Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






domenica 30 maggio 2010

Hard weekend: ciclismo, nuoto e Cortina-Dobbiaco Run

Ieri mattina splendido giro in bici con Monica e Luca, quest'ultimo in veste di Cicerone oltre che fantastico "pilota". Ci ha portati nella zona di Tarcento-Gemona facendoci scalare fino ad una località chiamata Stella ad una quota superiore ai 650 m. Molto gradevole anche il successivo giro intorno al lago di Cavazzo e il tratto che costeggia il Tagliamento.
Complessivamente 110 km.
Un paio di ore dopo breve seduta in piscina per 1000 m per scaricare l'adrenalina.
Oggi Cortina-Dobbiaco Run che già avevo corso l'anno passato. Il percorso è naturalmente splendido, tutto immerso nella natura, peccato che la pioggia e le nuvole ci abbiano privato di qualche splendido panorama. Le tre Cime sono rimaste celate alla nostra vista. Rimane il fascino di poter percorrere 30 km toccando solo pochissime centinaia di metri di asfalto su una strada sicura e senza pericoli. D'altronde la partecipazione di oltre 3000 podisti testimonia la bontà della manifestazione. Qualcosa si potrebbe appuntare: all'arrivo eccessive code per ritirare il sacchetto con acqua e frutta, i telini con i quali coprirsi esauriti già dopo pochi arrivi, spogliatoi assenti, esagerato dover pagare 5 euro per un piatto di pasta, qualche problema anche nel rientro con i bus a Cortina. Insomma si può ancora migliorare.
La mia gara?
Da cancellare!!!!!
L'ho presa sottogamba: poca attenzione alla cena, scarsissima alla colazione (la solita di una giornata qualunque con latte e corn flakes), non ho adempiuto "alle necessità mattutine".
Il freddo e la pioggia forse hanno fatto il resto e così mi son ritrovato a dovermi fermare ben 4 volte ai box per sosta lunga...cagotto.
Da dimenticare, ne è venuto fuori un risultato pessimo con un peggioramento rispetto allo scorso anno di ben 26' , roba da record.
Sapevo che lo stato di forma non fosse quello di dodici mesi fa ma così male non pensavo.
L'insegnamento da trarre è che bisogna portare rispetto alla corsa di lunga distanza e al proprio corpo altrimenti la vendetta è terribile.
Archiviamo e passiamo oltre.

mercoledì 26 maggio 2010

0957858

Schedato, per fortuna non marchiato a fuoco sulla pelle come usava qualche decennio di anni fa.
Il numero che dà il titolo al post è relativo al mio tesseramento FITRI.
Oggi stesso ho proceduto anche alla mia prima iscrizione ad una gara di triathlon Olimpico, in particolare si tratta di quello di Bardolino del 19 Giugno.
Visto che la maggior parte degli amici sono podisti e non triathleti puntualizzo che le distanze da percorrere sono le seguenti nel Triathlon Olimpico:
  • 1500 m di nuoto nel lago
  • 40 km di bici
  • 10 km di corsa
Avrò modo di illustrare più nei dettagli questa nuova avventura.
Oggi intanto una nuova doppia seduta con inizio in piscina subito dopo il lavoro: 5X200. Sensazioni discrete, scorrevolezza migliore rispetto al passato, tempi sicuramente migliori ma ancora difficoltà a far quadrare i conti...spesso "sfarfallo".
Breve pausa di un'oretta e su in sella insieme a Monica e Luca per affrontare un giro con una salita. Il cielo minaccioso ci ha imposto di cambiare obiettivo rispetto a quello che si aveva in testa e Luca si è inventata la salita a Valle di Soffumbergo, complessivamente solo 6 km ma per le mie gambe assai duri con picchi dell'11%. Qualche ciclista si metterà a ridere ma ogni cosa è relativa.

