Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






venerdì 30 gennaio 2009

Elevazione

Elevazione
Al di sopra degli stagni, al di sopra delle valli, delle montagne, dei boschi, delle nubi, dei mari, oltre il sole e l'etere, al di là dei confini delle sfere stellate, anima mia tu ti muovi con agilità, e, come un bravo nuotatore che fende l' onda, tu solchi gaiamente, l'immensità profonda con indicibile e maschia voluttà. Via da questi miasmi putridi,
va' a purificarti nell'aria superiore,
e bevi come un puro e divin liquore il fuoco chiaro che riempie i limpidi spazi. Alle spalle le noie e i molti dispiaceri che gravano col loro peso sulla grigia esistenza felice chi può con un colpo d'ala vigoroso slanciarsi verso campi luminosi e sereni; colui i cui pensieri, come allodole, verso i cieli al mattino spiccano un volo; colui che plana sulla vita e sicuro intende
la segreta lingua dei fiori e delle cose mute.
La ripresa dopo la maratona del Salento è stata tranquilla senza grossi problemi mercoledì invece giovedì e oggi, venerdì, la fatica nelle gambe si è fatta sentire non poco. Sarà forse il non ancora del tutto recuperato benessere fisico, oppure più semplicemente la mia incapacità di accontentarmi e di volere sempre di più dal mio fisico anche quando forse un momento di riposo non guasterebbe. Per fortuna questo fine gennaio ci sta donando bellissime giornate di sole che rendono l'uscita mattutina per la corsa qualcosa di veramente speciale anche se come ieri e oggi per scarsità di tempo sono stato costretto a correre in zone alquanto amene.
Ma citando Baudelaire del quale ho riportato sopra un passo de "I fiori del male" intitolato ELEVAZIONE...felice chi può con un colpo d'ala vigoroso slanciarsi verso campi luminosi e sereni

lunedì 26 gennaio 2009

Maratona del Salento

Giunge alla decima edizione la Maratona del Salento, dieci anni nei quali spesso ci sono state variazioni sia nella data di svolgimento che nel percorso della manifestazione stessa. Quella di domenica 25 gennaio è stata la mia quarta partecipazione e non sarà certamente l'ultima visto che si tratta della Maratona della mia terra, della terra nella quale sono nato e alla quale continuo ad essere legato. Appunto per questo legame tengo a sottolineare alcuni dettagli che nell'eccellenza generale mi hanno lasciato deluso, li ho considerati come passi indietro rispetto agli standard raggiunti qualche anno fa. Il percorso rimane molto impegnativo perchè nel piatto Salento la zona intorno a Parabita è l'unica a presentare qualche dislivello e su una distanza di maratona il ripetersi delle piccole difficoltà rende lo svolgimento complessivo probante per le gambe.

