martedì sera in compagnia di diversi amici un bell'allenamento in progressione complesivamente di 13.1 km con sensazioni di fatica all'inizio ma che via via che scorrevano i km diventavano sempre più fievoli, il giro finale in scioltezza a 4' al km.
mi ha fatto molto piacere constatare che nonostante il buio (partenza oltre le 18), l'umidità e il freddo ci fossero al parco comunque moltissimi podisti ad allenarsi.
oggi, in mattinata, con "l'assistenza" di un bel sole, seppur con una temperatura bassa, l'inizio è stato abbastanza difficoltoso ma già dal secondo giro le gambe hanno iniziato a girare bene e quindi ho deciso di portare anche l'allenamento odierno che doveva avere un'altra natura a progressione;
in questi giorni l'ambiente del parco si sta vestendo di primavera, i bucaneve sono abbondantissimi, anche i crochus vengono fuori, sembrerà strano ma questo unito alla luce solare mi dà energie e voglia di soffrire, di tirare.
stavo per finire al 10° km ed invece ho proceduto ancora per un altro giro riuscendo ad incrementare ulteriormente, ultimo giro in 3'45'', media complessiva 4'16''.
archiviamo questa giornata come decisamente positiva.
e come coronamento una citazione da un libro che ho trovato su un blog che credo posso fare mia appieno:
<< ...così scelsi lo sport più puro che ci sia: la corsa. L'uomo, quando corre, ridiventa animale: cacciatore o cacciato non fa differenza. Perchè nel gesto del correre il traguardo non appare. Prevale la fuga. Così fuggivo io, lungo le strade della campagna, con lo stesso orizzonte davanti e dietro. Correre mi dava la piacevole sensazione di lasciarmi alle spalle qualcosa che non avrei riveduto mai più. Il battito del fiato nelle tempie, il tonfo lieve dei piedi uno dietro l'altro, la contrazione e la tensione dei muscoli, erano un esercizio spirituale......poi veniva la gratificazione dello sfinimento, la sensazione di essere infine riuscito a consumarmi... Non ero riuscito a trovare il paesaggio verso lo speculare altrove cui astrusamente anelavo, ma almeno mi ero ripulito, svuotato d'ogni tristezza. Mi liberavo spogliandomi dall'involucro indurito di sudore, lasciavo nella tuta fradicia l'umore velenoso dei miei pensieri. Restava il mio corpo lattescente davanti allo speccho appannato del bagno e il profumo del tè caldo col limone che mia madre mi preparava. >>
da: "Il compagno di scuola"Diego Marani Ed. Bompiani
1 commento:
questa citazione mi sa te la frego e la posterò anche sul mio blog tra un pò..sto conducendo la mia battaglia ai sedentari e una frase del genere cadrebbe proprio a pennello sotto i post che io etichetto come "iniziare a correre perchè"..:-) grazie antonio
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