martedì 25 maggio 2010

1500 m di nuoto + progressivo di corsa

Una buona giornata di allenamento quest'oggi con un discreto 1500 m in piscina subito dopo il lavoro concluso con il PB eguagliato ma sensazioni non buonissime; un'ora dopo 16,6 km di corsa in progressione al parco in buona efficienza.
Qualche progresso nel nuoto si vede ma mi risulta difficile "sincronizzare" le conoscenze apprese per cui se mi concentro sulle braccia mi sfugge la respirazione, se penso alla posizione della testa i piedi se ne vanno a farfalle, le gambe ancora non svolgono alcuna azione propulsiva.
In questo contesto l'idea di affrontare a breve un Triathlon Olimpico con un 1500 da affrontare nel lago mi mette un po' di ansia anche perchè c'è un tempo limite che non mi lascia molto margine. Mah, si vedrà.

lunedì 24 maggio 2010

Magraid...quest'anno ci rinuncio

Con la testa non ci sono e il fisico si ribella all'idea di correre per 55 km consecutivi preceduti e seguiti a distanza di poche ore da 20 km in condizioni di difficoltà. E' un dolore ma probabilmente la migliore decisione se non voglio farmi ancora più male di quello che ho. La decisione era nell'aria ma ieri quando ho terminato 18 km di corsa lenta già sfinito i pochi dubbi sono svaniti.
Ci vuole innanzitutto la testa per questo tipo di avventure ed io in questo momento non ce l'ho evidentemente.
In quel weekend farò qualcosa di alternativo sul quale sarò più preciso tra qualche giorno...

venerdì 21 maggio 2010

Papaveri e fiordalisi

Gran bella uscita stamattina: oltre tre ore di ciclismo immerso nella natura. Tanti campi di grano punteggiati di papaveri e fiordalisi.
84 km ad una buona media con qualche saliscendi.

giovedì 20 maggio 2010

Mi tessero per il TRIATHLON

Senza fare troppi giri di parole, sono caduto nella rete tesa "dai diavoli tentatori" dei miei amici triathleti, troppo affascinante il canto delle sirene di questa nuova sfida, molto entusiamo nella possibilità di rimettersi in gioco. Non sarà una passeggiata ma guai ad abbandonare un sogno senza averci almeno lottato per inseguirlo; non è da me.
Ho sbagliato ad usare la parola sogno, non è neppure questo; ho appena imparato le prime lettere dell'alfabeto, ho una pessima "calligrafia" (nel senso che tecnicamente nel nuoto e nel ciclismo sono una ciofeca) ma ci metterò tutto il mio entusiasmo e la voglia di lavorare e di faticare e certamente l'abitudine alla sofferenza non mi manca.
Intanto inizio con il tesserarmi ad una società così avrò un ulteriore stimolo.
L'ultimo post risale giusto a giovedì scorso. Non è che abbia smesso ma non ho fatto molto di interessante almeno in apparenza anche se volendo si possono trovare INTERESSANTISSIMI SVILUPPI riguardo i miei impegni sportivi.
  • Venerdì 14 giretto con gli amici al Campo Coni di Lecce dove ero per una breve vacanza;
  • Sabato riposo;
  • Domenica 16 giro nelle campagne di Erchie (BR), tra gli ulivi, un bel sole, tanti odori e suoni della campagna salentina che molto mi affascina;
  • Lunedì 17 appena rientrato nel Friuli, già dopo un'ora, ero in sella alla mia bici e nonostante un temporale e una fila di macchine abbiano tentato di scoraggiarmi mi sono fatto oltre 60 km salendo fino a quota 600 di Castelmonte;
  • Martedì 18 breve corsetta dopo 12 ore di lavoro ma in compagnia che "aveva fretta" e quindi ad un ritmo allegro (almeno per i miei standard attuali;
  • Mercoledì 19 un bel lungo sull'ippovia con Monica di 16 km tranquillo ma in leggera progressione;
  • Giovedì 20, cioè oggi, approfittando della giornata di recupero dal lavoro e quindi di assoluta libertà, ringraziando il sole che finalmente mostra di esserci amico, sono andato prima in piscina per la lezione di nuoto (sulla quale stendo un velo pietoso, sono NEGATO), successivamente dopo un pranzo molto leggero altra seduta in piscina alla ricerca di mettere in pratica qualche nozione ho fatto 3X500 sui miei soliti ritmi, infine alle 17.30 uscita in bici collettiva per complessivi 53 km con qualche saliscendi nella zona di Moruzzo, Fagagna, San Daniele.
LA SALITA A CASTELMONTE DI LUNEDI'.
IL SALISCENDI DI OGGI A MORUZZO, FAGAGNA, SAN DANIELE
LA PIANTINA DEL GIRO ODIERNO