Il desiderio di coinvolgere anche il comune di Casarano in questa manifestazione ha portato alla variazione del luogo di partenza, purtroppo però non ha portato ad alcunchè di nuovo; la partenza nei pressi dello stadio era assolutamente anonima ed i servizi a disposizione erano veramente minimi; la scelta di abbandonare da qualche hanno il passaggio sul litorale gallipolino ha, secondo me, tolto molto del fascino che questo passaggio dava. Negli anni scorsi ricordo il coinvolgimento molto più eclatante delle popolazioni locali con l'allestimento di piccoli gruppi musicali, in questa occasione anche l'attraversamento dei paesi (Casarano, Matino, Tuglie, Sannicola, Alezio, Taviano ed infine Parabita) è stato molto anonimo. Un'altra critica che vale come consiglio per la prossima occasione è la mancanza delle docce (oppure se c'erano non erano segnalate sul regolamento e comunque nessuno sapeva indicarne la localizzazione); la distribuzione dei pacchi gara al termine della gara stessa si è trasformata in un “assalto” nel quale gli addetti soffrivano l'impazienza dei maratoneti stanchi e infreddoliti. Dopo aver sottolineato le imperfezioni vanto invece le grandi peculiarità di questa gara, è molto difficile trovare a fine gennaio una maratona che “garantisce” un clima quasi ideale, tutto il percorso è immerso nella natura, ulivi dappertutto, ulivi che sono delle vere e proprie opere d'arte, quest'anno mancavano i mandorli in fiore, sono riuscito a scorgerne solo un paio, colpa dell'inverno salentino che si è protratto più a lungo del solito. Un'altra caratteristica unica di questa gara che ogni anno sottolineo è che è l'unica maratona dove il numero dei volontari che presenziano gli incroci è notevolmente superiore al numero dei concorrenti, si tratta in pratica di una chiusura quasi totale del traffico. I premi sono abbondanti e tanto numerosi da sembrare persino eccessivi, il pacco gara stesso ripaga ampiamente della quoata d'iscrizione, anche se io ho partecipato gratuitamente in quanto facente parte del Club dei Supermaratoneti al quale era riservata l'iscrizione a costo zero. La mia gara. Reduce da una settimana di influenza non era lecito aspettarsi nulla se non “di portare a casa la pellaccia”, concludere degnamente i 42 km senza andare incontro a problemi eccessivi. Poi si sa, l'atmosfera della competizione gasa, la presenza di qualche amico stimola, una dose di sana follia genera adrenalina che ti fa ritrovar energie insperate. Prima della partenza c'è il tempo per incontrare qualche amico di vecchia data: il buon Renzo De Filippi con il quale tante volte ho corso nelle mie “ferie leccesi”; Hartmann Stampfer che dall'Alto Adige non ha voluto mancare, i tanti amici dei “Silenziosi Lecce” (non so se hanno come gruppo una denominazione diversa) che in tante parti d'Italia ritrovo; poi gli immancabili “emigranti salentini come me” Gemma e Ancora, il bolognese Liccardi la friulana Silvana Tosolini e tanti altri. Presenze di nome anche quelle di Giacomo Leone e Ottaviano Andriani che sono di casa in quanto originari di Francavilla Fontana (BR) ed in qualche maniera collaborano con l'organizzazione, approfitto della loro disponibilità per una foto ricordo che conserverò tra i miei ricordi. Azzardo la partenza sul ritmo delle 3 ore agevolato dalla leggera discesa iniziale ed anzi devo anche rallentare, le gambe vanno ma è troppo presto e l'interrogativo della loro tenuta mi accompagnerà fino quasi al traguardo. Alla partenza annunciano 600 partenti, ne vedo a occhio di meno, immagino che diversi faranno solo una parte del percorso, i numeri finali mi danno ragione, termineranno la gara solo in 300. Con il mio ritmo mi ritrovo ben presto da solo, la mia diventa “una corsa nel deserto”, lunghi tratti nel silenzio più assoluto, nei passaggi dei vari paesi sono io ad incitare i pochi presenti a togliere le mani dalle tasche, diverse volte mi alterno con una ragazza disabile che con la sua handbike corre la sua gara accompagnata da numerosi ciclisti. La loro compagnia mi dà un minimo di distrazione, sento nelle gambe pesantezza ma il ritmo scandito è agevole, in alcuni momenti devo persino rallentare quando qualche split si presenta troppo veloce. Il passaggio alla mezza è sotto 1:28', un buon margine da gestire nella seconda parte che immagino più impegnativa. Dopo la mezza corono l'inseguimento alla prima donna, la croata Marija Vrajic; ora gli attraversamenti dei paesi si riducono, i tratti di piena campagna sono sempre più lunghi, la solitudine è veramente totale. Cerco di tenermi “sveglio” pensando che nelle condizioni di partenza sto facendo veramente una bella gara, comunque vada sarà un altro sigillo nel mio palmares, attendo con paura il momento in cui le gambe possano dire di no, oppure un crampo che mi presneti il conto di una settimana di forzato riposo e dosi “da cavallo” di aspirina. Niente, la crisi non arriva; arrivano invece alle mie spalle due amici podisti che evidentemente hanno scelto la tattica della progressione, in altre occasioni forse non li avrei lasciati passare ma quest'oggi non è il caso di andarsi a suicidare. Al 35° km percepisco che l'obiettivo delle tre ore è a portata di mano, anche un calo ingente mi consente di investire il discreto margine accumulato. Conscio di questo fattore decido di rischiare ed anziché gestire azzardo la spinta, nel tratto di leggera salita spingo e questo mi permette di non rallentare la media generale, appena il terreno spiana gli split tornano a essere decisamente belli. Ormai siamo costantemente su una strada di campagna che da Alezio ci porterà fino alle porte di Parabita; al transito del 39° km incremento ulteriormente, tento le 2 miglia del cuore, arrivando la mattina ho avvistato il cartello 41 per raggiungerlo ci vuole un lunghissimo rettilineo e da lì in avanti i bianchi caseggiati di Parabita si avvicineranno velocemente. Infido come sempre l'ultimo km presenta l'ennesima breve salita, quella che le gambe proprio eviterebbero, svolta a destra, 50 m, ulteriore svolta a destra e 200 metri finali di discesa. Termino a braccia alzate la mia Maratona del Salento d'Amare (questa la esatta denominazione), è la mia 110^ sotto le 3 ore, per la precisione 2:57'29''. La posizione finale risulta essere 21^, è l'unico rammarico, premiavano con denaro fino al 20°.

Avrei voglia di condividere questa gioia con qualcuno, ma non riconosco quasi nessuno, sorbisco un thè caldo accanto a Emanuele Zenucchi che mi informa della sua seconda posizione dietro l'atleta pugliese Francesco Caliandro che ha vinto, tra le donne dietro la croata Vrajic giunge Teresa Filanti seguita dall'altra giovane pugliese Paola Scarpa.
Le classifiche ufficiali sono visibili cliccando qui.
Nele foto in basso: il podio femminile; il trofeo ricevuto subito dopo il traguardo insieme all'asciugamano offerto dallo sponsor tecnico Mizuno; il premio come 21° arrivato; il pacco gara.

