Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






martedì 31 agosto 2010

2 lunghi in 3 giorni ...e la maratona di avvicina

La maratona si avvicina ed allora monta la necessità di affrettare un minimo di approccio ad essa. La Berlin Marathon è dietro l'angolo, 26 giorni ed io ho pochissimi km nelle gambe e nessun ritmo.
Domenica ero troppo convinto di dover fare un lungo...tanto convinto che ho preparato tutto, canotta, pantaloncino, calzino, Garmin ma guarda un po' mi sono dimenticato le scarpe.
Costretto a trasferirmi a Lecce ho optato per il lungo con gli amici del Coni (in particolare Roberto D'Oria) alle Cesine.
Si tratta di un percorso nella natura, totalmente asfaltato ma assolutamente non trafficato perchè in gran parte in un'oasi naturale. Giro da 6,2 km.
Si parte molto (troppo lentamente) per il riscaldamento, scopro che gli amici hanno in programma un medio a 4'15'' al km...ritmo elevatissimo per il mio lungo ma mi accodo.
Faccio gran fatica a tenere il ritmo, ma stringendo i denti riesco a non staccarmi e sempre al fianco di Roberto tiro avanti fino al 10° (più i 4 km di riscaldamento) qui praticamente rimango in solitario perchè tutti rallentano o si fermano.
Rallento leggermente il ritmo e quando transito sul punto di partenza mi dico che mi rimangono solo due giri da 6 km. E' dura correr da soli ma per fortuna il clima è accettabile e i sali di cui posso usufruire ad ogni passaggio mi dissetano a sufficienza. Guardo ogni tanto il mio Garmin e nonostante le gambe sentano la fatica noto che il ritmo non scade.
Terzo passaggio, i km fatti sono 22,6 complessivamente; c'è stata un piccola defaillance nell'ultimo intermedio, urge dare un nuovo impulso d'altronde si tratta dell'ultima tornata.
Ci riesco e così l'ultimo giro volta a 4'30'' di media e sono ben felice di allungare di un miglio circa per completare il mio TRENTELLO domenicale. Si è trattato di un lungo insolito, troppo veloce nella prima parte ma tenuto molto bene nella seconda...la Maratona di berlino è più vicina e la affronterò con maggiore fiducia.
Oggi, martedì, ho appuntamento al parco con Monica per un altro lungo che serva a lei come approccio alla maratona, naturalmente sarà utile anche a me per vedere la reazione a soli due giorni di distanza (sarà da sommare anche il lungo viaggio di 15 ore di guida di lunedì).
Partiamo assai tranquilli ma ben presto ci assestiamo sui 5 al km. L'innesto di nuovi amici dà più slancio e tra una chiacchera e l'altra i giri passano. Ne abbiamo in programma 16.
Al 13° quando abbiamo ormai corso la mezza siamo rimasti in pochi, urge aumentare il ritmo per concludere questo allenamento come si deve. Mi incarico io di farlo ed aumento progressivamente. L'ultimo giro viene fuori a 4'24''. Finiamo con oltre 26 km nelle gambe ed un altro tassello sulla via della Maratona.
Nota leggermente negativa, la ricomparsa del fastidio alla chiappa ma diamo la colpa all'eccessivo carico e soprattutto all'eccesso di guida di ieri e non pensiamoci più.

sabato 28 agosto 2010

di nuovo ripetute

e chi l'avrebbe detto? ritorno a correre a Lecce e mi ritrovo di nuovo sulla pista del Coni a far ripetute. Come fare d'altronde a rinunciare all'invito dell'amico Roberto D'Oria? Così ci siamo messi a fare 400 m con recupero di 200 m, lavori che praticamente io non ho mai eseguito. Lui si è fermato a 6, io invece ho proseguito fino a dieci.
Tempi? contano poco!!!
comunque 1'30'' il tratto veloce; 1' il recupero