giovedì 13 maggio 2010

Terza lezione di nuoto

Che fossi negato per il nuoto era notizia già nota e scontata per me. Oggi ho fatto la mia terza lezione con la prof con poca soddisfazione sia sua (immagino) che mia (certa). Mi risulta impossibile coordinare e mettere in pratica contemporaneamente i consigli che mi ha dato sul movimento delle gambe, delle braccia, sulla respirazione, sullo scivolamento, sull'elasticità.
Nonostante questo (e parzialmente in contraddizione) sono quasi certo che alla fine di questo ciclo di lezioni, il mio stile libero sarà meno orrido e l'obiettivo di limare qualche minuto sui 1500 m che mi necessitano per il Triathlon Sprint sarà raggiunto. Intanto medito di fare l'abbonamento annuale in piscina che forse potrebbe essere da stimolo per una frequenza più assidua.
Intanto oggi ho saputo che il Triathlon Sprint di Trieste è stato annullato e quindi ad oggi l'unico appuntamento in regione per quanto mi riguarda sarebbe lo Sprint di Udine.

martedì 11 maggio 2010

E' tempo di salire...

Archiviato il capitolo Maratona per questa stagione ci si può dedicare liberamente a correre e pedalare senza timori di compromettere le gambe e la preparazione.
  • Domenica splendida uscita in bicicletta per complessivi 91 km. Per fortuna il meteo è stato dalla nostra concedendoci giusto il tempo per il nostro allenamento prima di ricominciare a buttar giù acqua. Partenza da Udine e subito in direzione Cividale da dove si prende una bella e secca salita che in circa 7 km porta su al santuario di Castelmonte. Per me è la prima volta che la faccio in bici da corsa, l'ho provata un paio di volte in mtb mentre tantissime di corsa.La mia inesperienza mi porta a salire seguendo le sensazioni più che come la tecnica imporrebbe ed allora la faccio quasi tutta in piedi sui pedali anche perchè Monica che mi segue oggi non è evidentemente al meglio forse provata dalla gara del sabato sera.Terminiamo la nostra ascesa (che per me è la prima in assoluto con la bici da corsa) e poi dopo esserci vestiti prendiamo la ripida e pericolosa discesa. Ancora indecisi sul come proseguire abbiamo optato poi per proseguire sul collinare affrontando il percorso che da Cividale porta fino a tarcento transitando per Faedis, Attimis e Nimis.
  • Lunedì breve allenamento al parco solo per sciogliere le gambe che comunque è stato in progressione.
  • Oggi, martedì avevo voglia di qualcosa di diverso. Mi è venuto il capriccio di provare qualcosa di diverso e comunque di stare nella natura ed evitare per quanto possibile l'asfalto e la monotonia del giro del Parco.
  • Ho scelto la zona di Bosco Romagno che i friulani ben conoscono come una zona collinare dalle parti di Cividale-Cormons in direzione Slovenia. E' stato uno splendido giro di 13 km con continui saliscendi, un collinare nel vero senso della parola totalmente immerso nella natura, nel verde, con il canto degli uccelli nelle orecchie, 3 boscaioli che incuranti del mio passaggio hanno continuato a fare il loro lavoro, uno scoiattolo che non mi ha degnato neanche di uno sguardo, un asino che povero lui era rinchiuso in un ristrettissimo recinto e che mi ha salutato con un raglio. Persino il sole, beffardo, mi ha graziato della sua presenza nonostante fossi partito da casa che piovigginava.