Maratona del Salento - news in breve

Prima della partenza avrei firmato ad occhi chiusi di concludere la Maratona del Salento sotto le 3 ore, anche solo di un secondo. La settimana trascorsa prevalentemente a letto con l'influenza (anche se in forma più o meno leggera) mi aveva fiaccato soprattutto nell'animo. Le condizioni meteo non lasciavano presagire nulla di buono: nuvolo e pioggia sabato pomeriggio e tutta la notte. Ed invece domenica mattina viene fuori un timido sole che ci fa compagnia per gran parte della gara, il clima è ottimale; la partenza in leggera discesa dona un po' di fiducia anche ai più timorosi e le gambe vanno. Seguo il mio proposito di impostare sul ritmo delle 3 ore, anzi vado decisamente più forte ma è la discesa che mi aiuta. Ben presto la mia gara assume le caratteristiche di "una traversata del deserto", corro sempre da solo, pubblico poco e poco caloroso. Quando verso il 35° km percepisco che l'obiettivo è raggiunto spremo tutte le energie che il mio corpo contiene e tiro fuori un
2:57.29''
che mi permette di mettere il mio 151° bollino nell'album delle maratone, 110° sotto le 3 ore. A dopo per i dettagli e alcune foto-chicca.

sabato 24 gennaio 2009

Maratona del Salento - previsioni dell'ultim'ora

Mancano ormai poche ore. Le previsioni dicono pioggia, il mio stato di salute è quello che è ma senz'altro meglio di quanto potessi prevedere qualche giorno fa. Che fare domani alla partenza? Impostare una partenza prudente al solo fine di portare a termine la gara con qualsiasi tempo? Tentare comunque la partenza sul piede dei 4'15'' al km e poi se non li tengo pazienza? Conoscendomi mi sentirei rodere molto se arrivassi a fare qualche minuto oltre le tre ore solo per aver tentennato in partenza. Quindi sceglierò al 3-4° km cosa fare dopo aver percorso i primi a 4'15''.

giovedì 22 gennaio 2009

Bomba o non Bomba arriveremo...

"Bomba o non Bomba arriveremo a Roma malgrado voi" cantava Antonello Venditti nel 1978. Voglio prendere questo incipit come bene augurante per il mio prossimo fine settimana.
C'era in programma la Maratona del Salento, un ritorno per un weekend di corsa nella mia terra d'origine, approfittando della coincidenza per un saluto ai parenti e al papà in particolare che ha avuto qualche problema di salute (in via di risoluzione, fortunatamene).
Influenza o non influenza domani prenderò l'aereo e se domenica le condizioni di salute saranno "al minimo sindacale" per portare a termine una maratona sarò al via.
Peccato poteva essere il quarto sigillo positivo sulla Maratona del Salento (per positivo intendo under three hours) invece probabilmente si tratterà solo di portare la "pellaccia" da Casarano a Parabita limitando i danni.
Di per sè non c'è nulla di strano ma a guardare i precedenti delle mie partecipazioni a questa gara c'è da sentire un groppo in gola.

Della gara del 2004 riporto il racconto che scrissi per http://www.podisti.net/ , quella rappresenta ancora una delle più belle gare che abbia mai corso, uno dei migliori piazzamenti solo alle spalle di fior di atleti di quelli veri che sulla strada consumano la propria passione (Zenucchi, Calcaterra, Ardemagni, D'Innocenti).