martedì 24 agosto 2010

Periplo del Salento

Varcare le frontiere, circumnavigare, oltrepassare, andare OLTRE. E' da sempre l'aspirazione dell'uomo. Le colonne d'Ercole sono state per secoli il confine del mondo allora conosciuto, una volta varcate la sfida è diventata il raggiungimento di nuove terre e dopo girare attorno a quelle terre.
Nel mio piccolo avevo da anni l'aspirazione di circumnavigare il Capo di Santa Maria di Leuca, laddove Punta Ristola segna lo spartiacque tra Adriatico e Ionio. Avrei voluto farlo a piedi con un lungo estivo; l'aspirazione è diventata ancora più grande quando mi sono appassionato al ciclismo.
Qualche mese fa il proposito di partire da casa dei genitori a Lecce e raggiungere la casa estiva dei suoceri a San Pietro in Bevagna in provincia di Taranto, sullo Ionio.
Complessivamente un paio di centinaia di km, una distanza enorme per la mia esperienza ma una scommessa da tentare.
Ho atteso pazientemente che la tramontana lasciasse una tregua e questa mattina mi sono apprestato all'impresa. Partenza alle 7,30, mi avvio subito in direzione mare. La prima tappa è San Cataldo, la spiaggia dei leccesi di una volta; una foto al faro e si va in direzione San Foca, Roca, Torre dell'Orso ma prima un passaggio nell'oasi naturale delle Cesine percorso ideale per gli allenamenti di tanti podisti leccesi.
Straordinario il litorale adriatico, tante calette, tanti posti splendidi; panorami, odori, immagini, sensazioni.
Finalmente si giunge a Otranto, siamo ad un quarto di strada; la fatica non si sente (e ci mancherebbe pure). La costa diventa sempre più scogliosa, inaccessibile se non dal mare. Questo tratto di riviera è tutto un saliscendi, mare a sinistra, pietra e terra arida sulla destra. Nella zona di Santa Cesarea Terme
e Castro tantissimi ulivi coltivati a terrazze che sono uno spettacolo della natura e dell'ingegno umano.
Santa Maria di Leuca segna il punto di svolta e casualmente anche il punto di mezzo del mio percorso; il contachilometri segna 110 km. Mentalmente si inizia la "discesa". La costa cambia conformazione, è molto più piatta, l'entroterra è brullo e incolto ma non con altipiani.
Nel primo tratto il litorale è sabbioso poi ridiventa scoglioso.
Ogni pochi km si succede una località balneare, la gran parte hanno una Torre come simbolo.
Gallipoli è la località più nota da raggiungere ed è inevitabile farci un giro per il centro storico, l'ennesima fontana è un appuntamento per il rifornimento. Ci trovo un triathleta in abbigliamento da nuoto e si discute per qualche minuto, mi ricorda che tra meno di un mese sarò impegnato a Mergozzo nella zona di origine dell'amico.
Ora viaggio in località molto note e le strade le conosco a menadito: Santa Maria al Bagno, Santa Caterina,
Porto Selvaggio, Sant'Isidoro, Porto Cesareo. Sono ormai giunto nel tratto finale e il contachilometri segna 200 km. Le gambe girano ancora bene e mi lancio in un bel finale.
Termino molto più in anticipo del previsto con 217 km e con una buona media nonostante abbia anche fatto tante foto.
Una delle più belle uscite degli ultimi tempi che mi riconcilia con la vita (e non esagero).