sabato 8 maggio 2010

The R.U.N. by Powerade

Lo scorso anno si chiamava Gazzetta Run, quest'anno ha cambiato nome ma la sostanza non si è modificata di molto. Il centro di Udine invaso da una moltitudine di podisti che hanno avuto anche la fortuna di una tregua del maltempo. In oltre 700 al traguardo posizionato in piazza Duomo dopo aver percorso tre giri di un circuito lungo poco più di 3 km.
Si trattava del quarto appuntamento di Coppa Friuli ma la partecipazione era aperta anche a iscritti della sola gara odierna. Sarò io sentimentale ma mi piace tanto correre nei luoghi che normalmente vivo in condizione diversa, non c'è paragone con le insignificanti gare corse nelle campagne desolate. Seppure qualche "incazzato commerciante" avrà qualcosa da ridire e domani il Messaggero Veneto ne stigmatizzerà le proteste, un gran numero di podisti si sono impossessati in modo sano del centro della nostra città ed ho visto anche tanti spettatori guardarci sorridenti e tanti altri che incitavano.
Non ho molto da chiedere a queste gare brevi, tanto meno a distanza di soli 6 giorni dalla probante Maratona di Trieste, aggiungiamo la circostanza che ieri sera e stamattina ho sostenuto due allenamenti in piscina e si capisce che ogni risultato sarebbe stato buono.
La nota positiva è che sono riuscito ad amministrarmi molto bene:
  • 1° giro 11.40
  • 2° giro 11.34
  • 3° giro 11.30
Il tempo finale è stato di 34'45'' con una media di 3'46'' calcolata con il mio Garmin in quanto la distanza indicata dall'organizzazione non era sicuramente realistica.
Grande successo della mia società che ha portato a casa oltre al premio come società più rappresentata anche numerosi premi di categoria sia tra i maschi che tra le donne:
  • Tamigi Francesco2° mm35
  • Tiussi Gilberto 1° mm40
  • Spinelli Carlo 1° mm45
  • Ignat Alexandra 1^TF
  • Zenarolla Monica 2^mf35
  • Lena Alessandra 2^mf40
  • Cinca Elena 3^mf40
  • De Cillia Ilaria 3^ mf45
  • Piccini Rosalba 3^ mf50
  • Rizzotti Emiliana 1^ mf55

venerdì 7 maggio 2010

Un interessante Duathlon

Per il 5 Giugno si propone una interessante esperienza che non ho mai provato, una prova di Duathlon con la frazione di bici da affrontare in mountain bike. Sul sito sottostante tutte le indicazioni. http://www.fortezzaland.net/index.php?id=duathlon

A pale sunbeam

Il maltempo non lascia tregua, se va bene è coperto altrimenti pioviggina oppure diluvia. E' una triste alternanza che ci accompagna da mesi e che in questo mese di Maggio sta dando il meglio tranne che nel giorno della Maratona di Trieste. Giovedì mattina avevo messo in conto di trascorrere almeno un paio di ore in piscina, una parte da dedicare al nuoto libero e poi successivamente ai 45 minuti di lezione con la maestra. Improvvisamente alle 8... A PALE SUNBEAM. Un pallido raggio di sole. Come lasciarsi sfuggire questa manna? Velocemente ho variato i miei piani e indossato pantaloncino e maglietta (rigorosamente bostoniane...la testa è ancora lì) e sono uscito per un giretto di corsa lenta partendo direttamente da casa in zona Udine Sud. Il solito giro, reinterpretato ed adattato per raggiungere l'ora esatta di allenamento. Con in testa la rilassante musica di Enya ho "zigzagato a vanvera" costretto anche ad una deviazione improvvisa a causa di un passaggio a livello chiuso (passava un treno merci lentissimo). Che piacere correre senza stress mentali, senza obiettivi da tenere a mente, lasciare andare le gambe al loro ritmo (5' al km) e seguirle. Sono arrivato nei pressi di casa che mancavano poche centinaia di metri ai 12 km e visto che avevo leggermente accellerato nell'ultimo km ho fatto un giro largo dell'isolato per portare a termine l'ora. Penserete che sia malato per questo...ma c'è di peggio. Una breve pausa per la doccia e poi via in piscina. Lezione di nuoto che è un supplizio perchè sono un somaro, non riesco ad apprendere, inoltre l'elasticità che la maestra mi chiede è utopica. Sono certo però che al termine di questo ciclo di lezioni qualcosa resterà e provando provando provando qualche piccolo miglioramento verrà fuori.

