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Ho dato già la mia disponibilità a fare da Pace-maker alla Maratona di Roma del 22-03-2009.°°
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Sono iscritto alla TrevisoMarathon del 29-03-2009.°°
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Avrò un mese di marzo denso e nel quale non mi annoierò.°°
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Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuovaEmil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)
vita, corri la Maratona!
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Ho dato già la mia disponibilità a fare da Pace-maker alla Maratona di Roma del 22-03-2009.°°
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Sono iscritto alla TrevisoMarathon del 29-03-2009.°°
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Avrò un mese di marzo denso e nel quale non mi annoierò.°°
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In attesa dello start.
Con l'amica Marilena
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all'arrivo
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Con 4 donne ragno dopo l'arrivo.
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Questo è invece il pettorale, four-four-four, che tanta gloria mi concesse nel lontano 1997.
Ho corso la Cormorultra, ultramaratona di 67 chilometri da Buia a Marano. [......] Il tempo? Stupendo, un sole splendido, temperatura mite, non un filo di vento. Ma forse intendevate in quanto tempo li ho fatti, quei benedetti 67 chilometri:. 7 ore e 25 minuti, a una media di poco superiore ai nove chilometri all’ora. Ma in queste corse l’importante è arrivare, come mi ha detto, comprensivo, il vincitore Gerardo Villani che se l’è bevuta in cinque ore e rotti. [.....]Ogni tanto ci fanno compagnia sì i cavalli, ma d’acciaio:le biciclette che numerose affollano questa meravigliosa strada bianca da poco riscoperta al tempo libero nella valle silenziosa del Cormor, accanto alla “ civiltà” ma di cui non si sente un suono. [....]Scendo da quella che sembra ancora essere una collina artificiale e arrivo a una strada dalle parti di Pozzuolo, accanto a un campo di calcio. Sarei quasi tentato di andare là a mostrare qualche finezza ma un uomo dello staff, a guardia dell’attraversamento, mi fa:” Fra cento metri a destra, prenda la strada bianca”. A malincuore faccio come vuole lui, non vorrei mai che rimanga male, e continuo nella mia ultramaratona a passo tranquillo e costante, tengo i 6’ al km con tutta tranquillità, sto a meraviglia e vorrei che non finisse mai. In certi momenti sono tutt’uno con ciò che mi circonda, in situazione di pura consapevolezza del movimento, del respiro. Ho letto dei libri zen, definiscono satori questi brevi istanti di illuminazione, di unione col creato; beh, raramente ci sono andato così vicino. Mi risveglia uno scalpiccio, due triatleti mi superano. Non c’è problema, hanno la metà dei miei anni. Siamo dalle parti di Mortegliano, si avvicina l’inconfondibile silhouette del campanile più alto d’Italia; si oltrepassa un guado, e quello che si vede è toccante: il Cormor non è più un’arida distesa ghiaiosa ma un vero e proprio fiume, gonfio d’acqua e corrente, con cascatelle (artificiali, me che importa) che sprigionano prana ed energia vitale che poi è proprio la stessa cosa. Lo guardo con affetto, questo figlio stralunato e misconosciuto, questo cigno finalmente sbocciato dopo tanti chilometri da sgraziato paperotto. [........]Mancano dunque sette chilometri e a questo punto, come dicono i sacri testi, dal fisico e mentale si passa allo spirituale. Qui devo tirar fuori risorse extra, dentro ma dentro dentro di me, e non vogliono saperne di venir fuori. Cosa posso fare? Solo camminare, un po’ dritto, un po’ a papera per impegnare altri muscoli non ancora distrutti. E cammino, sotto il sole del pomeriggio. L’astro arancione sta già veleggiando verso ovest, insomma sono le tre passate prosaicamente parlando, il Cormor è sempre più bello alla mia destra, e oltre si staglia il bellissimo bosco Bando, bosco planiziale di Muzzana, uno degli ultimi residui dell’enorme foresta che ancora nel medioevo ricopriva tutta la regione. Poi la Serenissima Repubblica di Venezia ha avuto bisogno di legna per la sua flotta. Cammino pensando alla Serenissima e, strano a dirsi, anche se soffro sono sereno anch’io. Anzi, serenissimo. [..........]sono di nuovo vittima dei crampi. Ululo e mi contorco , non c’è niente da fare. Al mio corpo prometto allora che farò così: correrò piano, ma piano, per duecento metri e altrettanti li camminerò. Il lupo rabbioso attorcigliato attorno alle mie gambe accetta, ma alza un sopracciglio per avvertirmi: prova a non rispettare i patti e vedrai cosa ti faccio.[.....]Dico al lupacchiotto là in basso, tra il polpaccio e la coscia destra:” Che, mi lasceresti libero adesso?”. Lui fa un cenno di accondiscendenza, si stiracchia un po’, mi fa l’occhiolino e…scompare.[.....]Ho fatto la CormorUltra, o meglio la CormorUltra ha fatto me, nel senso che si è rivelata non solo una corsa ma una vera e propria esperienza umana e spirituale che mi ha coinvolto profondamente.°°°
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Naturalmente non sono tutte rose e fiori: non perdetevi questo video di pochi secondi!!!
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Stamattina rinfrancato dopo una giornata di riposo dall'allenamento che ho osservato ieri, ho deciso di andare in periferia nord, laddove comincia la collina udinese. E' stato un bell'allenamento con piccole variazioni di pendenza ma continue. Visto che la maratona è molto vicina mi sono limitato a soli 50' durante i quali ho registrato un FC media di 134 bpm con picco massimo di 150. La media finale è stata di 4'34'' al km che considerato il percorso e il sostanziale relax con il quale ho affrontato quest'allenamento è molto confortante.
Devo riconoscere che prima di acquistare il Garmin difficilmente avrei affrontato un allenamento del genere non potendo avere riscontro della distanza percorsa: è stato proprio un bell'investimento.
Quest'anno ritorno a correre per me stesso, imposterò un passo che dovrebbe permettermi di chiudere tra 2:52' e 2:53'; se sarò in grado tenterò il negative split che tanto mi piace.
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L'allenamento di oggi è stato abbastanza sofferto in primis perchè avevo cenato male, con un po' di eccessi ma nonostante ciò i 25 km che mi ero prefissi sono venuti abbastanza bene, peccato non aver trovato qualcuno al parco nel finale per aumentare di qualche secondo.
Una FC media di 132 bpm è comunque soddisfacente considerato la media.
Un altra nota positiva è l'esser riuscito, con fatica a riportare la bilancia su numeri decenti dopo i bagordi "monacensi". Ora ci si avvia verso la VeniceMarathon con una settimana che sarà in linea di massima di scarico anche se sò che la gara di domenica non sarà la mia gara dell'autunno, ho bisogno ancora di un mese.
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Esattamente un anno fa iniziava la mia esperienza di blogger esattamente con il post che riporto qui sotto
19 ottobre inizio di una nuova esperienza oggi 19 ottobre iniziamo questa nuova esperienza. parlerò di corsa -la mia passsione- ma nache di libri, trasmissioni radiofoniche, cultura e di tutto ciò che io e i miei amici reputino interessante. naturalmente ogni intervento è ben accetto e molto gradito. saluti antonio
" Correre la mia prima maratona mi spaventava un po', perchè non l'avevo preparata granchè (solo un lungo di 30 km, la mezza di udine ed un altro di 21 km), visto che avevo fatto montagna fino ad un mese prima; assieme a Stefano Chiabai, il mio allenatore, avevamo deciso che se avessi sentito che non era proprio giornata, mi sarei ritirata, anche se non l'avevo mai fatto prima! Però sapevo anche di poter contare sull'esperienza di Antonio e sui suoi consigli. Mi spaventava un po' anche tutta la logistica pre-gara di una manifestazione con così tanti iscritti e in una città così grande: un cosa del tutto insolita per me. La giornata però era una splendida soleggiata giornata autunnale e questo bastava già a mettermi di buon umore! Nei primi due km le gambe non giravano bene a quel ritmo abbastanza blando, ed ho pensato "oggi non va...". Poi però si è tutto risolto ed ho cominciato a godermi la gara. Correvo a fianco di Antonio, attenta a non esagerare, ed ogni tanto, quando mi distraevo, lui mi diceva "calma Laura". Posso dire che la prima metà abbondante della gara è passata molto tranquilla e sono anche riuscita a godermi il bellissimo ed enorme parco in cui abbiamo corso per 8 km. Poi, un po' alla volta, con il passare dei km, ho cominciato a sentire la stanchezza, anche se tutto sommato fino al 32 km le cose sono andate via abbastanza lisce. Continuavamo a superare gente e soprattutto donne! Antonio era decisamente più entusiasta di me di questo fatto: soprattutto con il passare dei km! Gli ultimi 5 km ho proprio patito: e per me è stato un grande aiuto averlo accanto e sentire le sue incitazioni. Al 39km ( almeno penso, ma non ne sono sicura) abbiamo intravisto la ragazza che poi è arrivata 2°, ed Antonio mi ha spronato ad andarla a prendere: ma io non ne avevo proprio più: non vedevo l'ora di finire!!!!! Anche con la testa ormai facevo fatica a stare concentrata. E poi lo stadio olimpico: un'emozione incredibile e una grande felicità: per il luogo, per essere riuscita a concludere bene quella gara, ma anche perchè era finita! E poi l'emozione delle premiazioni..... E' stata un'esperienza stupenda: percorso meraviglioso tra enormi parchi, zone tranquille e residenziali e splendido centro storico; pubblico stupendo e caloroso: una marea in Marienplaz, ma tanto anche lungo il percorso; l'arrivo in un luogo mitico! e poi la splendida esperienza vissuta assieme ai compagni di squadra! Un'unica cosa mi ha lasciata un pò perplessa ...quelli che io chiamo i "caduti" della maratona: ma è un'altra storia..................."°°
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avvicinandosi allo stadio olimpico
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poco prima della partenza
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la premiazione di Laura come terza assoluta
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con la nuova maglia "internazionale" personalizzata
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all'arrivo insieme a Laura (peccato che quell'atleta in rosso ci ha "impallato")
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ed infine la medaglia come giusto premio.