08.02.2004 - Parabita (Lecce) - 6^ Maratona del Salento

Splendida giornata di sole oggi nel Salento, bella anticipazione di primavera, ideale per accompagnare i podisti in questa sesta edizione della Maratona del Salento.Alla partenza si presentano quasi 600 maratoneti provenienti da tutta la Puglia e da diverse parti d’Italia, in contemporanea partono anche un discreto numero di podisti della stracittadina di 7 km.Purtroppo le operazioni per dare il via sono un po’ elaborate perché in parte per responsabilità degli atleti, in parte a causa di una cattiva gestione da parte degli organizzatori, lo sparo dello starter arriva con quasi 10 minuti di ritardo.Questa maratona, seppure si corra nel Salento terra notoriamente piatta, ha un percorso abbastanza nervoso in quanto quelle poche salite che ci sono si fanno tutte, in particolare nella seconda parte del percorso dal 32° al 36° km.Chi vuole raccogliere buoni frutti, dunque, deve mettere in conto una gestione intelligente delle proprie forze, in modo da non crollare nel finale.La gara per le prime posizioni si sviluppa con un gruppo di quattro atleti che si avvantaggiano sul resto del plotone tenendo un ritmo non trascendentale e solo alla fine Zenucchi si impone su Giorgio Calcaterra, Ardemagni e D’Innocenti.Alle loro spalle dopo un passaggio spedito alla mezza il comasco Ciucio subisce un pauroso crollo che lo porta a concludere la sua prova solo con poche centinaia di metri di vantaggio su di me.La mia è stata una condotta di gara molto regolare che ho avuto la fortuna di affrontare insieme all’atleta di Acquaviva delle Fonti (Ba) Nicola Mele alla luce dell’esperienza della passata edizione nella quale avevo sperimentato la durezza del secondo tratto di gara.Insieme a Mele (e solo per i primi km anche del laziale Paolo Comunità ) abbiamo tenuto il ritmo sui 3’45’’ al km transitando per Matino, un passaggio dal luogo della partenza, e poi in direzione Tuglie e Sannicola piccoli centri agricoli del medio Salento in uno dei pochissimi “promontori” della provincia.Siamo transitati al 16° km in un'ora esatta, portandoci poi in direzione mare dove uno splendido panorama ci ha deliziato per un tratto di una decina di km interrotto solo dal transito nella città di Gallipoli lungo il Corso da percorrere in andata e ritorno e quindi con la possibilità di valutare i distacchi dai concorrenti che ci seguivano.Questa è anche l’occasione per incrociare Valentino Caravaggio che nella maratona del Brembo mi aveva “tenuto in caldo” per 41 km per poi superarmi come un siluro a poche centinaia di metri dalla fine, e per incitarlo, come ho fatto anche con Monica Casiraghi alla testa della gara femminile (che concluderà da vincitrice per il secondo anno consecutivo) attorniata da un discreto numero di gabbiani. Il passaggio al 30° km ci presenta (e me lo ricordavo bene dall’anno scorso) un cavalcavia dalla pendenza spaventosa; sempre insieme a Mele transitiamo al 32° km in 2 ore esatte (media di 3’45’’ al km, altro che orologi svizzeri).Mi rivolgo al mio compagno di viaggio e gli dico che ora tocca a noi stringere i denti ed affrontare i prossimi 4 km di salita leggera ma continua cercando di limitare i danni e lo facciamo in perfetto accordo dandoci il cambio frequentemente per non perdere il ritmo.Al termine di questo tratto, quando ormai mancano al traguardo solo 5 km, intravedo la possibilità di tirar fuori un buon tempo anche perché le gambe tengono molto bene, cerco di incrementare il ritmo riuscendoci, il mio amico si stacca anche se rimane a pochi metri. Al 40° intuisco di poter concludere sotto le 2h40' e rilancio ancora.Finalmente il rettilineo finale si presenta davanti a me e anche quest’anno alla presenza dei miei genitori e di mia sorella taglio il traguardo felicissimo a mani alzate in sesta posizione con il tempo di 2h39’22".Questa è la maratona della mia terra, ogni sensazione provata durante la gara, ma anche prima e dopo, è molto speciale. Essere arrivato primo dei pugliesi (anche se corro per una società del Friuli Venezia Giulia) mi ha riempito di gioia, aver realizzato anche un ottimo tempo (tre minuti meglio dell’anno scorso) in un'edizione in cui tutti hanno peggiorato mi esalta e mi fa segnare questo 82° sigillo con grande speranza di poter ancora migliorare conservando beninteso la gioia del correre fine a se stesso.Prima del via ho avuto modo di incontrare alcuni amici conosciuti tramite internet in particolare il laziale Tarallo e il foggiano Guerino Pasquale che hanno concluso la loro prova contenti di aver portato a casa la gara ma dispiaciuti per il risultato, in particolare Tarallo che ho visto molto provato all’arrivo e che mi ha detto di aver esagerato nella prima parte. Coraggio!!! Ti rifarai in casa alla prossima Roma-Ostia.Per gli aspetti tecnici della gara: a parte il problema già detto della partenza tutto molto bene con un numero incredibile di addetti volontari lungo il percorso fra i quali anche molti scout; pacco gara abbastanza buono in relazione al costo di iscrizione; docce a disposizione anche se distanti circa 1 km .Un addetto dell’organizzazione mi ha detto che a causa della scarsità degli sponsor ed avendo a disposizione un budget limitato sono stati costretti a contenere i premi.La mancanza della rilevazione dei tempi coi chip inoltre lascia un po’ delusi tutti i concorrenti che vorrebbero vedere le classifiche pubblicate nell’immediato e non essere costretti ad attendere giorni prima che siano pubblicate sul sito della gara. Per fortuna la numerosissima presenza di cronometristi e giudici di gara dislocati lungo tutto il percorso mette al sicuro da ogni rischio di risultati falsati.CLASSIFICA MASCHILE1° Zenucchi2° Calcaterra3° Ardemagni4° D’Innocenti5° Ciucio6° Margiotta7° Mele8° Comunità9° Caravaggio10° GalloCLASSIFICA FEMMINILE1^ Casiraghi2^ Filanti3^ Serio

martedì 20 gennaio 2009

Sono KO! Obiettivo: limitare i danni

Stamattina alla sveglia tutto ok. % Alle 7 quando sono arrivato al lavoro i primi segnali di un certo malessere. % Il trend negativo è cominciato a metà mattinata, mal di testa, spossatezza, consapevolezza che l'influenza che già da due giorni ha messo KO mia figlia stava per costringere alla capitolazione anche me dopo aver travolto in mattinata anche la moglie. Nel tardo pomeriggio il bollettino medico di casa Margiotta segna: %
TUTTI KO CON FEBBRE E TOSSE
%
Forse i margini per una guarigione-lampo e partecipazione alla Maratona del Salento ci sono.