venerdì 20 agosto 2010

Resoconto e ripetute 8x800

Riprendo il resoconto di una settimana di allenamenti che è stata intensa soprattutto per quanto riguarda nuoto e bici.
VENERDI' 13
  • Nuoto 13'
  • Corsa 18,3 km
SABATO 14
  • Mtb 1 ora dopo viaggio di 1100 km in macchina
DOMENICA 15
  • Nuoto 1:05'
  • Bici 61 km
LUNEDI' 16
  • Nuoto 30'
  • Bici 65 km
MARTEDI' 17
  • Mtb 48 km
  • Nuoto 1:06' consecutivi in mare (non proprio calmo)
MERCOLEDI' 18
  • Nuoto 46' consecutivi in mare
GIOVEDI' 19
  • Bici 100 km a buon ritmo
VENERDI' 20
  • Corsa 12,3 km corsa lenta ma in progressione
  • Corsa ripetizioni in pista 8x800 m con recupero di 400 m
Senza dubbio di gran soddisfazione e funzionali all'obiettivo di lunga distanza le lunghe nuotate in mare, in particolare quella di 1 ora e 6 minuti; lo stesso significato assume anche l'uscita di 100 km in bici di giovedì con un terreno per lo più piatto ma reso difficoltoso dalla tramontana che soffiava abbastanza forte. Di una certa emozione il passaggio nel paese natale di San Cesario e in tutti quei luoghi che non vedevo da anni.
Infine oggi la doppia seduta di corsa dopo una settimana: in mattinata un'ora circa di corsa lenta ma in leggera progressione con temperatura abbastanza alta ma mitigata da una bella tramontana. nel pomeriggio parto da casa senza particolari obiettivi ed una volta al campo Coni mi passa per la testa di provare a fare qualche ripetizione per sveltire le gambe e "far passare il tempo". Scelgo la distanza degli 800 m con l'obiettivo di correre ad un ritmo inferiore ai 4' al km ma soprattutto di concedermi poco recupero e soprattutto senza rallentare troppo.
Il conto finale segna 8x800 tutte tranquillamente sotto i 4' e il recupero di soli 400 m in meno di 2'.
Alla fine nonostante non siano una mia passione sono molto soddisfatto del lavoro svolto.

giovedì 12 agosto 2010

Giro in bici all'estero

Lunedì lo avevamo avviato questo giro all'estero poi per mancanza di tempo eravamo tornati indietro. Ogni l'opera si è compiuta.
Partenza da Udine direzione Cividale, il trenino attacca un altro convoglio e via verso Vencò attraversando il Collio. Subito dopo l'ingresso in Slovenia i panorami già stupendi diventano
incantevoli perchè più aperti. La prima breve e modesta salita ci porta a Dobrovo e da qui si vedono tanto colli alla cime dei quali svetta sempre un campanile o un castello. Il verde è bellissimo, a perdita d'occhio, in alcuni paesi tanti colori fanno da contorno alle case sono quelli dei fiori.
Ciliegi ovunque.
La direzione che prendiamo è quella per Nova Gorica (per i non friulani si tratta "dell'altra metà di Gorizia" quella che un tempo era al di là). La strada è una statale ma il traffico limitato.
Una bella discesa sulla quale è possibile raggiungere velocità elevate, posizione a uovo e via, si vola.
Improvvisamente un cartello che sfugge alle mie compagne di viaggio indica salita con pendenza del 10%. Per fortuna sarà arrotondato per eccesso; la salita però è impegnativa anche se non lunga.
La successiva discesa è di nuovo molto bella anche se un paio di curve a U fanno scaldare i freni.
Si arriva a Nova Gorica e qui l'attraversamento della città come quello di Gorizia non offre molto.
Neppure la statale fino a Cormons è bella, si gira a destra e di nuovo ci si trova immersi nel verde.
Il giro si completa dopo aver lasciato a Cividale Agnese proseguendo fino a Faedis. Il consuntivo finale segna 120 km e una splendida giornata trascorsa facendo attività fisica immersi nella natura, cosa si può chiedere di più?

