Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






mercoledì 28 settembre 2011

Paula Radcliffe

C'è una campionessa che rimarrà nella storia della Maratona; di lei avevo già scritto anni fa e qui allego il link a quel post.
E' sempre stata il mio idolo perchè non è un talento, perchè non corre come una gazzella, perchè ha una corsa brutta da vedere, perchè quando correva in pista faceva tutta la gara lei e poi veniva inevitabilmente battuta in volata. Poi decise di allungare alla mezza e non contenta fino alla Maratona e lì fece la differenza. Il suo tempo di 2:15' seppure sia stato tolto come primato mondiale perchè conseguito in gara mista resiste da diversi anni ed io penso continuerà ad essere la migliore prestazione femminile a lungo.
Paula ha costruito la sua fama con tanto lavoro, tanti km e tanta passione dimostrando che anche i NON-TALENTI possono arrivarci ed io in proporzione mi sento come lei. Corro male ma sopporto carichi di lavoro inimmaginabili per molti e le mie gare performanti o meno sono basate solo su questo.
A Berlino ho potuto fare una foto con lei che terrò per sempre.

Un doveroso omaggio.

Un doveroso omaggio al nuovo primatista mondiale sulla distanza della Maratona, il keniano MAKAU. Stratosferisco il suo tempo, abbattere il grande Haile non è da tutti.

lunedì 26 settembre 2011

Berlin Marathon: quinto sigillo

Ebbene si, per la quinta volta taglio il traguardo delle Berlin Marathon e mi convinco sempre più che si tratti della Maratona più bella e meglio organizzata al mondo (almeno di quelle che ho corso io). L'organizzazione è perfetta e la quota di iscrizione viene ampiamente ripagata dai servizi offerti, la città è splendida con servizi che sembrano superflui.
Alla partenza ero emozionato come all'esordio, essere una goccia nel mare dei 41000 partecipanti eppure sentirsi protagonista come tutti gli altri. Vedere le immagini dall'alto di quel fiume colorato di podisti, lo snodarsi nella città, il transito nel trionfo di folla della Unter der Linden, poi sotto la Porta di Brandeburgo e gli ultimi 200 m finali nella bolgia della Strasse de 17 Juni.
La Maratona non finisce quando si taglia il traguardo ma è una festa che continua nel grandissimo prato dove ci si può cambiare e fare la doccia calda e bere birra offerta dall'organizzazione, naturalmente nessuno si limita a 1; io sono arrivato a 4 quest'anno.
La gara.
La mia gara si riassume nell'analisi della tabella seguente...
Ero partito con il proposito di condurre una gara da concludere tra 3:08 e 3:10 e questo ritmo avevo impostato. Ho dovuto spingere un po' all'inizio per superare le difficoltà del mancato riscaldamento, le gambe sono appesantite dai km percorsi in bici e di corsa, il cuore invece rimane tranquillisiimo su frequenze da passeggiata.
Scorrono i km, sono in tanti a superarmi, tantissimi, ma ho pazienza, io so che la maratona inizia dopo il 30° km.
Nei primi km mi affianca un veneto che mi chiede se ho corso la scorsa edizione della Maratona di Trieste perchè ricorda che con il mio passo lo avevo trascinato alla conquista del suo PB; sono sciocchezze ma anche grandi soddisfazioni che riempiono il cuore.
Transito alla mezza in perfetta media con le previsioni in 1:34:35 (4'30'' al km). Subito dopo il passaggio incremento ma si tratta solo di saggiare le gambe, la loro reazione. Il responso è positivo!!! Guardo il cronometro ogni km ma mi fido delle sensazioni e mi rendo conto che riesco a tenere con tranquillità quei 4-5 secondi di media più elevata.
Il passaggio al 29° km tra due ali di folla con spettacoli di ballerine è uno di quei momenti che fa raccapponare la pelle e accellerare gli ormoni...
Sfrutto questa energia per incrementare ancora il ritmo...
Aumenta il numero degli amici che supero, una sequela di sorpassi, con qualcuno insceno una "battaglia" che giova ad entrambi.
Potsdamer Plaz, Leipziger strasse, c'è odor di traguardo. Corro al fianco di una ragazza che ho ripreso, è evidentemente sovrappeso ma corre con falcate molto efficienti; diventa una gara nella gara. Cartello del 40° km.
Un ultimo sforzo. Cambio di velocità, alzo di almeno 10'' al km il ritmo, spingo. Mi rendo conto che posso andare oltre le previsioni. Mi bevo la Unter der Linden. La Brandeburgher Tor è di fronte a me...mi si avvicina rapidamente ma il traguardo è oltre.
Un ultimo sguardo al cronometro per capire che...spingendo a tutta si può fare di più.
Ai 200 alla fine vedo il cronometro che segna 3:06 e pochi secondi.
Si può fare...sprint da cardiopalmo, il cuore accellera finalmente, deve pompare ora. Aumentare la frequenza dei passi, spingere con le braccia. I secondi scorrono 50-51-52. Ancora un cambio ri ritmo 55-56 e quando sono sotto il traguardo il cronometro segna 3:06:58. Ho fatto una gran gara!!!!
Il tempo netto accreditato sarà di 3:06:45 con amplissimo split negativo di oltre 2 minuti. Una bella prova in vista di una bella stagione autunnale con obiettivo che oramai non si può più nascondere: tornare sotto le three hours.
L'attesa degli amici al traguardo, i commenti delle nostre gare e la serata trascorsa nei festeggiamenti dell'organizzazione chiosano uno splendido weekend.
Nota non marginale il fatto che ho partecipato alla gara nella quale è stato stabilito il nuovo record mondiale maschile di Maratona con il tempo di 2:03:38 e alla festa della premiazione ho potuto fare anche una foto con il mio idolo Paula Radcliffe che pubblicherò nei prossimi giorni.
Auf Wiedersehen Berlin.

