Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.
Perle di saggezza
Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuovaEmil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)
vita, corri la Maratona!
Me medesimo in numeri
213 MARATONE corse
PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)
un centinaio di MEZZE corse
PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine
cinque 6 ORE
PB 73,096 km (Buttrio 2014)
cinque 100 km (4 Passatore)
PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)
PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza
una 12 ORE
PB 119,571 km 31-08-2014 Passons (UD)
3000
PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)
5000
PB 16'27''
10000
PB 35' 36''
3 VOLTE IRONMAN FINISHER
PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)
un centinaio di MEZZE corse
PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine
cinque 6 ORE
PB 73,096 km (Buttrio 2014)
cinque 100 km (4 Passatore)
PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)
PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza
una 12 ORE
PB 119,571 km 31-08-2014 Passons (UD)
3000
PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)
5000
PB 16'27''
10000
PB 35' 36''
3 VOLTE IRONMAN FINISHER
martedì 30 ottobre 2012
Faedis-Canebola
Il 1 novembre classico appuntamento friulano con la corsa in salita alla Faedis-Canebola. Io ci sarò per il secondo anno consecutivo.
lunedì 29 ottobre 2012
Frankfurt Marathon
Esordisco in questa nuova maratona in Germania e una volta di più ne apprezzo le capacità organizzative.
Mi avevano parlato bene di Francoforte amici che conoscono bene l'ambiente e frequentano da anni, devo confermare che ogni attesa è stata rispettata, anzi di più.
...e dire che le premesse non erano delle migliori almeno dal punto di vista meteo. Venerdì gran freddo e sabato mattina alla sveglia NEVE con raffiche di vento gelido.
Sono uscito in centro ma non ho fatto altro che entrare ed uscire da un luogo (storico o commerciale) all'altro cercando di stare sempre al chiuso.
D'obbligo la visità all'Expo che è collocato in un edificio immenso nel quale è posta anche la finish line (al coperto) in una specie di Palazzetto dello Sport con 7000 posti a sedere. Naturalmente immenso deposito bagagli, spogliatoi, docce, bagni...tutto al coperto. Non finisce qui perchè la sede della partenza è a soli pochi metri e quindi si può uscire all'ultimo momento.
Cena presto e subito a riposare sotto le coperte, approfittando anche del cambio ora e della partenza alle 10 il mio riposo diventa veramente rigenerante.
La sorpresa del tramonto di sabato è che smette di nevicare, quella ancora più lieta della domenica è che c'è il sole.
Il clima è decisamente freddo 2, 3°C al massimo ma il sole e il cielo sereno rendono tutto più accettabile.
Avevo quasi respinto ogni velleità, mi erò già convinto di affrontare una gara "di contenimento", senza spremermi oltremodo andando a rischiare danni fisici che sono sempre in agguato in condizioni meteo difficili.
Decido addirittura di partire in pantaloncino corto mentre sotto la canotta societaria indosso una maglia tecnica invernale, scelta che si rivelerà molto saggia nei tratti più esposti al vento freddo che è comunque fastidioso.
La partenza è in sordina, non da evento come a Berlino, i 15000 aitanti podisti vengono divisi in tre scaglioni anche perchè il primo tratto di percorso è molto tortuoso.
Al mio fianco ci sono Aleksandra Fortin, ragazza slovena di Nova Gorica che corre in Friuli da tempo e Isadora Castellani altra podista udinese di livello. So che il loro passo è decisamnete superiore al mio quindi le lascio sfrecciare e prendo il mio passo. (Per la cronaca Aleksandra finirà 15^ assoluta con 2:48 e PB mentre Isadora si limita ad un allenamneto tirato di 30 km).
Parto affidandomi solo alle sensazioni, non faccio caso a tutti quelli che mi superano. Cerco di tagliare le numerose curve che contraddistinguono la prima parte nel centro di Francoforte. Subito mi rendo conto che il Garmin va per i fatti suoi (evidentemente i satelliti non riescono a "dribblare" i grattacieli). Ad un primo controllo ai 5 km sono sotto i 4'10'' e le gambe vanno benissimo. La strada comincia ad essere più lineare, lo spazio più ampio, io ormai sono caldo...mi salta per la testa che forse è il caso di tentare la sortita. Split al 10° che mi segnala un ottimo 4'06'' incoraggiante, un occhio alla FC...sono a 135 bpm, sto passeggiando praticamente.
Sono le condizioni ideali per correre, questa è la realtà, la compagnia è stimolante, spesso si fa gruppetto, i ristori sono frequentissimi e io non ne salto uno.
Giunge la Mezza in men che non si dica, split a 1:27:01 (tempo netto, 1:27:14 reale) decisamente al di sotto di quello che potevo sperare. Non rimane che insistere.
Siamo ormai in periferia, i viali sono larghi e lunghi, si viaggia anche in tangenziale per alcuni tratti. Inutile dire che il traffico è completamente chiuso e tutti i servizi sono perfetti.
Faccio andare la testa nei conteggi di medie e poi mi concentro sulla respirazione per non pensare alla fatica che comincio ad avvertire. Me ne accorgo quando splitto il 35° a 4'12'', non è un grosso problema ma ho evidentemente rallentato, il tempo UNDER THREE HOURS è assicurato ma sarebbe stupido buttare all'aria il gruzzolo di secondi accumulati nella prima parte.
