non vedevo più. quando avrò le classifiche saprò meglio giudicare intanto domattina mi aspetta un lunghissimo... per quanto riguarda le classifiche a squadre, solita "lotta" tra Olimpia Terenzano e Atletica Buja, mi giunge notizia che tra le donne nella prima prova prevalgano le donne del Buja mentre tra gli uomini seppur di poco gli uomini del Terenzano. Nella classifica finale al primo e secondo posto i miei due compagni di squadra del Buja, Spinelli e Tiussi.

Sulla pagina regionale di podisti.net il commento completo.

pasquetta di corsa

Per il giorno di pasquetta ci sarà l'imbarazzo della scelta per i podisti friulani, ce n'è per tutti i gusti:
una non competitiva con partenza dal Parco del Cormor con diverse distanze (7-12-21 km) che percorrerà la valle del Cormor e lungo l'ippovia, è organizzata dal G.M. Udinesi, per maggiori informazioni http://www.gmudinesi.it/page.php?5 ;

una competitiva con partenza dal supermercato Panorama organizzata dalla Libertas Udine di 8,4 km per maggiori informazioni www.libertasudine.it ;

una competitiva valida anche come seconda prova di Coppa Pordenone a Tramonti di sotto (PN) di 8,7 km, per maggiori informazioni http://www.atleticasanmartino.org/ .