mercoledì 21 settembre 2011

PB sui 100

Ebbene si ho fatto il mio PB sui 100.
Naturalmente non ho tentato di emulare Usain Bolt nè tantomeno i mostri del nuoto.
La mia grande prestazione l'ho fatta in bici percorrendo il tratto da Udine a Grado leggermente allungato. Ho avuto condizioni meteo buone con vento quasi inesistente, giornata assolata, strada poco trafficata e asfaltata perfettamente...inoltre tutti i semafori verdi o almeno di quel colore a me son sembrati.
Ho cominciato a pestare sin dalla partenza, piegato sulle prolunghe, volevo a tutti i costi fare qualcosa di buono. Sentivo che la gamba andava bene e la nuova posizione in sella mi sembra che permetta maggiore spinta; ho fatto tutto da me per questa nuova posizione ma mi sembra di averci azzeccato anzi avanzerò ancora un pochino la sella.
Sono transitato da Grado quindi intorno a metà percorso a 33,9 di media ed ero già abbondantemente soddisfatto; la via del ritorno era differente in parte e con diversi passaggi in paesini con curve e qualche incrocio. Sono anche riuscito ad incrementare e mi sono gasato quando ho intravisto la possibilità di transitare ai 100 al di sotto delle 3 ore.
Difatti il passaggio è stato in 2:56'24''. Naturalmente non ha alcun senso in linea generale perchè influiscono tantissimi fattori ma per me ha un senso: sto migliorando sensibilmente in piano.
L'allenamento si è chiuso con 105 km a 34,0 di media. Per un biciclettaro quale io sono va benissimo.

lunedì 19 settembre 2011

Resoconto settimanale pre-Berlino

Inizia con oggi la settimana di scarico che mi porterà a Berlino per la mia quinta partecipazione a questa classica della Maratona.
Facciamo il punto del lavoro svolto nella scorsa settimana caratterizzata da bei lavori in tutte e tre le discipline che hanno contribuito a caricarmi dopo qualche settimana di "bassi" probabilmente dovuto alle ferie, al caldo e alla stanchezza.
Complessivamente oltre 17 ore.
Quasi tutti i giorni ho doppiato anche se con lavori non proibitivi; non si tratta di una scelta ma sfrutto al meglio queste ultime giornate di sole (già oggi ha piovuto) per uscire in bicicletta, la corsa finalmente ricomincia ad essere efficiente ma devo andarci prudente per non rischiare nulla. La stagione delle Maratone sarà lunga e impegnativa, non avrò più bisogno di allenamenti prolungati, mi basterà inserire qualche progressivo e qualche seduta di variazioni con la speranza di diventare un po' più brillante e poi chissà che a fine stagione non venga fuori qualcosa di buono rispetto al quale non mi sono mai arreso.
Molto particolare la seduta di domenica: 18 km in progressione con finale decisamente forte, breve pausa di 20' per rinfrescarsi e poi ripartenza dalla corsa lenta per altri 12 km. Un "doppietto" mai provato ma che mi ha divertito molto e secondo me anche molto allenante.
Ora scarico fino a domenica. Oggi dopo una lunga giornata di lavoro un'uscita in bici al tramonto per 35 km molto speed. Bello bello.