Provo ad adottare la stessa tattica di Berlino. Spingere ma non al massimo fino al 40° controllando continuamente il cronometro e poi sparare a tutta.
Siamo di nuovo in centro e ritornano le curve, ora però il gruppo è sgretolato e si possono centellinare meglio.
Guardo il cronometro al 40°, un rapido conto e mi "impongo" di volare a 4' netti al km.
La FC sale, le gambe rispondono, riprendo diversi concorrenti, l'impresa è a portata di mano.
Ultimo lungo rettilineo prima di entrare per gli ultimi 100 metri trionfali all'interno del palazzetto con coreografia tipo discoteca.
Confesso che avendo guardato il cronometro ho spinto al massimo e non ricordo molto di quegli ultimi secondi se non il frastuono e poi le mie braccia al cielo sotto il cronometro che segnava 2:54.
Un altro ottimo risultato questo 2:54:39 (netto) che diventa il PB degli ultimi 3 anni che prendo con gran soddisfazione e con la speranza concreta di poter migliorare.
In questa domenica ricorreva il mio 18° anno di feeling con la Maratona (esordivo a Venezia 1994), festeggiato nel migliore dei modi.
Porto a casa da Francoforte la mia 188^ maratona delle quali 123 sotto le 3 ore.
Il prossimo anno si ritorna in Germania certamente, organizzazioni così perfette sono difficili da trovare altrove (lo diceva sempre un mio vecchio e saggio amico di nome Fabio).
A questo link le foto della gara
Mi avevano parlato bene di Francoforte amici che conoscono bene l'ambiente e frequentano da anni, devo confermare che ogni attesa è stata rispettata, anzi di più.
...e dire che le premesse non erano delle migliori almeno dal punto di vista meteo. Venerdì gran freddo e sabato mattina alla sveglia NEVE con raffiche di vento gelido.
Sono uscito in centro ma non ho fatto altro che entrare ed uscire da un luogo (storico o commerciale) all'altro cercando di stare sempre al chiuso.
D'obbligo la visità all'Expo che è collocato in un edificio immenso nel quale è posta anche la finish line (al coperto) in una specie di Palazzetto dello Sport con 7000 posti a sedere. Naturalmente immenso deposito bagagli, spogliatoi, docce, bagni...tutto al coperto. Non finisce qui perchè la sede della partenza è a soli pochi metri e quindi si può uscire all'ultimo momento.
Cena presto e subito a riposare sotto le coperte, approfittando anche del cambio ora e della partenza alle 10 il mio riposo diventa veramente rigenerante.
La sorpresa del tramonto di sabato è che smette di nevicare, quella ancora più lieta della domenica è che c'è il sole.
Il clima è decisamente freddo 2, 3°C al massimo ma il sole e il cielo sereno rendono tutto più accettabile.
Avevo quasi respinto ogni velleità, mi erò già convinto di affrontare una gara "di contenimento", senza spremermi oltremodo andando a rischiare danni fisici che sono sempre in agguato in condizioni meteo difficili.
Decido addirittura di partire in pantaloncino corto mentre sotto la canotta societaria indosso una maglia tecnica invernale, scelta che si rivelerà molto saggia nei tratti più esposti al vento freddo che è comunque fastidioso.
La partenza è in sordina, non da evento come a Berlino, i 15000 aitanti podisti vengono divisi in tre scaglioni anche perchè il primo tratto di percorso è molto tortuoso.
Al mio fianco ci sono Aleksandra Fortin, ragazza slovena di Nova Gorica che corre in Friuli da tempo e Isadora Castellani altra podista udinese di livello. So che il loro passo è decisamnete superiore al mio quindi le lascio sfrecciare e prendo il mio passo. (Per la cronaca Aleksandra finirà 15^ assoluta con 2:48 e PB mentre Isadora si limita ad un allenamneto tirato di 30 km).
Parto affidandomi solo alle sensazioni, non faccio caso a tutti quelli che mi superano. Cerco di tagliare le numerose curve che contraddistinguono la prima parte nel centro di Francoforte. Subito mi rendo conto che il Garmin va per i fatti suoi (evidentemente i satelliti non riescono a "dribblare" i grattacieli). Ad un primo controllo ai 5 km sono sotto i 4'10'' e le gambe vanno benissimo. La strada comincia ad essere più lineare, lo spazio più ampio, io ormai sono caldo...mi salta per la testa che forse è il caso di tentare la sortita. Split al 10° che mi segnala un ottimo 4'06'' incoraggiante, un occhio alla FC...sono a 135 bpm, sto passeggiando praticamente.
Sono le condizioni ideali per correre, questa è la realtà, la compagnia è stimolante, spesso si fa gruppetto, i ristori sono frequentissimi e io non ne salto uno.
Giunge la Mezza in men che non si dica, split a 1:27:01 (tempo netto, 1:27:14 reale) decisamente al di sotto di quello che potevo sperare. Non rimane che insistere.
Siamo ormai in periferia, i viali sono larghi e lunghi, si viaggia anche in tangenziale per alcuni tratti. Inutile dire che il traffico è completamente chiuso e tutti i servizi sono perfetti.
Faccio andare la testa nei conteggi di medie e poi mi concentro sulla respirazione per non pensare alla fatica che comincio ad avvertire. Me ne accorgo quando splitto il 35° a 4'12'', non è un grosso problema ma ho evidentemente rallentato, il tempo UNDER THREE HOURS è assicurato ma sarebbe stupido buttare all'aria il gruzzolo di secondi accumulati nella prima parte.
