La mia idea invece va proprio in senso opposto e mi spiego.
L'argomento in questione è lo sport e il triathlon in particolare. Sono nell'ambiente sportivo da anni e l'esperienza mi dice che se hai un carattere agonista, se hai desiderio di migliorarti o di raggiungere comunque degli obiettivi non puoi buttarti a capofitto in ogni avventura.
L'agonismo che mi ha sempre caratterizzato non è IL CONFRONTO CON GLI AVVERSARI, quasi mai mi sono posto l'obiettivo di battere a tutti i costi un compagno di gara (tranne poche eccezioni). La mia meta è pormi dei target e prepararmi per raggiungerli. Difficilmente mi accontenterò di essere un finisher a meno che non si tratti di un esordio, difficilmente mi accontenterò dell'ultima posizione, ambisco quanto meno alla penultima.
Inoltre sport per me è innanzitutto divertimento, partecipare alle gare che mi interessano. Fisicamente e tecnicamente le gare di breve distanza non mi si addicono, era così quando praticavo solo la corsa , lo è a maggior ragione ora che mi sono buttato nel Triathlon.
Essendo scarso nel nuoto la mia partenza in bici è sempre nelle retrovie con grossa difficoltà ad agganciarmi ai gruppi nelle gare con scia, il gap aumenta sempre di più e la corsa (di solito breve) non riesce a compensare. Di solito gratifico il mio ego comunque rallegrandomi delle posizioni recuperate ma è solo "una pezza".
Nelle gare NO DRAFT il discorso è diverso specialmente se è consentito l'uso della muta nel nuoto. Il discorso è più fattibile e la mia gara è più regolare e gratificante.
FARE SELEZIONE quindi.
D'ora in poi sceglierò le mie partecipazioni anche tenendo conto di questo principio.
Allenarmi mi dà più soddisfazione che confrontarmi ad armi impari in un Olimpico come quello di Tarzo di 8 giorni fa.
Da qui a fine stagione quindi mi cimenterò il 25 Agosto nell'IM in Austria e spero nel 70.3 a Mergozzo in settembre che dovrebbe essere abbastanza abbordabile per le mie caratteristiche.
7 commenti:
La "Camignada poi siè refuge" dev'essere bellissima! Sono posti veramente meravigliosi... io sto alla corsa in montagna come i cavoli a merenda, però prima o poi ci provo. Mal che vada arrivo ultima (o penultima!)...
ma un pensierino al varano tri lake?
impossibile Stefano. rientro dalle ferie (in Puglia) il 2 settembre e mi spetta qualche weekend di lavoro inoltre il 30 settembre e 7 ottobre ho maratone a Berlino e Buttrio (vicino casa). se riesco a fare Mergozzo sarei contentissimo
Ottimo e condivisibile. Motivazione e conoscenza di sé aumentano il divertimento
Ma che snob, il tuo pensiero è assolutamente condivisibile.
Scegliere gli appuntamenti che valorizzano le proprie caratteristiche non solo è saggio, è anche più stimolante.
Gli scalatori cercan di correr in salita, non vanno a fare le crono di 50 km in piano.
Io sto dalla tua.
Margantonio meno chiacchere e più fatti grazie. Impara da Eros !!!!
http://www.fcz.it/2011/08/eros-bravo-campione-europeo-di-double-ultra-triathlon/
di PAZZI ne conosco molti ma in questo caso non so riconoscerti PaZzO...forse tu sei uno che soffre di crampi?
Eros è un buon pazzo da non imitare...na come ogni cosa da non fare stimola sempre la curiosità.
Il DOPPIO-IRONMAN è una utopia che è passata nella mia testa "bacata"...chissà che tra qualche hanno non lavori per sfidare questa nuova frontiera
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