Dopo la splendida maratona di domenica scorsa era ipotizzabile aspettarsi qualche conseguenza nelle gambe nella breve gara di oggi (8.850 m) inoltre la settimana non era stata certo di relax (complessivamente sono arrivato a 109 km) in particolare nelle giornate di giovedì e venerdì 4 sedute per complessivi 60 km.
Probabilmente non ne avrei neanche risentito tanto se sabato sera non avessi combinato una fesseria grande come una casa.
A cena avevo pronto un piatto di pasta con frutti mare ma andato dal mio amico Boubir (che fa un kebab eccezionale) per prendere della patatine a mia figlia non ho resistito ed ho preso una porzione di kebab al pollo e tacchino.
Mi sono così ritrovato a mangiare il doppio del solito e come fa dire Camilleri al suo Montalbano "ci ho messo anche il carrico" di una birra doppio malto.
La conseguenza è che la gara di oggi è andata "a schifio", una partenza da bradipo (praticamente allo stesso ritmo di quella di Treviso); in queste gare brevi perdere 20'' nel primo km significa non riuscire a riprendersi neanche con un miracolo.
Ho accennato ad una progressione ma le gambe non rispondevano, la zavorra non mi lasciava via di scampo, vedevo dinanzi a me atleti che di solito ultimamente erano dietro, qualcuno l'ho recuperato ma diversi sono rimasti lì.
Nove secondi al km più lento rispetto alla prima prova sono tanti, ho perduto 7 posizioni, non è che ci tenessi molto ma "le sconfitte non fanno piacere a nessuno".
Per fortuna che negli ultimi 500 m sono riuscito a superare 3-4 podisti che mi erano davanti con uno scatto di orgoglio. Le classifiche sono consultabili qui.
L'unica consolazione è che spero che questo mi sia di lezione specie in vista della Maratona di Trieste quando vorrei tentare un miglioramento cronometrico che potrebbe venire anche solo limando qualcosa alla bilancia.
Intanto a Londra i nostri amici podisti se la spassavano sotto un'insolita nevicata d'Aprile.
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