martedì 10 agosto 2010

150 km per i cugini Duke

Aria di festa stamattina nella Contea di Hazzard, c'è in programma una uscita fuori contea nel tentativo di gabbare lo sceriffo Rosco e Boss Hogg. Bo e la cuginetta Daisy vanno incontro a Luke che sarà la guida di questa incursione. Si sale tutti e tre sulla celebre macchina Generale Lee e si va. Nella fattispecie il Generale Lee assume le sembianze delle nostre 3 bici e la contea da assaltare e la Sella Chianzutan risalendo la Val d'Arzino. Luke si incarica di indicare la strada e di fare il ritmo, si va' abbastanza forte godendo di una giornata e di una temperatura ideale per pedalare. Ogni tanto una sosta per ricaricare la borraccia. Si succedono panorami eccezionali appena raggiungiamo la Val d'Arzino, il torrente scorre in un canyon del quale a volte non si riesce a scorgere neppure il fondo; in altri frangenti si fa vedere in tutto il suo splendore. Saliamo molto gradatamente e senza difficoltà. Quando prendiamo la salita vera non ha più senso stare tutti in fila "nel Generale Lee" e come faceva nella celebre serie televisiva Luke salta dal finestrino e fugge avanti; io cerco di procedere con il mio passo alzandomi spesso sui pedali; la cuginetta Daisy come al suo solito rimane seduta in sella e procede imperterrita. Si stacca ma solo di poco. La salita è lunga "ma pedalabile" come ci ha assicurato Luke ma i km si fanno sentire. Quando siamo vicini alla cima il computerino segna già 90 percorsi. Luke si ferma a far compagnia a Daisy mentre io salgo le ultime rampe in compagnia e quando scorgo il cartello mi fermo a fare una foto ed immortalo anche gli altri amici di ventura. Raggiungiamo quota 950 s.l.m. La discesa è splendida, strada larga con grande visibilità, c'è modo anche per ciclisti inesperti come Bo e Daisy per lasciare andare le ruote a tutta, Luke intanto sparisce "pennellando le curve" salvo poi trovarlo fermo a una fontanella a ristorarsi. La strada spiana, procediamo in direzione Lago di Cavazzo ed anche in questo caso siamo completamente immersi nella natura. L'obiettivo minimo era di fare 120 km ma il tarlo era un altro. Io ho problemi di tempi perchè devo andare a lavorare ma mi scoccia rinunciare a completare il giro in compagnia abbandonando gli amici per tornare in solitario ad Hazzard. Quindi si procede insieme sino al termine e concedo anche qualche cambio a Luke cercando di non rallentare eccessivamente. Pochi km prima del termine Luke ci lascia mentre noi rientriamo non prima di aver visto scattare sui nostri contachilometri il 150. Boss Hogg e Rosco anche stavolta hanno avuto la peggio e io/noi abbiamo messo un altro sassolino sulla costruzione. Grande merito e gratitudine per la compagnia, la pazienza e la disponibilità di mettersi a tirare va al cugino Luke. Alla prossima ... dalla Contea di Hazzard.