Provo ad adottare la stessa tattica di Berlino. Spingere ma non al massimo fino al 40° controllando continuamente il cronometro e poi sparare a tutta.
Siamo di nuovo in centro e ritornano le curve, ora però il gruppo è sgretolato e si possono centellinare meglio.
Guardo il cronometro al 40°, un rapido conto e mi "impongo" di volare a 4' netti al km.
La FC sale, le gambe rispondono, riprendo diversi concorrenti, l'impresa è a portata di mano.
Ultimo lungo rettilineo prima di entrare per gli ultimi 100 metri trionfali all'interno del palazzetto con coreografia tipo discoteca.
Confesso che avendo guardato il cronometro ho spinto al massimo e non ricordo molto di quegli ultimi secondi se non il frastuono e poi le mie braccia al cielo sotto il cronometro che segnava 2:54.
Un altro ottimo risultato questo 2:54:39 (netto) che diventa il PB degli ultimi 3 anni che prendo con gran soddisfazione e con la speranza concreta di poter migliorare.
In questa domenica ricorreva il mio 18° anno di feeling con la Maratona (esordivo a Venezia 1994), festeggiato nel migliore dei modi.
Porto a casa da Francoforte la mia 188^ maratona delle quali 123 sotto le 3 ore.
Il prossimo anno si ritorna in Germania certamente, organizzazioni così perfette sono difficili da trovare altrove (lo diceva sempre un mio vecchio e saggio amico di nome Fabio).
A questo link le foto della gara
lunedì 22 ottobre 2012
25 gradi
Un vero regalo un pomeriggio di fine ottobre soleggiato e con 25°C.
Non si può non approfittarne.
Splendido girobike di 50 km andando a ricercare piccole salite nelle vicinanze di Udine (Montecristo a Buttrio e Abbazia di Rosazzo). Eccezionali i colori dell'autunno che cominciano a presentarsi, fra una decina di giorni ci sarà da goderseli appieno.
Non si può non approfittarne.
Splendido girobike di 50 km andando a ricercare piccole salite nelle vicinanze di Udine (Montecristo a Buttrio e Abbazia di Rosazzo). Eccezionali i colori dell'autunno che cominciano a presentarsi, fra una decina di giorni ci sarà da goderseli appieno.
domenica 21 ottobre 2012
Weekend interlocutorio
Dopo tante domeniche di gare una settimana di stop.
Sabato dedicato quindi ad una lunga uscita in bici di 100 km con due amici podisti. Siamo saliti fin su a Castelmonte prendendo per la strada di Podresca e transitando da Oborza. Guardando le altimetrie dovrebbe essere quella più impegnativa per raggiungere il santuario perchè tutta la salita la si fa in soli 5 km.
Ottima mattinata comunque accompagnati anche da una bella giornata di sole.
Sole che mi ha accompagnato anche stamattina in un soffertissimo lungo. Sbagliato la colazione (ma che stupido lo sapevo) e quindi sofferenza intestinale che mi ha costretto a numerosi stop. Alla fine comunque 25 km a 5' 00'' al km di media non sono da buttare, peccato perchè oggi avevo pensato ad un giro nuovo.
In serata 2000 m di nuoto in piscina a Feletto con corsia tutta a mia disposizione che mi hanno soddisfatto.
Ed ora occhio alla prossima finish line
Sabato dedicato quindi ad una lunga uscita in bici di 100 km con due amici podisti. Siamo saliti fin su a Castelmonte prendendo per la strada di Podresca e transitando da Oborza. Guardando le altimetrie dovrebbe essere quella più impegnativa per raggiungere il santuario perchè tutta la salita la si fa in soli 5 km.
Ottima mattinata comunque accompagnati anche da una bella giornata di sole.
Sole che mi ha accompagnato anche stamattina in un soffertissimo lungo. Sbagliato la colazione (ma che stupido lo sapevo) e quindi sofferenza intestinale che mi ha costretto a numerosi stop. Alla fine comunque 25 km a 5' 00'' al km di media non sono da buttare, peccato perchè oggi avevo pensato ad un giro nuovo.
In serata 2000 m di nuoto in piscina a Feletto con corsia tutta a mia disposizione che mi hanno soddisfatto.
Finish line della Frankfurt Marathon |
venerdì 19 ottobre 2012
Pensando al futuro
Siamo ancora in ottobre ma già comincia a delinearsi il calendario degli impegni per la prima parte della stagione 2013.
Quest'anno ci saranno diverse novità che poi novità non sono ...anzi è un ritorno al passato.
Pochi e selezionati impegni nel Triathlon, il solito congruo numero di Maratone e forse un più assiduo impegno anche nelle corse di breve distanza da utilizzare come allenamento del corto veloce visto che non ne faccio mai.
Potrebbe esserci l'esordio alla Maratona di Crevalcore in gennaio per poi proseguire con la Maratona di Treviso cambiando la location di partenza e scegliendo Vidor, ad inizio aprile tornare a correre la Milano Marathon per poi culminare la stagione del running con la 100 km del Passatore.