martedì 13 settembre 2011

BOSTON MARATHON 2012

Sono iscritto alla BOSTON MARATHON 2012. Ieri avevo mandato la richiesta d'iscrizione e già oggi ho ricevuto conferma. Mi ispira molto questa nuova avventura, mancano 7 mesi ma già sento odore di Hopkinton, già mi vedo nei pulmini che mi porterano nel piccolo paesino lontano 42 km dal centro di Boston. Percorrerò quelle strade continuamente in saliscendi, transiterò sulla Heartbreak Hill, vivrò quegli ultimi km trionfante e taglierò il traguardo per la mia seconda volta.
Intanto continuano i miei "allenamenti" che allenamenti non sono: oggi prima seduta in piscina per 2500 di nuoto lento (altro non so fare) interrotto solo una volta ai 1500 per pochi secondi.
Meno di un'ora dopo ero già in sella e in compagnia ho percorso 74 km nelle colline Sandanielesi.
Avanti tutta...

lunedì 12 settembre 2011

Non tutti i mali...

Doveva essere il weekend dedicato al Triathlon di Mergozzo. Ci ho rinunciato con gran dispiacere. Ma ora posso dire che NON TUTTI MALI VENGONO PER NUOCERE.
Impossibile dire che risultato avrei fatto, forse buono a giudicare quello che hanno fatto i miei compagni di squadra; per fortuna l'iscrizione è stata posticipata al prossimo anno.
Sta di fatto che sabato sono uscito per un lungo in bici con l'intenzione di superare i 100 km ed invece girando per la Slovenia e poi per i Colli orientali del Friuli ho portato a casa 161 km con una buona media (per un biciclettaro come me) nonostante ci fosse anche un po' di salita. Il giro è stato splendido anche per ottime condizioni meteo e nel finale andavo veramente forte a conferma che le gare corte devo assolutamente trascurarle ed andare direttamente oltre i 100.
Ho finito veramente in buone condizioni e poche ore dopo avevo già deciso che domenica mattina avrei doppiato la fatica provando a fare una Maratona a ritmo di 5' al km come allenamento. Detto-fatto mi sono iscritto alla 6 ORE di BUTTRIO, gara in circuito, in concomitanza con una staffetta.
Ho impostato il ritmo sin dal primo km e con gran facilità sono riuscito a tenere per oltre 35 km dopo di che c'è stato un calo quasi impercettibile che comunque mi ha permesso di transitare alla classica distanza di Maratona in 3:29'20''.
Obiettivo raggiunto nonostante le condizioni meteo non fossero ideali, caldo e umidità elevatissima. Completata l'opera mi sono fermato in un bar a bere una birra gentilmente offerta da uno spettatore dopo di che ho camminato per 3 km circa.
La birra è entrata in circolo e così ho maturato l'idea di chiudere ai 50 km. Ho corso gli ultimi km fino a cifra tonda chiudendo in 4:28' dopodichè ho consegnato il pettorale e considerata chiusa la mia bella piccola impresa.
Si tratta di un importante test, il prossimo anno ho intenzione di doppiare l'IRONMAN di Klagenfurt di inizio luglio con uno in ottobre. Ora ho capito che si può fare.
Sensazione ancora più avvalora perchè oggi sono riuscito comunque a fare un girobike tranquillo seguito da 2500 m di nuoto.
La delusione Mergozzo è archiviata e sono contento di come sia andata.

venerdì 9 settembre 2011

Girobike sul Porzus

Bella uscita in bici stamattina a godere di una splendida giornata di sole senza grossi stress di ritmi e velocità. Vado in direzione Attimis con l'intenzione di salire di nuovo sul Porzus. Si tratta di una salita non lunghissima ma con pendenze importanti nel primo tratto che sono anche superiori all'11%, senza respiro. La giornata è molto soleggiata ma fino all'abitato (3 case) di Porzus pedalo sempre nell'ombra. Nei primi 4 km riesco, con mia sorpresa, a salire senza utilizzare l'ultimo rapporto. La strada impenna per un centinaio di metri poi torna ad essere abbordabile. Raggiungo quota 900 con soddisfazione, purtroppo non ho molto tempo a disposizione per cui scelgo la via di ritorno per Canebola, affronto la discesa con tranquillità. Da Faedis mi concedo un momento di spinta posizionato sulle prolunghe, vado anche abbastanza bene, le gambe girano bene e riesco anche a spingere un buon rapporto. Per un momento ho un piccolo rimorso: non aver sfruttato questa gamba per tirar fuori un altro bel risultato. Ma così è andata e va bene così.

