Ho utilizzato un detto popolare per significare la natura dei miei ultimi allenamenti. Fare qualità mi viene assolutamente difficile ed allora non mi resta che far km leggermente in progressione e sperare che il giorno della gara possa sfruttare l'adrenalina del clima competitivo e correre forte quanto spero.
Domenica un bel lunghissimo con Milena di 32 km in buona progressione; i "corvi" prevedevano maltempo ed invece la nostra corsa è stata completamente all'asciutto con anche qualche sprazzo di sole e splendidi panorami alpini lungo l'ippovia. In serata 1000 m in piscina.
Lunedì sera invece sotto una pioggerella non fastidiosa 10 km anche questi in progressione dopo che la mattina avevo fatto in piscina delle "pseudo ripetute".
Oggi, martedì altra doppia seduta ma solo di corsa.
In mattinata 13 km dapprima lenti e poi nella parte finale decisamente svelti.
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In serata splendidi 16 km in compagnia di Monica ed altri in lenta ma continua progressione.
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Riprendendo il discorso iniziale: nelle ultime 3 settimane oltre 300 km percorsi ed anche questa settimana ci andrò vicino al centinaio. Molti tecnici storcono il naso su questo approccio nei confronti della maratona, un tempo (quando a livello internazionale si vinceva) tutti gli allenatori indicavano nel carico settimanale la principale "dieta" che "il buon maratoneta" doveva seguire.
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