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Archiviato il capitolo Maratona per questa stagione ci si può dedicare liberamente a correre e pedalare senza timori di compromettere le gambe e la preparazione.
- Domenica splendida uscita in bicicletta per complessivi 91 km. Per fortuna il meteo è stato dalla nostra concedendoci giusto il tempo per il nostro allenamento prima di ricominciare a buttar giù acqua. Partenza da Udine e subito in direzione Cividale da dove si prende una bella e secca salita che in circa 7 km porta su al santuario di Castelmonte. Per me è la prima volta che la faccio in bici da corsa, l'ho provata un paio di volte in mtb mentre tantissime di corsa.La mia inesperienza mi porta a salire seguendo le sensazioni più che come la tecnica imporrebbe ed allora la faccio quasi tutta in piedi sui pedali anche perchè Monica che mi segue oggi non è evidentemente al meglio forse provata dalla gara del sabato sera.Terminiamo la nostra ascesa (che per me è la prima in assoluto con la bici da corsa) e poi dopo esserci vestiti prendiamo la ripida e pericolosa discesa. Ancora indecisi sul come proseguire abbiamo optato poi per proseguire sul collinare affrontando il percorso che da Cividale porta fino a tarcento transitando per Faedis, Attimis e Nimis.
- Lunedì breve allenamento al parco solo per sciogliere le gambe che comunque è stato in progressione.
- Oggi, martedì avevo voglia di qualcosa di diverso. Mi è venuto il capriccio di provare qualcosa di diverso e comunque di stare nella natura ed evitare per quanto possibile l'asfalto e la monotonia del giro del Parco.
Ho scelto la zona di Bosco Romagno che i friulani ben conoscono come una zona collinare dalle parti di Cividale-Cormons in direzione Slovenia. E' stato uno splendido giro di 13 km con continui saliscendi, un collinare nel vero senso della parola totalmente immerso nella natura, nel verde, con il canto degli uccelli nelle orecchie, 3 boscaioli che incuranti del mio passaggio hanno continuato a fare il loro lavoro, uno scoiattolo che non mi ha degnato neanche di uno sguardo, un asino che povero lui era rinchiuso in un ristrettissimo recinto e che mi ha salutato con un raglio. Persino il sole, beffardo, mi ha graziato della sua presenza nonostante fossi partito da casa che piovigginava.
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