domenica 18 gennaio 2009

Cena sociale Atletica Buja e lungo domenicale

Ieri sera consueta cena sociale della mia società, l'Atletica Buja, che in questa occasione rinnovava anche il proprio consiglio direttivo. Si è trattato quindi di un serata lunga iniziata poco dopo le 18 e che si è conclusa dopo una lunga (ma lenta) cena ben dopo la mezzanotte.
Come succede spesso nella nostra società, ma probabilmente anche in altre, alla fine diversi riconoscimenti sia agli atleti che si sono contraddistinti per i risultati ma anche con motivazioni più generiche ma comunque legate alla nostra passione.
Premio senza dubbio meritatissimo a Carlo Spinelli e Laura Ursella per i risultati che hanno saputo ottenere nell'arco della stagione su tutti i campi e su tutti i terreni.
Tra i premi assegnati: alle abilità culinarie di Maranzana, al sostegno continuo e costante che ci dedica in ogni gara alla mamma di Laura Ursella; anche io ho ricevuto un diploma con la seguente motivazione: per la partecipazione e convivialità, attaccamento ai colori sociali, disponibilità verso gli altri in particolare per quelle occasioni in cui ho messo a disposizione la mia esperienza per accompagnare i compagni di squadra al raggiungimento di importanti risultati (Maratona di Monaco, Maratonina di Udine, Maratonina di Buja, ...). E' inutile sottolineare la grande soddisfazione per questo riconoscimento.

Se avessi potuto, simbolicamente avrei assegnato un premio a tre compagne di squadra che con enormi sacrifici in questa stagione hanno preparato e completato l'impresa di concludere la Maratona di Monaco: si tratta di Paola Grion, Andreina Beltrame (esordienti) e Anna Ciarla.
Nei loro sguardi, nei loro volti provati dalla fatica, nelle lacrime di ingenua soddisfazione la magia della maratona, la sfida "impossibile" che ammalia, che quando tagli il traguardo ti fa dire e poi invece dopo qualche tempo ti ritrovi entusiasta a voler riprovare.
Stamattina era in programma un lungo che coinvolgeva gran parte degli amici del branco ormai tutti proiettati in funzione maratoa primaverile.
Abbiamo formato più gruppetti e ognuno al ritmo più o meno congeniale abbiamo sfiorato i 30 km.

Io dopo qualche km di piano affrontato a ritmo blando mi sono avventurato con Cristian e Stefano in direzione Pagnacco alla ricerca di qualche saliscendi, io e Stefano abbiamo penato un po' a tenere il ritmo di Cristian nei tratti con maggiore pendenza ma poi nel finale tutti insieme abbiamo accelerato finendo in decisa progressione.
Complessivamente 29 km in 2:14' a ritmo medio di 4'40'' ma con gli ultimi 6 km a 4'15''; FC media di 131 bpm.
Poco dopo di noi hanno concluso anche Antonio 7, Monica, Michele ...
Complessivamente questa settimana chiudo con 106 km (ed era da un po' che non superavo la fatidica soglia delle 3 cifre) ma soprattutto con tanta qualità: variazioni brevi, ripetute sui 1000, collinare, lunghissimo.
Ora una settimana di recupero e domenica prossima sono pronto per la prima vera gara dell'anno:
LA MARATONA DEL SALENTO

venerdì 16 gennaio 2009

Lungo collinare -- UPDATED-- Doppia seduta

Doveva essere un collinare lungo e collinare lungo è stato stamattina.

Mi sono portato ai piedi delle colline che "sorvegliano Udine" con la macchina e sono partito da Torreano di Martignacco in direzione Santa Margherita del Gruagno subito in salita, probabilmente avrei fatto meglio a riscaldarmi un po' ma per fortuna il sole splendente nel cielo seppure con una temperatura intorno ai 5 °C mi ha dato la forza di spingere sin da subito anche se le gambe non ne vlevano sapere. In altre occasioni avevo ricercato le salitelle dolci, stavolta invece conoscendo la zona ho scovato i tratti più impegnativi, strappi brevi ma con pendenze discrete. Ho alternato tratti asfaltati e ben noti ad "avventure" lungo viottoli sconosciuti tanto sicuramente non mi sarei perso.

Intorno al decimo km ho affrontato la seconda impegnativa salita che porta al Castello di Moruzzo, 6-700 m continui che nonconcedono tregua; raggiunta la cima svolta a destra e giù in direzione di Fagagna lungo la statale.
A Fagagna, percorrendo strade e viottoli noti per averli affrontati un sacco di volte nellenon competitive domenicali mi sono "arrampicato" su pe quell'odiata salita che tante volte ho maledetto e che questa volta invece ho ricercato esplicitamente. Il panorama della piana udinese è stupendo da lì sopra.