Per il TRIATHLON gli unici appuntamenti certi sono gli IRONMAN di KLAGENFURT e quello di ZURIGO
Per il ciclismo ancora da decidere la partecipazione alla NOVECOLLI in quanto cadrebbe la settimana prima del Passatore.
Quest'anno ci saranno diverse novità che poi novità non sono ...anzi è un ritorno al passato.
Pochi e selezionati impegni nel Triathlon, il solito congruo numero di Maratone e forse un più assiduo impegno anche nelle corse di breve distanza da utilizzare come allenamento del corto veloce visto che non ne faccio mai.
Potrebbe esserci l'esordio alla Maratona di Crevalcore in gennaio per poi proseguire con la Maratona di Treviso cambiando la location di partenza e scegliendo Vidor, ad inizio aprile tornare a correre la Milano Marathon per poi culminare la stagione del running con la 100 km del Passatore.
Per il TRIATHLON gli unici appuntamenti certi sono gli IRONMAN di KLAGENFURT e quello di ZURIGO
Per il ciclismo ancora da decidere la partecipazione alla NOVECOLLI in quanto cadrebbe la settimana prima del Passatore.
mercoledì 17 ottobre 2012
La ragione ha prevalso
Stavolta ha prevalso la ragione.
Ho resistito alla tentazione della CormorUltra (69 km domenica prossima).
Preferisco tenermi "fresco" per la Maratona di Francoforte di domenica 28 ottobre dove potrei tentare di nuovo il colpaccio.
In compenso mi sono iscritto alla Firenze Marathon e mi è stato assegnato già il pettorale 538
Sarà la mia sesta partecipazione
Ho resistito alla tentazione della CormorUltra (69 km domenica prossima).
Preferisco tenermi "fresco" per la Maratona di Francoforte di domenica 28 ottobre dove potrei tentare di nuovo il colpaccio.
In compenso mi sono iscritto alla Firenze Marathon e mi è stato assegnato già il pettorale 538
martedì 16 ottobre 2012
Onore al Maestro
In quasi vent'anni di sport in Friuli ho conosciuto tanti amici podisti e negli ultimi anni triathleti. Da molti di loro ho cercato di trarre insegnamenti che potessero migliorarmi nello sport o nella vita.
In tutti questi anni uno solo però ho considerato Maestro, sia nella corsa che nel triathlon; Maestro non perchè mi abbia elargito tabelle o consigli che mi hanno cambiato la vita. Per una fase della "nostra carriera" siamo stati compagni di squadra al DLF Udine e ci superavamo con i nostri PB in Maratona senza mai gareggiare nella stessa competizione, capitava qualche allenamento insieme ed era sempre stimolante. Poi lui più dotato ha fatto il salto di qualità. Tutte le volte che ci si trovava ero certo di poter fare un allenamento stimolante. Non potrò scordare mai l'unica occasione in cui riusci a stargli davanti in una gara (Mezza a Gorizia terminata in 1:14 pochi secondi davanti a lui); oppure quella domenica di dicembre che in una semplice manifestazione al Parco del Cormor nella quale si doveva percorrere un'ora riuscì a trascinarmi a superare abbondantemente i 16 km nonostante si trattasse di un allenamento.
Poi si avvicinò al triathlon e dopo alcuni anni ci ritrovammo ad essere compagni di squadra. Qui la sua superiorità è ancora superiore ma nonostante ciò "umilmente" ha saputo darmi consigli e a volte trascinarmi in qualche bell'allenamento.
Ora quest'uomo, questo grande atleta ha coronato il sogno della sua vita sportiva.
E' stato uno dei finisher a Kona, all' IRONMAN DELLE HAWAY. Il sogno di ogni triathleta lui lo ha reso realtà. Sono immensamente felice per lui. E' un traguardo strameritato guadagnato con grinta e con passione, con puntigliosità nella preparazione e senza risparmio di energie. Un traguardo che si è guadagnato con anni di allenamenti duri perchè acquisire il diritto alla partecipazione di questa gara è una impresa da titani.
In tutti questi anni uno solo però ho considerato Maestro, sia nella corsa che nel triathlon; Maestro non perchè mi abbia elargito tabelle o consigli che mi hanno cambiato la vita. Per una fase della "nostra carriera" siamo stati compagni di squadra al DLF Udine e ci superavamo con i nostri PB in Maratona senza mai gareggiare nella stessa competizione, capitava qualche allenamento insieme ed era sempre stimolante. Poi lui più dotato ha fatto il salto di qualità. Tutte le volte che ci si trovava ero certo di poter fare un allenamento stimolante. Non potrò scordare mai l'unica occasione in cui riusci a stargli davanti in una gara (Mezza a Gorizia terminata in 1:14 pochi secondi davanti a lui); oppure quella domenica di dicembre che in una semplice manifestazione al Parco del Cormor nella quale si doveva percorrere un'ora riuscì a trascinarmi a superare abbondantemente i 16 km nonostante si trattasse di un allenamento.
Poi si avvicinò al triathlon e dopo alcuni anni ci ritrovammo ad essere compagni di squadra. Qui la sua superiorità è ancora superiore ma nonostante ciò "umilmente" ha saputo darmi consigli e a volte trascinarmi in qualche bell'allenamento.
Ora quest'uomo, questo grande atleta ha coronato il sogno della sua vita sportiva.
