Quest'oggi invece del solito lungo domenicale partendo dal Parco in direzione ippovia o collina abbiamo optato per ritrovarsi direttamente a Martignacco nella immediata periferia nord di Udine dove era in programma una bella marcia non competitiva denominata San Blas.
Si tratta di strade molto note, sulle quali spesso ci ritroviamo a correre quando usciamo "in esplorazione"; la novità è stata di affrontarle in gruppo (in partenza eravamo in 5, io, Stefano, Renato, Luca e Francesco). Si tratta di una non competitiva organizzata dagli amici del Dopolavoro Ferroviario che raccoglie di solito molti appassionati del podismo friulano perchè è ben organizzata, attraversa bei posti e presenta continue variazioni sia come terreno (alternarsi di tratti su asfalto a sterrato anche molto morbido tanto da farlo assomigliare ad un cross), e non è mai monotona, ricca di diversi saliscendi.
In almeno 3 tratti abbiamo affrontato belle salite con pendenze intorno al 10 % che si sentono eccome nelle gambe.
Veramente cospicua la partecipazione nonostante la concomitanza di ben due gare di cross in provincia (Purgessimo e Parco del Cormor con il Memorial Romano).
In partenza siamo andati prudenti complici anche alcuni "intasamenti" in alcuni tratti laddove si andava per stretti sentieri poi Renato si è messo a tirare volendo essere fedele alla sua tabella senza tener conto che il terreno presentava difficoltà non indifferenti, la bellezza di queste corse non competitive (che una volta frequentavo tantissimo) sta nel fatto che si riescono a scoprire angoli molto belli che difficilmente si scovano andando in solitario.
Nei tratti di salita le diverse attitudini si sono fatte sentire anche se ultimamente constato che la mia sofferenza è leggermente inferiore a qualche tempo fa (saranno i benefici di qualche collinare corso recentemente).
Dopo aver percorso una decina di km approfittando anche dell'inerzia di qualche discesa abbiamo accennato ad un incremento del ritmo e in qualche discesa le mie gambe hanno anche "assaggiato" un 3'20'' al quale naturalmente non sono solite.
Questa accellerazione ha portato anche ad una selezione nel nostro gruppetto e siamo rimasti in avanti io e Luca (che è in grande stato di forma e siamo veramente ben felici che faccia parte dei nostri del Buja da questa stagione), abbiamo tirato dandoci il cambio e al termine della marcia abbiamo anche allungato di qualche km arrivando a percorrere 23,5 km invece dei circa 20 ufficiali della Marcia.
La media finale di 4'33'' al km è molto soddisfacente considerato il percorso e le difficoltà iniziali; la FC media è stata di 130 bpm con picchi di 155 solo in cima alle salite.
Si è trattato comunque di un gradevole ritorno al clima delle non competitive che mi ha visto protagonista nei primi anni della mia passione podistica, rivedere tanti amici che non frequentano mai le gare; salutare i "tapascioni" che ogni domenica sono presenti e vanno rigorosamente di passo; darsi appuntamento alla prossima gara...a proposito molti di loro li rivedrò domenica prossima a Verona, alcuni impegnati nella Maratona e altri nella mezza; molti altri saranno in quel di Vittorio Veneto per la mezza della Vittoria Alata.
3 commenti:
a me le tapasciate piacciono..e molto anche: hai la possibilità di rilassartu se vuoi, di vedere posti diversi...e poi se ti va di premere sull'acceleratore chi te lo vieta?
Mi piacciono molto le tapasciate domenicali: molto meno mentalmente impegnative delle gare, spesso offrono percorsi molto allenanti. E poi qualche gara ci sta: domenica prossima Mezza di Verona. Non mi piace invece uscire da sola.
@ sarah: sarò anche io a Verona ma per la maratona. nel caos checi sarà forse ci vedremo.
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