giovedì 8 settembre 2011

Correre per fuggire

Vado a correre. Parto. Corro con l'unico obiettivo di fuggire. Sfuggire alla malinconia di pensieri negativi, fuggire da una realtà deludente che mi vede impotente di cambiarla. Sono sciocchezze ma che lasciano tanto dispiacere. Arrivo al Parco e da lontano vedo l'amico Loris in compagnia, sono certo che con loro mi distrarrò. Purtroppo sono al termine dell'allenamento. Saluto e vado, mi incammino sull'ippovia. Le mie gambe sono riluttanti come al solito in partenza, i pensieri ne approfittano e mi stanno al fianco, entrano nel cervello. La natura attorno cerca di distrarmi, mi attraversa la strada uno scoiattolo, nell'ansa del Cormor all'altezza di Pagnacco ci sono volatili che urlano in preda a non so quale istinto. Un cane di un simpatico passeggiatore mi affianca, mi tiene compagnia per qualche centinaio di metri poi lo allontano rispedendolo al legittimo proprietario. Ritorna l'eco del verme che rode. La mia corsa non è sufficiente, il pensieri tengono tranquillamente il passo di 4'55'' al km. Immagino che alla distanza non saranno abituati e quindi cederanno prima o poi; proverò a fiaccarne la resistenza e intanto vado, mi allontano dalla partenza. La decisione è presa: farò 21 km.
Quando è tempo di invertire la rotta e tornare sui miei passi so di avere un leggero dislivello favorevole. Aumento il ritmo. Provo ad immaginare il rettilineo finale sulla Unter den Linden di Berlino, guardo lontano l'Olimpiastadion di Monaco di Baviera, volgo il pensiero alla partenza di Hopkinton a Boston; la distrazione dura minuti poi ritorna il tarlo.
Bisogna alzare il ritmo, trasformare questo lungo lento in progressivo; alzo di una decina di secondi. Il mio respiro diventa più affaticato ma il cervello si rilassa e sento che anche i pensieri negativi ansimano, fanno fatica a tenere il passo. Mi galvanizzo. Ancora più forte Antonio, vai che te ne dimentichi. Ripasso dallo scoiattolo, è ancora lì a lavorare per la scorta invernale, si spaventa, ora il mio passo è più spedito. Ora sì, sto correndo, la mia fuga raggiunge il suo obiettivo, sono concentarto solo di essa. Riesco persino a pensare che il vecchio obiettivo di una Maratona sotto le 3 ore sarà di nuovo fattibile. Sono sereno, accellero, le gambe girano. Vai Antonio, corri forte i pensieri si sono staccati, hanno tolto il disturbo. Il progressivo non lo tengono. Corro, aumento. 4'35'' ....4'30''... 4'20''... sudo ma ho margine. Guardo il mio Garmin che mi segna sempre una media più elevata. Corro, ansimo, la mia frequenza è alta, non la vedo ma la sento. Sono sotto i 4'15''...è il ritmo dell'UNDER THREE HOURS, lo tengo, riesco ancora ad aumentare. Drrrriiin LAP numero 20 manca solo un km, spariamo tutto. Corsa spinta, sollevare le gambe, aumentare la frequenza, coordinare la respirazione, spingere spingere. Aumentare ancora, il rush finale. Drrriiin LAP 21, l'ultimo sprint per chiudere una Mezza. Stop fermo il cronometro.
Ho finito al massimo, potevo durare ancora ma non ho tempo a sufficienza. Cammino 300 m ripensando alla mia fuga...ma da cosa fuggivo? Ah siiiiii. Fuggivo ma negli ultimi 6 km lo avevo anche dimenticato, la corsa mi aveva preso. I pensieri negativi erano stati sopraffatti, GUARDARE AVANTI, GUARDARE OLTRE, PENSARE POSITIVO, PORSI NUOVI OBIETTIVI è questa la soluzione. Non riusciranno a condizionarmi saprò reinventarmi un progressivo che li fiaccherà.
"Da dove viene la forza per arrivare alla fine della corsa" "Viene da dentro" citazione da MOMENTI DI GLORIA.