Scendendo giù ho sperimentato stradine assolutamente sconosciute prima di imboccare la strada che porta nella piazza centrale luogo di ritrovo di una delle più classiche delle non competitive friulane che si corre a novembre.
La tappa successiva è stata Villalta di Fagagna con la sua chiesa ed il Castello medievale che ho fiancheggiato prima di dirigermi verso Martignacco.

Ormai la parte collinare del mio allenamento era terminata, i rimanenti km erano tutti in piano e quindi quale migliore occasione per accelerare.
Leggera progressione e ultimi 8 km ad una media di 4'15'' in perfetto ritmo maratona.
Nel complesso 27 km in 2:01' con FC media di 133 bpm ed un ritmo medio di 4'29'' al km.
Nel pomeriggio seconda seduta di lento in compagnia di 11,5 km al ritmo di 5' al km. Una doppia seduta che ha portato i km giornalieri a 38,5 che sommati ai 18 di ieri fanno 56,5 in poco più di 24 ore. Questi lavori sono sicuro che me li ritroverò più avanti.

giovedì 15 gennaio 2009

Ripetute o semplici variazioni lunghe?

Oggi ho provato a fare dei lavori di qualità, nulla di eccezionale ma visto che nel mio allenamento medio le RIPETUTE sono off-limits anche eseguire semplici variazioni di ritmo diventa un avvenimento.

Comunque le si voglia chiamare dopo 5 km di riscaldamento ho cominciato con i 1000 alternati a 600 m di corsa lenta.

Il mio lavoro di 7 X 1000 ha dato il seguente riscontro

  • 3' 54''
  • 3' 51''
  • 3' 48''
  • 3'45''
  • 3'47''
  • 3'47''
  • 3'40''

in tutti i casi il recupero è stato di 3' a 4'45'' di ritmo.

%

&

Per quanto riguarda la FC in tutti i casi ho appena raggiunto i 150 bpm tranne che nell'ultima più tirata dove ho toccato il picco di 158 bpm.

Nel complesso 18 km a 4'26'' di media che mi lasciano soddisfattissimo.

mercoledì 14 gennaio 2009

Rinnovato il parco gomme

Approfittando dei saldi invernali ho rinnovat il mio "parco gomme" sia per quanto riguarda le scarpe da allenamento che quelleda gara.

Per l'allenamento sono tornato dopo diveri anni ad Asics con il modello Cumulus 10 che però inizierò ad utilizzare tra qualche mese in quanto quelle che uso attualmente hanno ancora circa 300 km "da lavorare".

Per quanto riguarda invece le leggere ho preso un modello vecchio delle Mizuno Aero III che ho già utilizzato nella mezza di domenica scorsa a Medea.

martedì 13 gennaio 2009

fartlek?

Ieri 10 km molto lenti per riprendersi dalla mezza di Medea che aveva lasciato i segni non tanto nelle gambe ma a livello dell'inguine. Una uscita in tutta tranquillità solo per non lasciare la casella scoperta e per rimpinguare il "bottino dei km settimanali".
Oggi alle 15 (perchè in altri orari mi era impossibile correre) nonostante sia il momento della giornata meno gradito sono uscito con la consapevolezza che sarei andato a sensazione: poteva scapparci la bella progressione ma anche il lento da stanchezza.
Dopo i primi 2 km di riscaldamento ho provato un cambio di velocità che non mi ha dato problemi: ho quindi deciso di provare cambi di velocità con tratti veloci da circa 250 m intorno ai 3'30'' alternati tratti simili a corsa lenta intorno ai 4'45''.

Ho proseguito fino alla fine in questo modo accumulando 17 variazioni che mi hanno portato complessivamente alla media di 4'16''. Lo si potrebbe chiamare fartlek, sicuramente un modo per non annoiarsi e terminare il lavoro stanchi ma soddisfatti. Certo poetrlo fare in compagnia sarebbe veramente gratificante.