lunedì 9 agosto 2010

Sarò mediocre triathleta ma aspiro a essere finisher

Avevo annunciato che avrei chiarito dei particolari sulle mie scelte degli ultimi tempi, del come riesca ad allenarmi con frequenza, di quali siano i miei obiettivi. Questo chiarimento diventa ancora più interessante alla luce di una mail ricevuta da un anonimo lettore che a parte il tono "infelice" si è posto delle domande sentenziando giudizi forse al di là dei limiti. Naturalmente tralascio le sue riflessioni sulla mia privata che qui non interessano. Questo scrive il nostro:
sono da qualche tempo un lettore del tuo blog che trovo molto interessante. Ora un pò meno visto che pratico la corsa (ultramaratona) e non il triatlhon. E' da un pò che volevo scriverti e ora mi sono deciso. Devo dirti che secondo me stai facendo alcuni errori non di poco conto. Da un anno mi pare sei alle prese con un dolore al glueto. L'ho avuto anch'io e mi veniva soprattutto quando correvo forte. Così hai cominciato a rallentare con risultati sempre più deludenti sia sulla mezza che sulla maratona. E cosa hai fatto? Anzichè fermarti e curarti hai continuato. Io tra una cosa e l'altra sono stato fermo tre mesi ma sono guarito!!! Tu non credo e difatti sei passato al triathlon dove la corsa è la specialità meno incisiva. Sei sicuro di avere fatto bene? Un atleta come te che ha corso la maratona in 2'40 ora non è che un mediocre triathleta e lì non sarà facile emergere. Ora pensi di correre la Maratona di Berlino in tre ore? Penso che sia un'illusione. Innazitutto perchè corri molto meno, e poi perchè non riuscirai a correre comunque forte. Può darsi che mi sbagli ma sarà una delusione. Tra l'altro ora fai troppo corsa- bicicletta - nuoto non ti fermi mai? Quanto pensi di durare?
Rispondo punto per punto.
  1. Può essere che il mio blog sia meno interessante per i soli appassionati di podismo ma ritengo che nonostante ciò i suoi contenuti non siano cambiati di tanto.
  2. E' giusto un anno che ho il problema al gluteo che ho tentato di affrontare in vari modi senza risultati apprezzabili; se non che quando ho iniziato a dedicarmi a bicicletta e nuoto ed avendo ridotto la corsa il problema sembra risolto; già solo questo mi spingerebbe a dire che ho fatto la giusta scelta.
  3. Ho ridotto la corsa ma comunque viaggio oltre i 200 km al mese e non mi sembra che sia poi trascurabile tenuto conto che siamo in estate.
  4. In passato ho corso la Maratona anche in 2.36', anche nel recente passato sono stato sempre intorno alle 3: 10' - 3:15' non una ciofeca insomma, e solo 14 mesi fa 2.43 a Trieste.
  5. Non ho alcun obiettivo per la maratona di Berlino, non ho detto ad alcuno che la correrò sotto le 3 ore.
  6. Ho fatto la scelta di dedicarmi qualche anno al Triathlon perchè volevo, avevo la necessità di stimoli nuovi, di nuove sfide, di nuovi orizzonti; in 16 anni di podismo ho provato l'ultramaratona con buone soddisfazioni personali (una 100 in pista sotto le 9 ore e un Passatore in 9.09), ho corso 165 maratone delle quali 116 sotto le tre ore.La mia prospettiva poteva essere quella proseguire "nella collezione di maratone" , fare numeri, raggiungere presto le 200?
    Ora tento nuove strade e certamente non mi fa paura essere un MEDIOCRE nel triathlon, anche partire dall'ultima posizione può essere stimolante per risalire la china; scrivera un grande poeta, Pablo Neruda "LENTAMENTE MUORE CHI RINUNCIA AD INSEGUIRE UN SOGNO". Io il sogno ora ce l'ho, potrebbe rimanere tale oppure trasformarsi in realtà, in entrambi i casi non sarà stato sicuramente un fallimento.
  7. "Quanto pensi di durare?" Questa è una frase che non accetto perchè è quasi un auspicio negativo. Cerco di gestire i miei allenamenti facendo uso dell'esperienza accumulata in questi anni, ma, cosa fondamentale, cerco sempre di divertirmi in ogni uscita, non vado dietro a tabelle, se sono in bici e vedo un panorama che merita mi fermo tranquillamente. Le mie corse in compagnia sono momenti che mi danno energia non la tolgono, ogni conquista nel nuoto è linfa vitale, ogni piccolo successo è un regalo gradito.
  8. La mia ambizione più grande è sempre stata quella di tagliare il traguardo, di essere FINISHER, poche volte ho avuto come obiettivo la sconfitta dell'avversario (è capitato un paio di volte); anche la ricerca del miglioramento personale non è stata mai una "malattia", ho inseguito obiettivi ma sempre realizzabili. La stessa filosofia continuerò ad avere ora che non sono più solo un maratoneta.
  9. A pensarci bene pur non essendo un maratoneta in quest'anno molto probabilmente porterò a casa 9 Maratone che non mi sembra un risultato mediocre.
  10. Infine riesco ad allenarmi per tante ore perchè ci metto la passione e lavorando con turni ho sempre mezza giornata a disposizione che fa di me un appassionato privilegiato, inoltre se c'è da svegliarsi presto non mi tiro certo indietro.
Avrei fatto volentieri a meno di queste puntualizzazioni ma visto che venivano da un lettore del blog ho pensato che anche altri potevano aver avuto gli stessi dubbi...quindi meglio chiarire. Buone corse a tutti e per chi gradisce anche buone nuotate e buone pedalate.