mercoledì 7 settembre 2011

Conclusa la stagione Triathlon

Dichiaro definitivamente conclusa la stagione 2011 del Triathlon che dal punto di vista agonistico si è concretizzata in sole 4 gare ma dal punto di vista degli allenamenti è stato l'aspetto preponderante da gennaio a questa parte. Questo l'elenco delle gare alle quali ho partecipato:
  • Triathlon OLIMPICO di Caldaro
  • Triathlon LUNGO di Candia
  • Triathlon OLIMPICO di Bardolino
  • IRONMAN Austria a Klagenfurt
Basta l'elenco per far capire che mi sono espresso solo su distanze medio lunghe. La motivazione è presto detta: la mia assoluta inadeguatezza in acqua mi penalizza troppo nelle brevi distanze,
mentre quando la gara si estende per più ore e il nuoto diventa meno determinante riesco a ridurre il gap con gli altri compagni di gara (ma questo è il meno) ma divento anche più efficiente e riesco a recuperare sia in bici che di corsa.
Le esperienze sull'OLIMPICO sono state sicuramente migliori dello scorso anno con miglioramenti notevoli ma scontati.
La gara di Triathlon lungo di Candia è forse stata quella meglio interpretata e che in assoluto mi ha dato le sensazioni migliori e tutto sommato quella che più mi si addice.
Discorso a sè merita l'IRONMAN. Un sogno divenuto realtà che è stato "un percorso lungo 6 mesi" nei quali non mi sono risparmiato, dove ho messo testa e gambe per arrivare preparato al massimo fisicamente ma anche pronto a soffrire. Il risultato mi ha premiato dal punto di vista del riscontro cronometrico, 11:01' non l'avrei sognato; ho fatto almeno 30' meglio di quanto potevo immaginare. Sono soddisfatto di come ho interpretato la gara, di come ho distribuito le forze, delle sensazioni provate.
Ora sono passati dei mesi, il giudizio è a freddo e forse più ponderato.
Il prossimo anno di IRONMAN molto probabilmente ne correrò 2 (a Klagenfurt sono già iscritto) il secondo è "opzionato". Ho margini di miglioramento, non nel nuoto (schiappa sono e schiappa rimarrò), nella bici qualcosa si può limare ma soprattutto nella Maratona posso fare di meglio. Quella di Klagenfurt non mi è piaciuta, ho commesso qualche errore ma dovrei aver tratto insegnamenti.
La prossima annata qualcosa cambierà perchè le condizioni esterne saranno diverse, sarò anch'io diverso nell'approccio ai lavori che comunque saranno sempre e principalmente finalizzati al comandamento che mi ha sempre ispirato: PRIMO DIVERTIRSI.
Qualche rammarico? Si, ce ne sono un paio ma forse saranno anche questi un insegnamento importante.
Ed ora si pensa solo alla MARATONA fino a dicembre, la bici (che continuerò a utilizzare sempre) servirà solo per rimanere in movimento.