martedì 4 maggio 2010

Solo comparsa a Trieste

Uno sparo, lo starter segnala l'inizio dell'avventura.
Stazione di Trieste, curva a destra, manca poco più di un km al traguardo. Il record è acquisito per Monica, è in quarta posizione, si tratta solo di non mollare. Raggiungiamo le rive, davanti a noi Piazza Unità, ci aspetta un arrivo trionfante. Le sono avanti di soli pochi cm, ha corso un finale eccezionale, decisamente in crescendo. Siamo a pochi metri dalla svolta a sinistra che ci immetterà nella Piazza. Al mio fianco si concretizza la presenza di una ragazza giovane, l'ho vista in partenza, ci ha raggiunto, affiancato vuole passare. Grido a Monica di cambiare, mi sposto di lato per non intralciare comunque la loro strada, la correttezza è d'obbligo. La incito , le impongo di non mollare, di cambiare passo; per fortuna si è accorta di cosa sta accadendo, la sua posizione è a rischio. Siamo sulla curva, la affronta stretta e in testa, anche se mancano oltre 250 m non c'è strategia, bisogna fare solo un sprint lungo, infinito.
Ed ecco che nell'occasione importante Monica sa tirare fuori le unghie, sa essere sanguigna, sa farmi ricredere sulla sua scarsa inclinazione a combattere. Chiedo spazio ai concorrenti che ci precedono, aumento il ritmo perchè so che non mollerà la presa, mi è alle spalle. Inutile guardare l'avversaria (una giovane croata scopriremo dopo), se spende tutto fino al traguardo avrà fatto il suo. Le impongo di aumentare a gran voce, la voce che ormai non ho più, urlo quasi disperatamente. Sul rettilineo finale c'è il bivio che divide l'arrivo della mezza da quello della Maratona. Imbocco la direzione giusta, Monica invece prende la direzione sbagliata, mi volgo dietro, le grido di spostarsi, per fortuna alla terza volta mi sente, passa tra i blocchi.
Grido, grido, sbraito. Lo striscione d'arrivo è ormai a pochi metri, tra me e lei non c'è la sagoma della croata. Forse le ho impedito di avere il primopiano che si sarebbe meritato per quest'impresa ma la sua sconfitta nello sprint sarebbe stata anche la mia. Monica termina in quarta posizione con 2 secondi di vantaggio, il cronometro sancirà un 3.09'30'' ma ci sono dei problemi con i chip, il tempo reale realizzato è di 3.10'10''.
Si tratta di Personal Best alla grande, oltre un minuto di miglioramento e due frazioni corse praticamente con gli stessi tempi e al massimo.
La Maratona di Trieste nella versione che vede la partenza a Gradisca d'Isonzo è una gara strana, facile in partenza, molto impegnativa intorno alla mezza con 6 km di salita continua e a tratti tagliagambe, poi la lunga discesa da Aurisina fino al Castello di Miramare. Al 35° km quando si torna in piano inizia la vera gara, il tratto nel quale i veri maratoneti continuano a correre mentre gli altri si piantano.
Partenza tranquilla è l'imperativo categorico, ritmo di pochissimo sotto i 4'30'' nei primi 10 km, quel tanto che basta per recuperare qualche briciolo da spendere sulla salita; siamo in quattro dell'Atletica Buja a guidare un folto gruppo, Monica Zenarolla e Anna Parrella sono affiancate da me e Renato Tittaferrante, alle spalle almeno in 15 sfruttano il nostro treno.
Il pubblico non è numerosa ma ci tributa qualche applauso, soprattutto alle donne; conosco la strada alla perfezione, ho ancora nella testa le stupende sensazioni che mi avevano portato lo scorso anno a concludere questa gara con lo splendido tempo di 2.43'.
Ora le condizioni fisiche mi impediscono ciò ma forse questa spiacevole concomitanza mi permetterà di essere testimone della realizzazione di un sogno. Anni fa dissi e scrissi che quella ragazza che correva con disinvoltura al Parco del Cormor aveva le potenzialità per correre una maratona in 3.10'.
Inizia la salita, Monica la aspetta con evidente timore, mi chiede due volte se è iniziata intorno al 18°; quando la avverte mi annuncia che non guarderà più avanti. Mi metto alla testa del gruppo che è sempre molto folto, imposto un ritmo regolare che non comporti strappi, che non fiacchi le gambe ma che non permetta neanche che si persa troppo tempo. Anna resiste al fianco, Monica mi è di poco dietro, Renato si stacca ben presto. Rimaniamo in pochi. Qualcuno osa stacacrci ma lo riprenderemo inesorabilmente più avanti.
Si transita alla mezza in 1.35' (pochi secondi meno). Era ciò che avevo in testa, sò che si può fare altrettanto nella seconda parte.