E' stato uno dei finisher a Kona, all' IRONMAN DELLE HAWAY. Il sogno di ogni triathleta lui lo ha reso realtà. Sono immensamente felice per lui. E' un traguardo strameritato guadagnato con grinta e con passione, con puntigliosità nella preparazione e senza risparmio di energie. Un traguardo che si è guadagnato con anni di allenamenti duri perchè acquisire il diritto alla partecipazione di questa gara è una impresa da titani.
DENIS DEL BIANCO HAI TUTTO IL MIO RISPETTO E TI MERITI TUTTO L'ONORE CHE RICEVERAI AL TUO RIENTRO.
Per me rimarrai il Maestro.domenica 14 ottobre 2012
Maratonina di Pordenone
Con Francesca Tesolin |
Tutto questo senza aver fatto nulla di specifico in allenamento a parte i lunghissimi...si potrebbe dire che mi alleno gareggiando che poi non è una grande bugia.
La partecipazione alla Maratonina dei Borghi a Pordenone è stata quasi improvvisata, ho atteso di vedere come erano le gambe dopo la doppietta Berlino-San Giovanni (2 maratone in 8 gg).
Mi aspettavo una giornata meteorologicamente negativa, già pregustavo una mezza under the rain ed invece stamattina il sole.
E' stata proprio questa condizione a farmi pensare ad una gara di attacco, una gara tirata, spinta al massimo delle possibilità sfidando il buon senso ed un percorso che conoscevo abbastanza impegnativo.
Mi avvio e ben presto mi ritrovo in un gruppetto con due atleti vicentini, un uomo ed una ragazza e un paio di amici "sconosciuti".
Al terzo km la ragazza chiede come intendo finire e senza esitare le rispondo "1.22".
Per la verità il ritmo dei primi km è leggermente più svelto ma so che alla fine non si può fare di più. Il ragazzo vicentino scandisce tutti gli intermedi che sono influenzati dai continui saliscendi, io mi affido pienamente alle sensazioni delle gambe che lascio andare facendo attenzione a mantenere alta la tensione.
Passaggio ai 10 km in 38:45 (se non ricordo male).
Da questo punto inizio a spingere leggermente e lo faccio fino al 14° km riuscendo anche a staccare gli altri amici di ventura che mi riprendono nei pressi del parco. Ora sono io a succhiare la ruota con qualche difficoltà, le gambe sono decisamente provate, è il momento di attivare la testa, il ritmo è gestibile quindi non mi devo staccare; so che negli ultimi km l'esperienza verrà fuori.
I KM 15-16-17-18 sono proprio tirati coi denti, faccio un po' di conti che mi confortano sulla certezza di raggiungere l'obiettivo ma mi "segano" anche l'illusione di poter fare 21.
Ricordavo benissimo la gara dello scorso anno, sapevo che nel finale si poteva spingere e così faccio, non mi impensierisce il pavimento sconnesso del centro anzi qualche incitamento mi dà energia.
Ultimo km a tutta e sotto il traguardo fermo il crono in 1:22:14, il miglior risultato stagionale, 9 secondi meglio di Udine e la migliore gara da 3 anni a questa parte.
Non c'è che dire, una gran bella gara!!!!!
Trascorrono pochi secondi e vedo giungere una compagna di squadra del CUS che avevo visto in settimana ma che ancora non conoscevo. Negli ultimi 200 metri ha una leggerezza di corsa incredibile, finisce in 1:23 e mi dice che è il suo esordio sulla distanza. Noto che non ha al polso il cronometro!!!!
Ragazzi questa è tosta...età 20 anni.
Una nota di contorno ma significativa, simbolica: dopo anni torno in premiazione in una gara di corsa, 3° di categoria MM45.
Le classifiche
Ci sarebbe da scrivere altro su questa domenica ma meglio sorvolare, godiamoci questo vento in poppa che continua a soffiare.
venerdì 12 ottobre 2012
In attesa di conferme
Le ultime tre settimane mi hanno regalato tre splendidi risultati che non so spiegare io stesso da dove siano venuti. Correre una Mezza e due Maratone con quei tempi non lo avrei neanche sognato.
Ora però ho coscienza, ho nuovi stimoli, ho importanti segnali che se riprendo ad allenarmi con continuità e serietà posso ancora dire la mia nella corsa di endurance e non solo essere semplice comparsa.
Questa settimana ho corso 3 volte con buona efficienza ed in particolare giovedì riuscendo a svolgere un allenamento in progressione come ai vecchi tempi.
Se la salute mi assiste ho in testa degli obiettivi e dei tempi che penso possano essere alla mia portata da realizzare in questo anno solare. Per il prossimo solo "una bella scaletta" impegnativa ma stimolante.
Intanto domenica gareggerò a Pordenone nella Maratonina dei Borghi che già lo scorso anno mi vide partecipe con un discreto riscontro cronometrico.
Chiudo questo post con una citazione per due amici che domani saranno al via dell'IRONMAN DELLE HAWAY il sogno, la chimera di ogni triathleta. Ame Bonfanti e Denis Del Bianco hanno realizzato questo sogno; sarò con loro virtualmente per restituire loro quello che mi hanno dato in questi anni di Triathlon e a Denis in tanti anni di amicizia anche nel running.
GO GO GO!!!!!!
Ora però ho coscienza, ho nuovi stimoli, ho importanti segnali che se riprendo ad allenarmi con continuità e serietà posso ancora dire la mia nella corsa di endurance e non solo essere semplice comparsa.
