Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






lunedì 26 novembre 2007

Baldini Stefano

E’ nato a Castelnuovo di Sotto (Reggio Emilia) il 25-5-1971, 1.70x60kg. Società: Calcestruzzi Corradini Rubiera Allenatore: Luciano Gigliotti Presenze in nazionale: 23 Dei “fenomeni del ‘71” (parliamo di una generazione che vinse tutto a livello giovanile e che comprendeva anche Christian Leuprecht, Francesco Bennici, Vincenzo Modica, Giacomo Leone), Stefano era forse considerato il meno dotato. In quel periodo lo seguiva Emilio Benati, che poi dovette rinunciare all’attività di tecnico per curarsi della sua azienda di automazioni industriali. Lo stesso Baldini, nato da una numerosa famiglia contadina del Reggiano (11 figli in tutto, 6 maschi e 5 femmine), si divise per molto tempo con il lavoro di impiegato part-time alla Corradini Excelsior Rubiera, nel cui gruppo sportivo aziendale era cresciuto (a parte l’anno di militare in Fiamme Oro). Anche ora che fa l’atleta professionista, Stefano conserva il suo posto nell’organico della ditta, che produce materiali per costruzione (“I proprietari sono miei tifosi e io potrei rientrare in qualsiasi momento”, confessa lui). A Rubiera Stefano si è trasferito nell’ottobre del ’99, dopo il matrimonio con Virna De Angeli (primatista italiana dei 400 metri e vicecampionessa mondiale juniores dei 400 ostacoli a Lisbona ’94), dalla quale è ora separato: nel giugno del 2001 la coppia ha avuto una figlia, Alessia (“La bimba ha cambiato la mia vita ed è la mia vera fonte di ispirazione”, si intenerisce il babbo). Sotto la guida di Luciano Gigliotti, suo tecnico dal ’93, Stefano si è pian piano calato nei panni dell’atleta professionista, dapprima sulle distanze più lunghe della pista, poi nelle gare su strada (ha detenuto i limiti nazionali sia della maratona che della “mezza”). Il primo successo importante della carriera è legato al titolo europeo di maratona a Budapest ’98, quando guidò la squadra azzurra ad una fantastica tripletta, accompagnato sul podio da Goffi e Modica. Nel 2002, quando era atteso ad una conferma continentale sulle strade di Monaco di Baviera, decise invece di schierarsi in pista al via dei 10000 metri: questa scelta e il suo quarto posto dell’Olympia Stadion, comunque eccellente, hanno provocato qualche critica negli osservatori (una decisione dettata anche intenti provocatori: “L’ho fatto soprattutto per attirare l’attenzione dei media sulla nostra fatica, spesso data troppo per scontata”, spiegò allora Stefano). Nel 2004 aveva pianificato il suo addio agonistico dopo i Giochi di Atene ma, dopo la trionfale vittoria olimpica (video) in una gara ad altissima tensione terminata a braccia alzate (video), è tornato a Rubiera meditando il bis a Pechino per riascoltare sul più alto gradino del podio l'inno di Mameli (video). Ai Mondiali di Helsinki 2005 è stato costretto al ritiro (uno dei tre registrati nella sua carriera da maratoneta, dopo New York ’96 e la prima apparizione olimpica a Sydney) per problemi fisici, dopo aver condotto una gara d’attacco: il riscatto è giunto puntuale esattamente un anno più tardi agli Europei di Goteborg, con la conquista del secondo oro continentale. Baldini si allena solitamente tra Rubiera, Modena e la natia Castelnuovo di Sotto, a parte i periodi di preparazione in altura o in raduno federale. Ha un particolare “feeling” con la maratona di Londra, uno dei principali eventi primaverili, dove ha stabilito per due volte il primato italiano sulla distanza (2h07:29 nel 2002 e 2h07:22 nel 2006). I suoi tre fratelli maggiori gli hanno aperto la strada come corridore di lunga lena, coinvolgendolo da ragazzo nel gruppo di mezzofondisti dell’Atletica Guastalla, da loro frequentato: il migliore è stato Marco, 2:16:32 a Venezia ’95, ancora in attività di servizio come maratoneta. Alla maratona di New York 2007 è giunto quarto assoluto.