domenica 8 agosto 2010

Domenica coi fiocchi

Dopo la gara di ieri stamattina punto la sveglia per una corsetta al parco di buon'ora ma tranquilla. La stanchezza e la voglia di dormire hanno la meglio così mi tiro giù dal letto solo alle 9; al parco ci vado lo stesso. Parto aspettando qualcuno che mi tiri e per fortuna trovo un illustre sconosciuto che mi fa fare il primo giro sotto i 5' al km, il secondo in compagnia di Andrea M. dopo di che sono costretto alla solitudine che cerco di ingannare uscendo sull'ippovia. Tengo media intorno a 4'42'' ma con buone sensazioni. Fa caldo ma non eccessivo e i tratti in ombra dell'ippovia sono decisamente piacevoli. Prima penso di chiudere a 15 km ma poi, incoraggiato dal buon feeling con le gambe proseguo in modo da rientrare nel parco oltre i 20.
Giro di boa all'altezza di tavagnacco e subito incremento il ritmo. A 6 km dal termine scende la manna dal cielo nella figura di MAX T. che tante volte è stato mio "compagno di merende" nei miei progressivi o nei tratti finali in progressione dei miei lunghissimi. All'inizio parliamo ma comunque su un buon passo. a 4 km dal termine alziamo lentamente il ritmo. Negli ultimi 2 km si va a tutta e il cronometro sancisce meno di 8 minuti per quest'ultima frazione.
Quando meno te lo aspetti viene fuori un grande allenamento del quale sicuramente devo ringraziare MAX. Media complessiva finale 4'37'' per 21,3 km.
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Nel pomeriggio uscita in bici per complessivi 66 km condotta in scioltezza nella prima parte, a metà una bella salitona con 450 m di dislivello fin su a Chialminis e poi tirata finale fino a casa.
Una gran bella domenica.

Triathlon Olimpico Tarzo Revine (TV)

Dopo aver già accennato alla faccenda della squalifica per aver lasciato la cuffia fuori della Zona Cambio sulla quale non mi dilungo una breve analisi della gara di Tarzo Revine.
Gara assolutamente tecnica con percorso impegnativo in ogni sua frazione e come dicono gli esperti da vero Campionato italiano, capace di valorizzare tutte e tre le discipline senza avvantaggiare alcuno.
La mia gara.
Frazione di nuoto condotta egregiamente (relativamente al mio standard) a termine con un tempo di poco superiore a bardolino ma stavolta senza muta e con le infide alghe che a tratti si aggrappavano alle gambe come tentacoli. Avevo paura di essere travolto dalla marea della batteria successiva per questo me ne sono andato largo e quindi dovrei anche aver fatto qualcosa di più ma nonostante questo sono soddisfatto. Nonostante non usi assolutamente le gambe nel nuoto subito dopo uscito nel tratto di corsa per raggiungere la bici le sentivo molto provate.
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Frazione di bici impegnativa sicuramente più di Bardolino per la presenza di continui saliscendi che ho affrontato assolutamente in solitario; potevo fare qualcosa di meglio forse perchè ultimamente mi sembra di essere migliorato ma evidentemente i continui saliscendi hanno "divorato" i miei progressi.
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Frazione corsa interpretata bene, le gambe non erano fresche come a Bardolino e il percorso non egualmente piatto; il 4'13'' di media realizzato è soddisfacente soprattutto se paragonato a quello realizzato da alcuni amici.
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Tempo trascorso in Zona Cambio: sicuramente ho fatto un notevole miglioramente sia a salire in bici che a uscire per la corsa e sono già un paio di minuti.
Non essendo presente in classifica prendo gli intertempi dal mio cronometro.
Tempo complessivo 2.54.59 (rispetto al 2.55.58 di Bardolino).
44.47 comprensivo di nuoto e T1
1.28.04 comprensivo di bici e T2
42.07 frazione corsa.

sabato 7 agosto 2010

Triathlon Tarzo. FATTO. ANZI, BOH!!!

In sintesi, a domani gli approfondimenti.
Io la mia gara l'ho corsa, ho sputato pallini a nuotare nel lago con vista zero e le alghe che ti si appiccicavano come tentacoli, ho pedalato su continui saliscendi e con un paio di salite serie, ho corso su un tracciato impegnativo abbastanza bene. Nonostante un percorso di gara complessivamente difficoltoso (a detta di tutti, più impegnativo di Bardolino) mi sono migliorato di un minuto. Il mio cronometro segna 2.54.59.
Sulla classifica ufficiale il mio nome non risulta perchè squalificato. La ragione di questa decisione che interessa oltre 60 atleti su 575 arrivati è che avremmo (abbiamo) lasciato la cuffia fuori dalla Zona Cambio. D'accordo le regole esistono e vanno rispettate ma è possibile ed è giusto che la pena debba essere uguale se si commette una infrazione enorme piuttosto che una veniale?
QUESTO A ME IMPORTA POCO, LA CONSIDERO COMUNQUE UNA NUOVA TAPPA DELLA QUALE SONO ANCHE ABBASTANZA SODDISFATTO.