Questa settimana ho corso 3 volte con buona efficienza ed in particolare giovedì riuscendo a svolgere un allenamento in progressione come ai vecchi tempi.
Se la salute mi assiste ho in testa degli obiettivi e dei tempi che penso possano essere alla mia portata da realizzare in questo anno solare. Per il prossimo solo "una bella scaletta" impegnativa ma stimolante.
Intanto domenica gareggerò a Pordenone nella Maratonina dei Borghi che già lo scorso anno mi vide partecipe con un discreto riscontro cronometrico.
Chiudo questo post con una citazione per due amici che domani saranno al via dell'IRONMAN DELLE HAWAY il sogno, la chimera di ogni triathleta. Ame Bonfanti e Denis Del Bianco hanno realizzato questo sogno; sarò con loro virtualmente per restituire loro quello che mi hanno dato in questi anni di Triathlon e a Denis in tanti anni di amicizia anche nel running.
Alla partenza della Maratona del Brembo, Ame è a destra con il papillon |
Denis ad incitare sul Rupertiberg dell'IRONMAN Austria 2011 |
lunedì 8 ottobre 2012
negative split
Per oggi nessun racconto, nessuna riflessione solo un obiettivo ben impresso in mente in ogni gara che affronto.
domenica 7 ottobre 2012
Maratona delle Città del Vino
Una giornata molto umida che rendeva difficoltosa la corsa, un percorso assai nervoso, la stanchezza nelle gambe a solo una settimana dalla maratonadi Berlino...nonostante tutto ciò è andata bene.
Era la terza volta che mi presentavo al via di questa maratona itinerante che quest'anno prendeva il via da San Giovanni al Natisone. Conosco benissimo il tracciato e le difficoltà, ricordavo anche qualche difetto che si era evidenziato lo scorso anno a livello organizzativo.
La gara quest'anno è migliorata molto senza evidenti difetti ed anche la variazione in alcuni tratti del percorso ha agevolato, rimane un grosso difetto: la lungaggine delle premiazioni. Non è possibile ascoltare (senza sentire) 8 sindaci e svariati altre "autorità"...che due palle!!!! Che si dia la parola solo al sindaco del comune che ospita la partenza e poi via con i premi.
I finishers della Maratona sono stati 144 mentre hanno completato la mezza in 315.
La mia gara.
Son partito relativamente tranquillo a 4'20'' al km certo che rischiavo molto, ho prestato grande attenzione a non lasciarmi prendere "la gamba" nel primo tratto nel quale c'era una leggera salita. Ho corso per 14 km con un amico di Spilimbergo parlottando. Quando lui mi ha detto che era sovraritmo la salita era anche finita e quindi mi sono lasciato andare.
Passaggio a Cividale alla mezza in 1:31:27 ormai in solitudine ma con la prospettiva di cominciare a riprendere i podisti della Maratonina.
Come già sapevo questo inseguimento mi ha gasato ed infatti anche agevolato dal tracciato agevole ho incrementato decisamente.
Dopo il 30° km la fatica è sopraggiunta ma ho stretto i denti riuscendo a non calare molto.
Gli ultimi km sono stati sofferti ma il cronometro mi diceva che potevo giungere ad un risultato inatteso che ho inseguito con passione e sono riuscito ad acchiappare.
3:03:29
Posizione in classifica 12°.
Stato d'animo: molto soddisfatto!!!! Due Maratone in 8 giorni a questi ritmi potevo solo sognarle, ora non resta che lavorare per raccogliere ancora qualcosa di meglio.
PS 1
MARATONA DI BERLINO 2012 corsa 10 minuti meglio dello scorso anno
MARATONA DEL VINO 2012 corsa 10 minuti meglio dello scorso anno
...basta, non voglio neanche pensare a quali possano essere le prospettive .
PS 2
Complimenti a tanti amici che oggi hanno completato questa gara, a chi lo ha fatto allenandosi puntigliosamente ma anche a chi "ha fatto e vinto una scommessa" correndo quasi solo con la testa. Bravo Andrea
sabato 6 ottobre 2012
La Maratona mi chiede il bis
A solo una settimana dalla performance di Berlino mi ripresento domani mattina allo start di una 42 km.
Naturalmente sarà gara diversa perchè diverso è il percorso, diverse le condizioni e la stanchezza.
Come al solito non lesinerò di mettere tutto me stesso ma con lucidità; non è la prima volta che faccio il bis per cui questo non dovrebbe essere un problema.
Lo scorso anno nelle stesse condizioni e sullo stesso percorso feci 3:13 quest'anno chissà?
BUGIA!!!!!!
So già quanto farò.
Questa sopra è una foto dello scorso anno.
Qualcosa è cambiato:
Naturalmente sarà gara diversa perchè diverso è il percorso, diverse le condizioni e la stanchezza.
Come al solito non lesinerò di mettere tutto me stesso ma con lucidità; non è la prima volta che faccio il bis per cui questo non dovrebbe essere un problema.
Lo scorso anno nelle stesse condizioni e sullo stesso percorso feci 3:13 quest'anno chissà?
BUGIA!!!!!!
So già quanto farò.
Questa sopra è una foto dello scorso anno.
