Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






mercoledì 14 maggio 2008

Un albero cresce a Brooklin

Immagine di Un albero cresce a Brooklyn Agli inizi del Novecento, sulle banchine dei porti d'Europa, in tanti aspettano di raggiungere New York, il sogno di un mondo nuovo carico di promesse. Ma per la piccola Francie Nolan che, in questi primi anni del secolo scorso, nella metropoli americana ci vive da sempre con i suoi genitori, irlandesi di seconda generazione, New York è soltanto un insieme di strade dove i poveri fuggiti dal vecchio continente sono andati a condividere le loro miserie e i loro stracci. Un giorno, osservando una ragazzina piena d'orgoglio e di buone maniere, Francie scopre che cosa le manca: l'educazione. E l'educazione e la cultura che "avrebbe aiutato i Nolan a uscire dalla sporcizia e dalla mediocrità". Ecco alcuni commenti di lettori:
finalmente ristampato!!!erano anni che speravo che questo capolavoro fosse rieditato in una versione più accurata! Per me questo libro non è solo importante,ma mi ha fatto scoprire nella verde età dei dieci anni,(insieme a piccole donne),la letteratura dei buoni sentimenti,è stato lo spartiacque tra i miei comunque adorati topolini e tex e la più impegnativa parola scritta. Lo lessi perchè nel libro di testo di quinta elementare ne erano riportati dei brani,che colpirono la mia sensibilitè come niente mai prima d'ora(Tra cui lo straordinario pezzo del lancio degli alberi di natale)e la mia maestra me lo procurò,ammonendomi dolvcemente che non era u libro adatto alla mia età.Ma quando,due settimane dopo,con un sorriso trionfante le riassunsi tutta la trama(Di cui,in effetti,alcune cose non avevo capito,vedi la promiscuità sessuale di zia sissy)la mia maestra si stupì e mi scrisse una nota di merito sul diario,che per mesi sfoggiai coi compagni. Da allora ho sempre cercato questo libro nelle bancarelle ma non l'ho mai trovato,grazie a Neri Pozza ora finalmente ho coronato il mio sogno di leggerlo con la mente adulta di un venticinquenne,e accipicchia,è ancora più bello di come lo ricordavo;è un capolavoro,e lo può leggere anche un bambino nonostante sia stato scritto per adulti,perchè i sentimenti e i valori descrittivi non hanno età,sono spontanei,naturali e umanissimi,e alla fine del libro avrete perso un'amica,Francie Nolan,la protagonista,ma anche suo fratello,sua madre,suo padre e quello scorcio di america vera,una new york stracciona e multietnica in cui oggi,,alla fine,non è che sia poi cambiato molto. O.L.
Sarà banale, ma è vero: questo libro ha segnato la mia vita. L'ho letto a 14 anni per la prima volta su consiglio di una professoressa. Era già fuori commercio e recuperarne una copia fu difficilissimo. Dalla prima lettura in poi, ne ho fatto dono a tutte amiche che avevano bisogno di uno stimolo, di un supporto, di un qualcosa che desse loro una spinta a superare un momento di difficoltà. Ringrazio con calore Neri Pozza che ha deciso di ripubblicarlo. S.
E' difficile scomodare un opera come "Le ceneri di Angela" di Frank McCourt, eppure il libro della Smith me lo ha ricordato prepotentemente. Vi è la stessa crudeltà delle cose, anche se descritta con meno ironia; la stessa compassione verso l' altro, soprattutto in Francie, la giovane protagonista, anche se qui i personaggi sono più duri e disincantati. Ma alla fine emerge la stessa povertà dignitosa che milioni di persone nel mondo hanno vissuto all' inizio del Novecento e che oggi si è semplicemente trasferita in altre regioni del globo. Non sono più gli italiani, gli irlandesi, i polacchi, ma i curdi, i sudanesi, gli ivoriani: orde di disperati che fuggono per sopravvivere più che per realizzare un sogno. Al di là dell' aspetto sociologico, la Smith possiede una scrittura semplice e priva di "svolazzi", ma efficace, con qualche volo che emoziona il lettore, per poi riportarlo sapientemente con i piedi per terra. E una lezione o un monito sopra a tutto: l' unica occasione di crescere e di emanciparsi dalla miseria e dall' emarginazione è l' educazione, l' istruzione. Francie l' aveva capito. Sarà la lettura a donarle la coscienza del mondo. I libri come ancora di salvezza, anzi, come vetta da cui spiccare il volo. Credo che questo libro vi emozionerà. G.G.
Ecco il mio breve commento:
Scrittura abbastanza semplice ma accattivante, una storia che a tratti rasenta il libro Cuore, che strappa anche qualche lacrima ai più "deboli" ma sicuramente una "emozione forte" anche ai più forti; figure femminili ben delineate che sono colonne portanti della trama.
Un grande ringraziamento a chi me lo ha regalato.

Nessun commento: