Dopo due settimane consecutive di gare sulla distanza dei 42 non potevo chiedere molto ma l'esperienza mi attirava assai anche perchè il percorso è molto gradevole alternando tratti cittadini ad attraversamenti di parchi. Si tratta di una Maratona diversa dal solito perchè non ci sono campioni, solo amatori; alla gara principale è abbinata una 10 km e una 21 km. Complessivamente hanno preso parte oltre 18.000 podisti.
La partenza avviene nei pressi dello stadio olimpico, quello che ospitò i giochi olimpici del 1972.
E' una bella giornata di sole anche se decisamente fresca con un vento che la rende ancora più frizzante; sugli spalti mentre mi sistemo mi intercetta un amico genovese che mi saluta affettuosamente ricordando che nel 2005 lo avevo portato al PB a Reggio Emilia quando avevo fatto da pace-maker, insieme a lui un altro sempre genovese che ricorda di aver corso insieme a New York.
Pochi minuti prima della partenza incontro un amico friulano che corre spesso al parco e con il quale condivido quasi tutta la prima parte di gara anche se corriamo poco appaiati ma si tratta di un tira-molla continuo.
Cerco di gestire con la massima parsimonia le energie fisiche residue, già dai primi km sento le gambe pesanti, in particolare i polpacci. La crisi si fa sentire già a partire dal 10° km e questo mi prova mentalmente.
Seppure cerchi di rimanere rilassato lo sguardo va sempre al cronometro, la constatazione che il ritmo è già assestato oltre i 4'30'' e lo tengo con fatica ma abbatte più della fatica che sento. Ci superano due veneti uno dei quali con una canotta verde fosforescente...la loro sagoma si allontana sempre di più. L'obiettivo iniziale di un passaggio a 1:35' è ancora alla portata ma la preoccupazione è per dopo. Mi aggrappo alla maglia dell'amico del Parco e mi impongo di non mollarlo.
Transitiamo alla mezza in 1:34'40'' in perfetto orario e ci si dice che a questo punto comincia "la discesa". Il percorso offre spesso begli scorci di città alternati a tratti anonimi, il pubblico lo si trova solo in pochi posti ma è molto caloroso e la mia maglia personalizzata mi gratifica di diversi incitamenti.
Cerco di pensare positivo e mi propongo di provare ad allungare anche perchè se continuo a cedere il destino (anche dal punto di vista psicologico) è segnato. Alzo il ritmo di qualche secondo e l'amico friulano mi segue, fino al 25° km siamo a vista. Prendiamo un tratto in leggerissima discesa e dò un deciso cambio. E' la svolta, le gambe girano ed al primo lap mi accorgo del dato numerico che conferma la sensazione che viene dal fisico. La testa ne trae grande giovamento e così mi ritrovo a correre 10 km fortissimi intorno ai 4'15''.
Supero in continuazione. Ad ogni lap il mio conto mentale mi propone una proiezione finale sempre migliore e questo mi entusiasma.
Naturalmente dopo il 35° la fatica comincia a farsi sentire e pure qualche sintomo di crampo. Decido allora di guardare il cronometro solo ogni 2 km, ripasso a memoria il percorso che ricordavo da due anni fa ed inizio a pensare all'ingresso finale nell'Olimpiastadion.
Scorrono i km. Il conto dice 3:09 è certo, 3:08 alla portata, per qualcosa di meglio ci vuole un
miracolo.
Ed il miracolo arriva quando transito sul cartello che indica 40 km, riuscire a correre sotto i 9'30'' è difficile ma non impossibile. Impongo un deciso cambio e quasi in apnea spendo le ultime energie. L'ingresso nello stadio da porta maratona è da brivido, musica sparata a mille, luci psichedeliche, fumogeni ed i fotografi pronti ad immortalare; un cenno di saluto e via, volare verso gli ultimi 300 m in pista. Rettilineo finale, vedo il cronometro, segna 3:07. Il miracolo è compiuto con gli ultimi 2,195 km sotto i 4' al km.
Tempo finale 3:07'30'' di netto.
La medaglia è proprio meritata come altrettanto meritata è la birra che sorbisco uscendo dallo stadio prima di andare a rilassarmi nella piscina olimpica.
Veramente un bel weekend chiuso dall'ennesima birra da litro all'HB.
6 commenti:
Solo a leggere tutte le maratone che corri mi fa sentire stanco..
Complimenti ancora per l'ennesima ottima prestazione.
Mi inchino alla tua costanza..
azz Antonio che integratore post gara! ;-))
E la prossima volta spero che la foto pre-partenza allo stadio la si faccia insieme.
È stato un piacere ospitarti, peccato solo non averti potuto fare compagnia per la maratona!!! Ma sarà per la prossima.
Recupera bene e dacci dentro a Venezia, a quanto pare carburi dopo i 21km, buon segno
Complimenti per la nuova performance (e per il boccale di birra)!
carissimo Antonio sono Emanuele Negri da Genova e solo questa sera ho avuto modo e tempo per visitare il tuo bellissimo blog, scoprendo con piacere che ti sei ricordato del "vecchietto" che ha impiegato 3 minuti piu' di te nella bellissioma Maratona di Monaco,grazie di aver pubblicato la foto chee ci ritraae assieme alla fine, per me è un GRANDE ONORE.Se mi dai la tua mail ti scrivo..a presto GRANDE CAMPIONE!!
@ Emanuele. certo che mi sono ricordato, per me la corsa non è solo numero e km ma anche emozioni, volti, incontri.
la mia mail è : margantonio1@alice.it
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