Qualcosa è cambiato:
- le scarpe sono andate a finire nel cassonetto dopo 13 maratone;
- la maglia non sarà più quella perchè ho cambiato società;
- il pantaloncino è stato degradato a tenuta da allenamento;
- la bandana seppure più sbiadita mi sarà fedele compagna lungo tutto il tracciato
- ...ma soprattutto non è cambiata la mia voglia di divertirmi ed emozionarmi
giovedì 4 ottobre 2012
Quanto conta il peso nella maratona
Nell'ultimo periodo più e più volte mi è stata fatta qualche osservazione sul mio aspetto fisico.
Non è stato certamente frutto del caso ma di una alimentazione più attenta, senza grossi sacrifici ma bilanciata alla spesa richiesta per l'allenamento; tradotto in termini terra terra molto allenamento-molto mangiare, poco allenamento-poco mangiare.
Scendendo nel dettaglio se diamo credito alla affermazione di cui sopra durante la Berlin Marathon il mio riscontro cronometrico sarebbe stato almeno di un 4 minuti agevolato solo dal mio aspetto tirato, 2 kg di peso che mi hanno fatto scendere sotto le 3 ore.
A questo punto posso affermare che son ben felice di esserlo stato...a parte il fatto che mi fa star bene con me stesso.
In un prossimo post mi dilungherò un pochino su un altro fondamentale aspetto per ottenere la prestazione sperata
SEI PELLE E OSSA.
SEI MOLTO TIRATO.
MA SEI DIMAGRITO?
Come si evince da questa tabella che riassume la mia variazione di peso dal 2008 ai nostri giorni ci sono stati spesso degli alti e bassi che coincidono spesso (quasi sempre) con il periodo di maggiore forma e nel quale ho ottenuto le prestazioni migliori.
Riporto un passaggio di un articolo già noto alla gran parte dei podisti maratoneti che però illustra una volta di più quanto sia importante anche quest'aspetto per l'ottenimento di una buona prestazione.
A tutti quelli che mi ponevano quelle domande ora posso rispondere: "Si ero tirato, nonostante abbia incrementato la massa muscolare su gambe e torace il mio peso è sceso"....si può approssimativamente affermare che molte volte i miglioramenti personali sulla corsa sono dovuti sicuramente a una programmazione dell'allenamento intelligente e razionale, ma anche e soprattutto a una perdita di peso. Si potrebbe stimare per un prototipo di podista di 70kg un miglioramento di circa 3" al km con una perdita di 1kg di peso corporeo.
Non è stato certamente frutto del caso ma di una alimentazione più attenta, senza grossi sacrifici ma bilanciata alla spesa richiesta per l'allenamento; tradotto in termini terra terra molto allenamento-molto mangiare, poco allenamento-poco mangiare.
Scendendo nel dettaglio se diamo credito alla affermazione di cui sopra durante la Berlin Marathon il mio riscontro cronometrico sarebbe stato almeno di un 4 minuti agevolato solo dal mio aspetto tirato, 2 kg di peso che mi hanno fatto scendere sotto le 3 ore.
A questo punto posso affermare che son ben felice di esserlo stato...a parte il fatto che mi fa star bene con me stesso.
In un prossimo post mi dilungherò un pochino su un altro fondamentale aspetto per ottenere la prestazione sperata
martedì 2 ottobre 2012
Saucony Mirage
Saranno le mie scarpe da gara per i prossimi 800 km.
Perchè le ho scelte? Boh, non lo so.
Dopo tanti anni dovendole acquistare nella immediata vigilia della partenza di Berlino ed assente il mio "spacciatore" Adriano (sa più lui di me sulle mie esigenze) mi sono fidato esclusivamente delle sensazioni sentendole ai piedi.
La prima prova l'hanno superata alla grande. Indossate senza averci corso neppure un km hanno tenuto benissimo la Maratona senza produrre alcun danno.
Se faranno le brave si prenderanno delle belle soddisfazioni.
Perchè le ho scelte? Boh, non lo so.
Dopo tanti anni dovendole acquistare nella immediata vigilia della partenza di Berlino ed assente il mio "spacciatore" Adriano (sa più lui di me sulle mie esigenze) mi sono fidato esclusivamente delle sensazioni sentendole ai piedi.
La prima prova l'hanno superata alla grande. Indossate senza averci corso neppure un km hanno tenuto benissimo la Maratona senza produrre alcun danno.
Se faranno le brave si prenderanno delle belle soddisfazioni.
lunedì 1 ottobre 2012
Berlin Marathon 2012
Sò che mi verranno i brividi in ogni passaggio del percorso particolarmente presidiato dal pubblico, sò che al 28° mi lascerò "sedurre" dal fascino delle ballerine e che sotto la Porta di Brandeburgo ci passerò in apnea perchè sull'ultimo km della Unter Den Linden avrò speso le ultime energie.
Sò tutto questo ma ci ritorno e ci ritornerò ancora perche questa E' LA MARATONA.
Quest'anno però la settimana prima è accaduto qualcosa di strano: ho corso la Maratonina di Udine con un riscontro cronometrico inatteso, ho fatto tanti allenamenti lunghi...la preparazione sulla tenuta della velocità alla distanza non la conosco ma mi frullano grilli per la testa.
Mi preparo alla gara in modo inconsueto, sono attento fino ai minimi particolari, mi concedo una settimana di totale scarico (solo nuoto e palestra), trascorro il venerdì e il sabato senza camminare troppo, supercarico di carboidrati e rinuncia anche alla consueta razione di birra (ma non mi astengo totalmente), a letto presto e riesco anche a dormire; la mattina della gara curo tutto nel minimo dettaglio.