domenica 11 gennaio 2009

Maratonina di Medea

Prima gara dell'anno nuovo come spesso accade in quel di Medea (GO) per la ormai tradizionale Maratonina organizzata da Cesare Ballaben...anzi per la precisione da quest'anno ufficialmente dal Gruppo Marciatori Gorizia Il ritrovo come al solito è presso il Bar Alterego dove nelle scorse edizioni si svolgevano tutte le operazioni preliminari e successive di premiazioni; quest'anno invece tutte queste operazioni si svolgono poco lontano nella piazzetta dove sono allestiti anche dei tendoni che ospiteranno anche per le premiazioni e il pasta party finale. Con il costo di 10 euro si ha diritto oltre al pasta-party finale anche ad una maglietta tecnica sponsorizzata dall'Asics molto attillata proprio "proprio da fighetti". Mi predispongo a quest'appuntamento con poche ambizioni, il solo obiettivo è quello di ricominciare a provare la gamba dopo quasi un mese "di riposo attivo" nel quale ho tirato un po' i remi in barca e sono stato costretto a slacciare leggermente la cintura (ho preso qualche chiletto come tanti). A partire siamo in circa 300 (all'arrivo risulteremo 264); ad accompagnarci una splendida giornata di sole che non er nelle previsioni (anzi tutt'altro) ed una temperatura di 7-8 °C alla partenza che io non ricordo mai nelle precedenti occasioni. Siamo in 8 i presenti dell'Atletica Buja e al termine della gara potremo ritenerci tutti ampiamente soddisfatti delle nostre prestazioni tanto che ben 4 salgono sul podio per ritirare il premio di categoria. Si parte alle 10 in punto; il mio proposito è di concludere con una media di 4' al km che mi proietti sulla maratona sul passo delle 3 ore. Al mio fianco ritrovo alcuni amici con i quali di solito condivido il ritmo: Cristian Gerussi, Marco il triestino, Stefano Morandini, Sergio Ruzzier mentre sin dai primi km vedo sfilare davanti il mio nuovo compagno di squadra Luca Pascolo. Inizialmente il passo è più spedito favorito dalla freschezza delle gambe e dal un venticello alle spalle del quale nonapprezziamo appieno l'intensità. Il gruppetto è folto, si viaggia in tranquillità. Scorrono i km, gli split ad ogni km non sono regolari ma è difficile capire la causa perchè si susseguono cavalcavia e poi "storicamente" la misurazione di questa gara è stata sempre sui generis. Prima del decimo km la selezione è già fatta, mi ritrovo con la sola compagnia di Cristian e di un altro podista mentre Sergio ci segue a poca distanza; quando dopo aver attraversato Campolongo al Torre imbocchiamo nuovamente la strada per Tapogliano abbiamo l'amara sorpresa di scoprire che il vento in faccia è duro da affrontare. Ci attende un lunghissimo rettilineo di circa 4 km che sarà durissimo; mi pongo in testa al terzetto e scandisco il ritmo cercando di non perdere molto sulla media. Dopo il 15° km finalmente una svolta a sinistra sancisce la fine del tratto più duro, le mie gambe rispondono bene ed allora azzardo un forcing, la progressione lunga di una ventina di minuti che dia risposta alla mia domanda: qual'è lo stato della mia condizione? I miei compagni di avventura si staccano, davanti a me vedo la sagoma di un podista con la maglia celeste che è in leggero calo, diventa un target da raggiungere, staccato ma sempre a vista d'occhio Luca Pascolo procede praticamente con il mio stesso passo difendendo il vantaggio accumulato. Riuscirò a mantenere il ritmo nel finale costantemente sotto i 4' al km nonostante qualche salitella ed il leggero vento contrario, riesco anche a recuperare l'amico con la maglia celeste e forse a ridurre di qualche secondo lo svantaggio su Luca. Taglio il traguardo in 15^ posizione assoluta con il tempo di 1:21'16''.

E' un risultato al di sopra delle mie aspettative; rimane forse il dubbio che machi qualche centinaio di metri (almeno così sancisce il mio Garmin e quello di qualche altro amico). A parte questo dettaglio rimane sicuramente la buona prestazione in una gara resa difficile dai cavalcavia, e condizionata dal vento che nelle seconda parte ci ha fatto decisamente patire. La mia FC media segna 147 bpm con il picco nello sprint finale di 156; è segno che qualche buon lavoro e la giusta concentrazione mi possono garantire di affrontare i numerosi prossimi impegni sulle 42 con relativa tranquillità: era il segnale che volevo e lo colgo con grande soddisfazione. Le classifiche complete si possono visionare e scaricare cliccando qui. I miei compagni di squadra dell'Atletica Buja hanno ottenuto i seguenti risultati:
  • Pascolo Luca 1:20'36''
  • Margiotta Antonio 1:21'16''
  • Morandini Stefano 1:24'42'' 4° CAT Amatori A
  • Parrella Anna 1:30'33'' 2^ CAT Amatori fem B
  • Zenarolla Monica 1:31'50'' 1^ CAT Amatori fem A
  • Parrella Antonella 1:34'56'' 1^ CAT Veterani
  • Piermarini Marco 1:41'47''
  • Sette Antonio 1:42'16''

sabato 10 gennaio 2009

Post autoironico e beneaugurante

Ora che il traguardo della maratona della vita è ormai passato da un pezzo (42 anni e 195 giorni), premo il tasto LAP del mio cronometro oggi che sono giunto al km (anno di vita)
Sono ormai comunque proiettato verso una ultramaratona...e visto che di fatica si deve trattare mi pongo come obiettivo una 100 km!!!
Ringrazio tutti coloro i quali già mi hanno fatto gli auguri, con i mezzi tecnologici più svariati.
Seppure si tratti di contatti virtuali fa sempre piacere sentire che ci siano persone che si ricordano e hanno il piacere di inviare due parole.
A tutti voi grazie e un bacio alla mia piccola eroina Giulia che stamattina mi ha fatto avere il più bel regalo insieme ad un suo bacio.