Dalla mezza al 25° ci sono altri strappi forti e un lunghissimo rettilineo che termina con una curva a sinistra che segna la fine dell'Inferno e l'approdo nella valle del Purgatorio prima di prendere, dopo il ristoro la via del Paradiso in discesa.
Guardo il cronometro, la salita ci è costata solo 40'' di cedimento sulla media, un margine gestibile in discesa, la visione del futuro si fa ottimistica. Ora al nostro fianco scorrono le sagome degli ultimi della Mezza che è partita da Duino. La costiera è straordinaria da gustare anche in questa giornata non limpidissima, sulla destra il Golfo di Trieste in tutto il suo splendore, lontano Grado; sulla sinistra l'aspro Carso.
Scorrono i km, il gruppo si è sgretolato, pochi hanno saputo tenere il passo, anche Anna cede qualcosa d'altronde per lei si tratta di un rientro dopo un periodo di convalescenza. Monica è affaticata ma il suo passo è ancora sciolto.
Mi pongo in testa, cerco la scia migliore, invito i podisti che superiamo all'incitamento alle donne che mi sono al fianco. Scorrono gli amici del Parco e tanti altri friulani.
Si avvicina il Castello di Miramare, disdegno i segnali di sofferenza che Monica mi lancia per qualche fastidio al fianco, le impongo un ritmo decisamente forte nel km 33-34 dove la discesa raggiunge pendenze rilevanti. Realizzo che sto correndo allo stesso ritmo che avevo tenuto a Boston solo due settimane prima ma senza alcuna difficoltà, la clamorosa caduta è già recuperata. L'importante non è come si cade, l'importante è come ci si rialza ed io oggi voglio farlo alla grande.
Sono cosciente che quest'oggi non è la mia Maratona, anche se ci sono molto affezionato a questa gara, oggi sono comparsa. Strumento per la realizzazione di un disegno che però io stesso ho architettato, e quando la mia gara sarà terminata tanti altri amici ci saranno da aspettare in quella bella Piazza. Amici ai quali ho dato appuntamento in questi mesi, amici che un anno fa non avrebbero neanche sognato di correrla una Maratona.
Inizia il piano, siamo sulla "spiaggia" dei triestini, Barcola non è lontana ma raggiungerla diventa il primo obiettivo. Il cronometro continua a segnare 4'30'', inesorabilmente. Un podista sconosciuto ci affianca, lui corre la mezza ci incita ed invita i non competitivi a fare altrettanto. Continua l'opera che l'amico Guido Cosulich aveva compiuto lungo la discesa.
Dopo Barcola il circolo canottieri, Monica dà un cenno di affaticamento. Ci piomba addosso una ragazzina croata guidata da un compagno che sfruttando questa difficoltà ci supera e stacca di una manciata di secondi che conserverà fino al traguardo. Incito, conforto, sprono, sancisco che il record è fatto, il posto sul podio è perso ma la quarta posizione va difesa. Monica subisce e continua a far mulinare le gambe a testa bassa; il ritmo è sempre costante.
Il cartello dei 40 km, passo l'ultima bottiglia di acqua e "ordino" a Monica che questi ultimi 2195 m li dobbiamo correre in meno di 10 minuti.
Ora la strada si restringe, il flusso dei podisti della mezza è maggiore, il nostro passo è decisamente più veloce; faccio spazio.
Non concedo tregua, visto che record è voglio che Monica tiri fuori l'ultima energia e ottenga il massimo, si tratta del suo giorno di gloria. La stazione, si svolta a destra...il resto l'ho già raccontato prima. Poteva essere un piccolo dramma che invece si trasforma in un'apoteosi da brivido.
Il mio sogno, quel sogno che forse Monica stessa non aveva mai fatto o nel quale non credeva più si realizza proprio nel posto e nella giornata giusta.
Questo è un record nella maratona: la sintesi di una serie di giusti e fortunati eventi. Giungere al top della forma, trovare la giornata che meteorologicamente sia ideale, trovare il ritmo giusto, la compagnia giusta e quel qualcosa in più che ti motivi. Tutti questi ingredienti a Trieste il 2 maggio 2010 per Monica ci sono stati e il tentativo di sorpasso è stato l'ultimo segnale.
Forse ho indugiato troppo su questo racconto ma sicuramente molte sensazioni positive le hanno vissute in modo diverso ma altrettanto positivo tutti gli altri amici che sullo stesso traguardo hanno strappato il proprio PB, col rischio di dimenticarne qualcuno cito: Alberto Santini, Milena Grion, Max Saltarini, Antonio Oblach, Bernadette Fasuolo (con il pacer Antonio 7), Anna Ciarla, Agnese Amorosi e poi gli esordienti Valentina Maj e Stefano Delben.