Insomma se c'è una sola possibilità di far bene voglio giocarmela. Sarà fondamentale non sprecare nessuna energia nè fisica nè mentale, sono incerto fino all'ultimo che ritmo impostare.
Non c'è dubbio che voglio provare l'UNDER THREE HOURS ma l'interrogativo è: stare sulla lama del rasoio o prendere un margine e poi cercare di gestirlo?
La risposta è la più semplice che si possa dare: parto e lascio andare le gambe senza farmi troppe pippe, dopo 5-6 km mi rendo conto che il ritmo è sui 4.10-4.11.
Corrisponderebbe alla proiezione che mi darebbe la prestazione della maratonina (1.22.30).
Scorrono i km, sono concentratissimo, taglio le curve al meglio, bevo ad ogni ristoro ma non disdegno di godermi qualche bel scorcio, mi carico con gli incitamenti del pubblico che come al solito è numeroso.
Sento che non sto correndo in scioltezza, sto tirando e il riscontro immediato viene dalla FC che è attestata già dal 10° km sui 140 bpm e lo sarà fino al 30°. E' un dato assolutamente inconsueto per me.
Passo alla mezza in 1:28:00.
Indubbiamente sto rischiando molto e sono quasi certo che mi sono giocato l'obiettivo del NEGATIVE SPLIT...obiettivamente come si può pensare di andare più forte se sei già al massimo ed hai ancora 21 km da correre?
Mentalmente ripercorro quelli che saranno i successivi "punti cruciali", punti del percorso che conosco a memoria. Riesco ad isolarmi ed a guardare il crono pochissime volte con la consolazione che il ritmo medio non scende di un secondo. Intorno al trentesimo km aggancio una ragazza (splendida inglese) penso di tenere il suo ritmo perchè è una ottima compagnia ma è un errore, perdo secondi preziosi (battuta...ne perdo in effetti pochissimi ma la vista era memorabile).
Quando giungo sulla Kurfurstendamm siamo ormai al 34° e ho ripreso ad andare di buona lena.
Mi rendo conto che manca ancora tanto ma che l'impresa può riuscire, quei pochi secondi persi mi negheranno il negative split ma posso comunque bearmi di un bel risultato. Mi affianca un concorrente vestito di bianco con il quale "ingaggio un fianco a fianco" che sarà benefico per entrambi. Guardo il cronometro al 39°, sono quasi 30 secondi sopra il massimo obiettivo...potrei anche arrendermi e godermi questi ultimi minuti...dopotutto è sempre una impresa inattesa (2:56 sarebbe al sicuro).
La follia che è in me e la sfida con l'amico in bianco mi impongono invece di tentare l'impossibile.
Guardo il cronometro al 40°...serve 8'45'' , significa correre gli ultimi 2 km e spiccioli a 4' netti.
Quando sei al massimo non puoi chiedere al tuo corpo di aumentare di 10'' al km e tenerlo per 2195 metri. Se non puoi chiederlo al corpo allora non rimane che chiederlo alla testa.
Salto il ristoro del 40°...sento che le gambe vanno e chiedo loro uno sforzo ancora maggiore.
Ad essere onesto non ricordo molto del km e mezzo fino a raggiungere la Brandenburger Tor, sono in apnea fisica e quasi in trance mentale.
Mancano poche centinaia di metri, il pubblico sulle tribune incita a gran voce, in fondo sul cronometro scorrono velocemente i secondi mentre nello spazio dei minuti resiste il 55.
Vola Antonio, vola, ce la puoi fare...
Quando transito sotto lo striscione il tempo ufficiale segna 2:55:59.
Prima parte in 1:28:00 seconda parte in 1:27:59.
Vado a prendermi la medaglia che mi aspetta avrò tempo per godermi questa gara che ho gestito splendidamente, i parziali ne danno atto anche ogni 5 km.
IL TEMPO UFFICIALE NETTO CHE MI VIENE ATTRIBUITO E'
2:55:51
E' la mia 186^ Maratona ma ha un valore molto speciale, ci ho messo tutto me stesso, ci ho messo passione, ci ho messo voglia di far bene per dedicare tutto questo a chi crede in quello che faccio.Come ha ricordato un mio amico (lo ha fatto con una battuta sicuramente benevola) sono e rimarrò sempre un mediocre triathleta ma quando ANDIAMO SULLA MIA STRADA qualche soddisfazione riesco ancora a prendermela.
0-5 km 20.54
5-10 km 20.56
10-15 km 20.39
15-20 km 20.56
20-25 km 20.54
25-30 km 21.02
30-35 km 20.54
35-40 km 20.55
40-42 km 8.45 4.00/km
Media totale 4.10" /km
Media totale 4.10" /km
Naturalmente pochi minuti e si comincia a brindare a suon di Erdinger per ricostituire la scorta.
Nel dopo gara anche la bella sorpresa di incontrare l'amico laziale Giancarlo Casentini che ha portato anche lui a casa una bella gara nonostante i problemini che lo hanno assillato ultimamente.
In serata altro brindisi con gli amici del Podismo Buttrio che voglio citare per fare in particolare i complimenti agli esordienti e al grande PB di Armando Di Palma.
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