venerdì 9 gennaio 2009

Così mi piace

Sara stato il riposo forzato di ieri, sarà stato il timido sole, sarà stata la gran voglia di correre fatto sta che oggi ho fatto un allenamento del quale mi ritengo veramente soddisfatto.
Il solito giro nella periferia sud di Udine, lungo vi a Baldasseria fino a Pradamano e ritorno. Un giro che faccio ogni volta che ho poco tempo a disposizione, 14 km tutti su asfalto su una strada molto trafficata ma ci si arrangia.
Ebbene dopo molto tempo sono riuscito a completare il giro in meno di un'ora compreso il riscaldamento. Quello che mi rallegra di più è aver ottenuto una media di 4'20'' con FC media di 134 bpm nonostante una partenza tranquilla.
Gli ultimi 5 km percorsi in 4'12'',4'12'', 4'03'', 4'01'', 3'53'' .
Domenica ho la gara di Mezzamaratona a Medea ma sarà un semplice allenamento tanto è vero che probabilmente andrò a fare qualcosa anche domani per santificare il mio 43° compleanno.

E come ciliegina sulla torta la bilancia riassume cifre accettabili: 76,2 (d'accordo che non avevo pranzato ed ero solo con la colazione della malattia).

giovedì 8 gennaio 2009

I propositi per il 2009

Anno nuovo vecchia abitudine. Stendere una bozza di quelli che potrebbero essere gli impegni della nuova annata podistica ponendosi obiettivi, ricercando mete, azzardando sogni.
  • MARATONE

Correre almeno una decina di 42 km un paio delle quali all'estero con l'obiettivo di stare il più possibile sotto le 3 ore. Sarebbe un buon risultato riuscire a chiuderne almeno il 50% sotto la fatidica soglia. Sono già in lista: Salento, Verona, Barcellona, Roma, Treviso, Torino; potrebbe scapparci Edimburgo per l'autunno una bella gara all'estero (Monaco,Berlino, New York?) e diverse italiane. Il sogno? Tornare a correre almeno in una a 4' al km!!!

  • MEZZE MARATONE

Correrne 5-6 una delle quali con tempo sotto 1:20' basterebbe.

  • CORSE IN NATURA

Sarà la novità estiva (per la verità ho già iniziato lo scorso anno ma solo quasi per scherzo). Mi propongo di correre almeno 5 tra Skyrace, Trail o gare del genere: Skyrace Carnia, Camignada, Lavaredo Ultra Trail (?) e forse una corsa a tappe.

  • CORSE SU STRADA

Semplicemente la partecipazione a Coppa Friuli e se non coincide con altri impegni il campionato di 10 km.

  • ULTRAMARATONE

La solita pulce di ogni anno: il Passatore o in alternativa PISTOIA-ABETONE o Prova in pista a Fagagna.

martedì 6 gennaio 2009

Progrellinare

Progressivo o collinare? Collinare o progressivo? Sono presenti entrambi gli elementi e quindi sicuramente qualcosa di costruttivo porterà.
Ci siamo ritrovati in 9 alle 9 al Parco. Già sapevo che le strade del branco si sarebbero divise dopo pochi minuti visto che avevamo in programma allenamenti diversificati. Abbiamo comunque fatto un breve riscaldamento di 3 km tutti insieme poi le nostre strade si sono divise: Stefano, Anna, Michele e Renato a far ripetute; Monica e Marco per un lento tranquillo; Cristian, Alessandro ed io abbiamo preso l'ippovia con l'intenzione di provare un allenamento lungo, impegnativo con qualche salita e una possibile progressione finale.
La temperatura bassa (0°C) seppur rigida non era un problema, giunti nei pressi di Pagnacco abbiamo lasciato l'ippovia prendendo una strada che con diversi tratti di salita ci ha portato fino a "Cima Coppi" di Brazzacco. Nel tratto più impegnativo io ed Alessandro abbiamo sofferto non poco mentre Cristian evidente più abituato e pimpante saliva con facilità.

Un tratto di discesa per recuperare scioltezza prima dell'ultima rampetta fino a Santa Margherita fino a raggiungere la Pieve; dopo un paio di km di continua discesa.
Gli ultimi 5-6 km in pianura abbiamo decisamente cambiato marcia con Cristian decisamente pimpante a scandire il ritmo.
Ritmi intorno ai 4'10'' al km con conclusione nel parco a 4'00'' al km e Cristian che ha concluso staccandomi; Alessandro aveva concluso il suo bell'allenamento con leggero anticipo risparmiandosi il tour nel parco.
Complessivamente 22,4 km con ritmo medio di 4'38'' (tenendo conto della partenza lentissima non è male) e una FC media di 130 bpm.