domenica 2 maggio 2010

Maratona di Trieste flash

La mia settima esperienza alla Maratona d'Europa inizia sabato pomeriggio all'Expo dove mi incontro con diversi amici ed in particolare con un gruppo di blogger; occasione per fare gli auguri a qualche esordiente o per rincuorare chi insegue "primati". Atmosfera molto tranquilla ma un po' di tensione pre-gara si avverte. La mattina si giunge a Gradisca dove prenderà il via la Maratona mentre le altre due gare concomitanti, Maratonina e non competitiva partiranno rispettivamente da Duino e Castello di Miramare. Siamo in tanti e soprattutto molti amici che ci alleniamo al parco del Cormor. Nella foto Alberto Santini, Monica, Agnese, io, Antonio e Bernadette. Nella prima parte di gara ci avviamo con ritmo regolare e presto si forma un gruppone composto da una quindicina di elementi che viaggia a 4'30''; in testa una vera e propria corazzata dell'Atletica Buja: Monica, Io, Renato e Anna Parrella.
Intorno a metà gara perdiamo Renato.
Poi anche Anna rallenta e rimaniamo solo io e Monica a tenere il ritmo.
Il ritmo durante tutta la gara risente della nervosità del percorso che intorno al 19° km e fino al 24° presenta una salita molto insidiosa, succeduta da 10 km di leggera discesa che culmina nel km 33-34 di discesa decisa, poi si ritorna al livello del mare.
Quando al 35° si ritorna in piano cerco di non rallentare ed inizio a spronare Monica prospettandole l'ipotesi di un gran tempo. Seppure stanca, la sua reazione è buona ed infatti come si evince dal diagramma dei tempi il ritmo rimane molto costante. Intorno ai 4 km dal termine ci raggiunge e supera un'atleta croata.
Gli ultimi due km sono veramente in spinta.
A 400 m dal termine ci affianca una giovane atleta che avevo visto in partenza, improvvisamente incito Monica a reagire, a non lasciarsi superare, inizia in quel punto una fortissima progressione senza sosta che diventa uno sprint prolungatissimo tra le due, incito Monica fortemente. Finalmente la reazione è da grande atleta, non si fa superare ed anzi sul traguardo riesce a transitare con 3 secondi di vantaggio.
Monica è 4^ assoluta con il tempo di 3.10.10 anche se TDS per un errore immagino le accredita un 3.09.29.
Siamo entrambi sfiniti ma è stata una giornata da ricordare.
Alle nostre spalle giungono con altrettanti trionfi tanti amici:
Anna Parrella 6^, Milena Grion 8^ con PB migliorato di diversi minuti; Max Saltarini e Alberto Santini anche loro con PB migliorato ampiamente; Antonio Oblach, altro PB; un gruppone che comprende Anna Ciarla (PB), Renato, Michele, Antonio Sette e Bernadette (PB) in 3.39.
Sorridente come il sole anche Agnese che alla terza maratona si migliora per la seconda volta. Ottimo l'esordio di Valentina Maj che dopo l'arrivo appare fresca come se non avesse fatto nulla.
Se di qualcuno mi sono dimenticato mi perdoni.
Per tutti la meritata medaglia.
C'è da puntualizzare che deve esser successo qualcosa nel sistema di rilevazione dei tempi che andrebbero appesantiti tutti di 30-40'', evidentemente lo start del sistema è avvenuto in leggero ritardo.