venerdì 6 agosto 2010

Vigilia del Triathlon Olimpico di Tarzo (TV)

Mancano poche ore al mio secondo "confronto-scontro" con un Triathlon Olimpico. Domani mattina in quel di Tarzo Revine (TV) saremo al via del Campionato Italiano Age Group di triathlon olimpico.
Mentre a Bardolino si trattava di un salto nel buio ora sono cosciente di cosa si tratta, sono cosciente della difficoltà del nuoto ma anche del fatto che appena messi i piedi a terra la gara non è finita (come era stato a Bardolino), sui pedali non mi risparmierò e con la corsa vedremo.
Immagino che le gare di Triathlon anche se su distanze ufficiali non siano confrontabili, soprattutto per il percorso della bici; nonostante questo sicuramente un timido confronto con il precedente s'ha da fare. A Bardolino avevo nuotato in 40'27'' (con muta), pedalato in 1.28.27 e corso in 41.01 con tempi di transizione rispettivamente di 3.30 e 2.34; complessivamente quindi 2.55.58.
Obiettivi? Nel nuoto sicuramente farò peggio, l'imperativo è limitare i danni, in bici sono abbastanza ottimista e penso di limare discretamente, di corsa sarà dura confermare ma la differenza sarà minima, le transizioni dovranno essere PER FORZA migliori.
La speranza è di migliorare Bardolino ma soprattutto di rendermi conto alla fine di aver dato il massimo.
RESOCONTO DI GIOVEDI' E VENERDI'
Ieri 5x 200 in piscina con buone sensazioni quando nelle due ultime ripetizioni ho deciso di spingere.
Oggi avrei fatto volentieri una sgambata di una ventina di minuti ma vista la pioggia ho optato per la piscina e mi sono imposto di ricercare il relax, di andare di testa...obiettivo centrato!!!
1000 m incoraggianti.
Per gli amici podisti che leggono: PAZIENTATE, tra non molto tornerò a macinar km come un tempo e riprenderò a pubblicar tabelle e informarvi noiosamente delle mie sensazioni. Berlino è vicina e brutta figura non voglio fare.

mercoledì 4 agosto 2010

Simil combinato

Nella assoluta ignoranza dell'argomento ma sempre alla ricerca di nuove esperienze oggi ho provato un nuovo allenamento. Nessuna invenzione per carità, ma la reazione è stata buona anche per questo ne scrivo e sono certo che me lo riproporrò.
Mi reco sul luogo di incontro con gli altri amici un'ora prima dell'appuntamento portando con me la bici da corsa. Monto su e parto di buona lena per 45' tutti pieni zeppi di saliscendi, poco dislivello ma continuamente su e giù nella zona di Pagnacco, Moruzzo.
Ho pochi minuti per rimettere in macchina la bici, le scarpe da running ai piedi e si parte. Si va per l'ippovia, l'atmosfera è tranquilla, si corre abbondantemente sopra i 5 al km spettegolando. Al giro di boa il ritmo è di 5'09'' al km, gli amici non lo sanno ma ho intenzione di incrementare al ritorno approfittando anche della leggerissima discesa. E poi l'obiettivo dei 5' al km è sempre un target appetibile. L'ippovia è affollata, la nostra corsa in progressione ha inizio, da principio impercettibile, le chiacchere cessano, sento alle mie spalle che gli amici ansimano ma non demordono. Alzo ancora, mister tattoo cede di qualche metro ma continuerà fino alla fine con grande tenacia; alle mie calcagna resiste Inox che risponde benissimo alle mie sollecitazioni e finiamo in gran spolvero. La media del ritorno è 4'42'', niente male per un allenamento che doveva essere defaticante.
L'esperienza di questo SIMIL-COMBINATO è stata moltO POSITIVA e certamente sarà ripetuta.
Oggi archivio anche un giudizio ricevuto per posta sul quale spenderò qualche parola in un prossimo post:
Un atleta come te che ha corso la maratona in
2'40'' ora non è che un mediocre triathleta e lì non sarà facile emergere

