Tempo finale 3:24:43 135°
1^ parte 1:45:23 278°
2^ parte 1:39:20
E' un percorso che conosco a memoria, lo apprezzo e mi esalta.
Bisogna saperlo interpretare, risparmiare fino al 18° quando inizia la salita, sacrificarsi fino al 25°, stringere i denti lungo lerampe che portano prima a Duino e poi ad Aurisina, lasciare andare le gambe lungo la discesa ma allo stesso tempo assecondarle e poi una volta giunti a Miramare cominciare a fare sul serio quando il piano ti dà l'idea di andare in salita.
Tante piccole indicazioni che sono complesse da mettere in pratica.
La Maratona è sintesi di gambe, cuore e freddo calcolo.
Ero curioso e allo stesso tempo timoroso di come avrebbe reagito il mio corpo a sole 16 ore dal termine di un impegno di gara intensa al Triathlon di Caldaro. Appena alzato le sensazioni non erano delle migliori inoltre 3 piccole vesciche mi infastidivano; per queste ultime è stato sufficiente cambiare calzini e scarpe.
La prima parte della gara invece l'ho corsa insieme ad alcuni amici, Anna, Andrea e Michele in particolare che ho accompagnato fino al 19° km al ritmo costante di 5' al km. Sarò stato d'aiuto a loro ma la loro presenza mi ha agevolato perchè ho corso molto rilassato, discorrendo e mi sono ritrovato ad aver fatto metà della fatica senza accorgermi.
Freddo calcolo quindi, calcolo che ha cominciato a portare i sui frutti prima del previsto perchè già intorno al 15° km abbiamo cominciato a raccogliere podisti in crisi. La giornata acalda avrebbe dovuto mettere in guardia.
Quando inizia la salita abbandono la compagnia e il solito Andrea mi si accoda per qualche km. Riesco a stare sempre allo stesso ritmo di 5' al km ma chiedendo un sacrificio alle gambe non indifferente che sento appesantite ma alle quali prometto che al 25° avranno in premio un po' di relax.
Transito alla mezza in 1:45:23; più preciso di così si muore.
Anche nei successivi 3 km di salita non perdo un colpo mentre continua la risalita nelle posizioni, al termine avrò recuperato nella seconda metà oltre 140 posizioni.
Quando abbiamo inboccato la costiera ed iniziato ad assaporare la discesa mi sono accodato ai pace-maker delle 3:30 in evidente anticipo per poi sorpassarli ed assecondare la facilità della corsa intorno ai 4'40''. Ogni tanto qualcuno mi riconosceva, qualche saluto, qualche incitamento dato e ricevuto, ogni tanto uno sguardo al mare e al cronometro che iniziava ad illudermi di potersi fermare sotto il target delle 3:30 che avrei sottoscritto alla partenza.
Al termine della discesa, nel tratto più ripido ero ad un ritmo inferiore ai 4'30'' al km, mi sento salutare per nome e poi la stessa persona esclama: "MARGIOTTA IO SONO BOLLITO MA VEDO CHE LO SEI ANCHE TU".
Non ho individuato chi potesse essere ma gli ho risposto con un gesto molto espressivo ricordandogli che avevo corso poche ore prima un Triathlon e che comunque stavo andando in progressione.
Mi ha fatto incazzare ma questo è servito subito dopo a mio vantaggio.
Mi chiedo che senso abbia esprimersi in questo modo, oltretutto fuoriluogo, come se visto che correvo frequentemente a certi ritmi ora che non lo faccio più sarei bollito.
Quando abbiamo raggiunto il piano il ritmo si è assestato per circa un km poi la provvidenziale presenza di un amico podista al suo esordio nella distanza (correva con la maglia di una società di Latisana) mi ha aiutato, ci siamo dati il cambio più volte incrementando il ritmo.
A 3 km dal termine mi ha leggermente staccato ma lo tenevo d'occhio ed insieme a lui la possibilità di tagliare il traguardo sotto 3:25.
Ho spinto, sorpassato tanti della mezza; qualche amico udinese del parco. Ultimo km trionfale tirato al massimo, sul cartello del km 42 Renato superato in tromba e sprint finale per tagliare il traguardo in 3:24:43 immediatamente alle spalle del latisanese.
Sono veramente, un capolavoro in relazione all'impegno di sabato che neppure lontanamente avrei immaginato. Uno split negativo di 6 minuti è realizzabile solo in condizioni di lucidità mentale e freddo calcolo. Peccato per la brutta medaglia che resta di questa manifestazione.
Dato ormai incommentabile, FC media 128 bpm
9 commenti:
il coraggio è stato cimentarti in maratona dopo l'olimpico, a prescindere dal risultato!
Bravo Antonio!
Spero che il gesto che hai fatto allo stupidotto sia quello che penso io... :-)
Concordo con Marco Zanger. L' Importante e fare questo sport con passione e per divertimento senza prenderci troppo sul serio.
Certo che i tuoi risultati in maratona sono calati di parecchio... fino ad un anno fa un 3h24' sarebbe stato un risultato fallimentare...Spero che tu possa ritornare ai tuoi livelli in breve tempo-
Ciao
Davide
Antonio, complimenti di cuore, sei sempre un modello di serietà e passione per lo sport.
Mi piacerebbe essere "bollito" come te, pagherei per esserlo!! Ma come diceva qualcuno, non ti curar di loro, ma guarda e passa!! :-)
Ancora complimenti!
Emile
@ Marco: il gesto non è stato equivalente ai pensieri che gli ho rivolto, sono stato tanto gentiluomo quanto lui cafone.
@Davide (chi Davide?): la differenza tra lo scorso anno (anzi 2 anni fa) e quest'anno è che io mi sto preparando SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per l'IRONMAN. Ho corso 4 maratone tra 3.16 e 3.26 e sempre il sabato mi sono allenato per almeno 4 ore.
In particolare in questo we ho gareggiato in un olimpico per 2:37 con 10 km di corsa alle 16.00 ad un ritmo di 4'20'' al km.
Probabilmente è molto difficile far comprendere che il mio obiettivo è cambiato
ciao Antonio!grazie a te per i cambi degli ultimi 6 km ieri!non sarei mai andato sotto le 3h e 25 senza il tuo aiuto!
mandi da Paolo--> Latisana
Margantonio, ma non sprecare energia a rispondere. Non devi proprio rendere conto a nessuno, in Italia penso siano in pochi ad averne cosiì tante sotto le 3h. Quindi molta invidia, in giro... ;)
Per quanto mi riguarda solo rispetto. Bravo Antonio, continua così verso l'Ironman.
@ Paolo: felice che ti sia fatto vivo sul mio blog così ho modo di ringraziarti di persona; quegli ultimi km percorsi assieme hanno significato minimo 1' di miglioramento sul tempo finale.
@ Emile e Paolo Cibulo: invece penso che dedicherò un post sull'argomento. Devo riuscire a far capire che 118 maratone sotto le 3 ore oppure 120 non cambiano la vita invece provare un'esperienza nuova, una scommessa rischiosa come l'IRONMAN la vita sportiva me l'ha cambiata.
@ ANTONIO: VEDO CHE SEI IN ZONA UDINE!EVENTUALMENTE PASSA A TROVARMI, GESTISCO UN NEGOZIO DI ALIMENTAZIONE E INTEGRAZIONE PER SPORTIVI IN CENTRIO => MADSPORT! SEE U SOON!
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