martedì 6 settembre 2011

Un weekend di fuoco

Il primo weekend di settembre segna per me come ogni anno la fine delle ferie estive e coincide spesso con uno spassosissimo, faticoso, divertente susseguirsi di allenamenti. Si inizia venerdì ad ora di pranzo con l'approccio in bici ad una salita che da tanto mi frullava per la testa ma che mai avevo tentato di affrontare. Si tratta del Matajur, una scalata con 1000 m di dislivello circa che partendo da Savogna porta fino al Rifugio Pelizzo senza mai dare tregua anche se non presenta picchi proibitivi. Si tratta pur sempre però di 15 km da affrontare con il massimo impegno. Il panorama non è tra i più belli che abbia mai visto anche perchè in cima è molto nuvoloso e minaccia temporale. Sono costretto ben presto ad utilizzare l'ultimo rapporto a disposizione ma questo non mi crea "problemi" tanto l'unico obiettivo è raggiungere la cima. Il premio è gratificante lassù in cima, la fatica viene premia ed un nuovo traguardo personale è raggiunto. Questa uscita si chiude con 55 km. Una breve pausa e si riprende la bici per un giretto, stavolta quasi pianeggiante e in relax, in compagnia di altri 50 km. Sabato mattina con la compagnia di Luca Pascolo e Antonio Sette si affronta una nuova uscita in bike per scalare da Tolmezzo la Sella Chianzutan a quota 950 m s.l.m.; anche in questo caso 15 km di salita ma molto più tranquilla e momenti per respirare. Un grande ringraziamento a Luca per avermi tenuto compagnia lungo la salita che altrimenti sarebbe stata mooolto più dura. 121 k con 2000 di dislivello. Domenica appuntamento per un lunghissimo di corsa con alcuni amici da fare a Faugnacco di Martignacco sfruttando il percorso e i servizi offerti da una marcia Fiasp di cui conosco bene il percorso. Alla partenza ci ritroviamo con Giovanni Maddalena e Andrea Marchiol, si aggiungono all'ultimo momento anche Giovanna e Ugo tentati dalla mia offerta. Il primo giro di 12 km scorre tra chiacchere e racconti, Andrea come al solito scalpita ed ogni tanto bisogna richiamarlo all'ordine; il ritmo comunque non si discosta molto dal 5' al km preventivato. I ristori sono la manna dal cielo perchè la giornata è calda ma soprattutto molto umida. La Maratona di Berlino si avvicina, bisogna ritrovare il feeling con la distanza, sentire la fatica, provare le reazioni ad essa dopo le 2 ore di corsa. Giovanna e Ugo rallentano (ma termineranno comunque i 30 km ad un ritmo di soli pochi secondi sopra i 5), noialtri 3 procediamo. Si parla di meno, inutile negare che la corsa è impegnata anche se Giovanni corre molto sciolto e probabilmente potrebbe alzare. Anche Andrea ci abbandona (ma anche lui conclude il suo trentello). Si va io e Giovanni. Il ristoro al 27° km è la nostra salvezza, sono veramente assetato; prendo 4 bicchieri di acqua e riparto convinto che il vero allenamento inizia ora. Non ci sono dubbi che Giovanni mi verrà dietro quindi neanche mi pongo il problema di comunicargli che ora si va in progressione. Al 28° alzo il ritmo di 15'' e lo tengo per 3 km, le gambe rispondono. Provo belle sensazioni d'altra parte il finale del lunghissimo mi ha sempre appassionato e ancora di più adesso che ho "mollato" un pochino. Al trentesimo ripassiamo dalla zona traguardo ma come concordato proseguiamo per altri due km per terminare il nostro allenamento a 32. Alzo ancora, siamo su asfalto per cui la risposta delle gambe alle sollecitazioni è più pronta (in gran parte il percorso era sterrato con ampi tratti erbosi) ...4'30'' con facilità. Suona il Garmin...31 km. Ci spetta l'ultimo. Su su su, progredire progredire. L'ultimo lap segna 4'22''. Good job Giovanni. 32 km a 4'52'' di media con questo percorso e questo caldo sono un ottimo viatico per Berlino. Arriviamooooooooo

venerdì 2 settembre 2011

Resoconto di agosto

Dopo una lunga pausa riprendo a scrivere con la promessa a me stesso di essere più assiduo con questo appuntamento.
Il mese di agosto è stato praticamente privo di gare se si eccettua una 10 km di corsa capitata per caso a San Donato di Lecce mentre ero in ferie e la Camignada che essendo una corsa in montagna "quasi-estrema" non puà essere catalogata come gara vera e propria.
Ricchissimo invece di allenamenti anche se non sono finalizzati ad una gara particolare. Si tratta di uscite funzionali al divertimento e alla pratica sportiva fine a se stessa come benessere fisico e mentale. Qualcuno si porrà l'interrogativo se i carichi che sopporto possano essere "divertimento"...per quanto mi riguarda lo sono ...sarò fatto male.
Nella corsa alcuni allenamenti degni di nota per la buona progressione e un "lunghetto" di 26 km, Berlino è vicina e la forma non potrà essere quella dello scorso anno; fisicamente sto meglio (niente acciacchi) ma le gambe non girano a sufficienza.
Nel ciclismo ho dato veramente tutto avendo superato abbondantemente i 1200 km con 4 uscite oltre i 100 km e qualche allenamento condotto a buona media. Stupenda l'uscita con gli amici Luigi e Pasquale nel Salento.
Di grande importanza per l'aspetto panoramico anche il giro dalle parti di Ostuni e nella Valle d'Itria; sempre bello pedalare sulla costa salentina sia adriatica che ionica.
Nel nuoto molto poco in piscina nella prima parte del mese ed invece belle uscite in mare durante le ferie. La tecnica rimane scarsa ma almeno ho nuotato rilassato riuscendo ad apprezzare i fondali senza lo stress di prestare attenzione al gesto.
  1. NUOTO 25,2 KM
  2. CICLISMO 1233 KM
  3. CORSA 224 KM
Complessivamente 74 ore di attività.