martedì 3 agosto 2010

Ci vuole testa

Per correre ci vuole la testa. Quante volte questa affermazione è stata ripetuta, quante volte abbiamo dato la responsabilità di un fallimento alla deficienza dell'aspetto mentale e quante altre ancora abbiamo elogiato qualche nostro amico che pur non avendo grandi qualità tecniche è molto motivato e sa supplire con la testa.Oggi è stata una giornata che io posso affermare di aver usato veramente la testa al massimo. Stamattina nonostante avessi lavorato gran parte della notte mi sono imposto la sveglia alle 5 per non mancare all'appuntamento con la tentazione della corsa antelucana consapevole che il rischio di maltempo mi avrebbe potuto imporre una giornata di riposo. La determinazione è stata non solo nell'aver iniziato l'allenamento ma soprattutto nell'averlo condotto e portato a termine ben oltre ogni più rosea previsione, non avrei mai detto che avremmo portato a casa 20 km a un ritmo inferiore ai 5' al km. Poche ore dopo, ritemprato e di nuovo ben determinato, sono stato in piscina. Qui il problema era ancora maggiore: nelle ultime sedute ho faticato non poco a nuotare e soprattutto non ho mai trovato la motivazione per tirare una bella distanza, mi sono spesso accontentato di tanti brevi spezzoni. In questa occasione mi sono ripromesso di non fermarmi se non avessi almeno nuotato per 1500 m. Come volevasi dimostrare LA TESTA ha avuto la meglio sul corpo che era recalcitrante a proseguire. Ogni 200 m ho lappato ma non ho smesso di far mulinare le mie braccia (si fa per dire) fino a che la distanza non è stata raggiunta. Senza sorprendermi più di tanto mi son ritrovato in situazione di stanchezza ad aver percorso il doppio della distanza che ho affrontato in gara la scorsa settimana e per di più allo stesso ritmo. Questo sarà l'aspetto che più di tutti dovrò curare nella preparazione che mi aspetta da qui a un anno soprattutto nel nuoto e in seconda battuta per il ciclismo. Per la corsa sono quasi certo di non aver problemi ma 3800 m dovrò nuotarli veramente con la testa.

domenica 1 agosto 2010

Consuntivo Luglio 2010

Siamo giunti alla fine di un nuovo mese e cerco di fare un consuntivo.
Nessuna gara di corsa in Luglio, due triathlon (Gosselsdorf e Udine) per il resto grande costanza negli allenamenti con diverse sedute doppie e qualche tripla.
L'esperienza del Triathlon in Austria assolutamente positiva mentre quello di Udine un po' deludente per il risultato ma ampiamente giustificato dalle condizioni esterne.
La grossa novità del mese di luglio è che ho preso un impegno, un impegno a lunga gittata che richiederà il massimo impegno ed una dose di allenamenti sicuramente considerevole. Il 3 Luglio 2011 sarà la grande data.
Luglio 2010
4 giornate di riposo
  1. Nuoto 8 ore
  2. Ciclismo 32 ore e 50' per 807 km
  3. Corsa 17 ore e 46' per 218 km (4'53'' al km)
Complessivamente 58 ore e 40' che risultano essere anche il massimo mensile che abbia mai fatto da sempre.
Qualcuno mi chiede dove trovi il tempo di allenarmi tanto. Sono fortunato perchè lavoro con turni e quindi ho sempre almeno mezza giornata libera inoltre lavorando qualche volta nel weekend ho la possibilità di avere intere giornate libere durante la settimana.
Cosa mi prospetta il mese di agosto?
Intanto ho rinunciato alla Misurina-Auronzo oggi ma per fortuna sono riuscito a correre un buon lungo di 25 km che risulta il primo passo in vista della Maratona di Berlino.
Sabato prossimo triathlon olimpico che sarà un ulteriore banco di prova. Per il resto nulla di particolare e quindi sicuramente tanto tempo da dedicare all'allenamento.