Io negato per il nuoto e comunque pochissimo predisposto per le due ruote immaginavo di non riuscire mai ad inserirmi in un gruppo ben rodato.
Non che adesso voglia entusiasmarmi troppo, se si mettono a tirare in piano mi staccano in un battibaleno viceversa se l'andatura si mantiene costante e soprattutto alla distanza riesco a tenere botta. Manca sicuramente tanta tecnica, sono poco agile, perdo la ruota a volte ma tengo botta.
L'uscita odierna ricalca a grandi linee quella di un paio di settimane fa alla quale si aggiunge un tratto di salita verso il 40° km (Castelmonte), salita che conosco bene per averla affrontata più volte a piedi e anche a pedali.
L'affronto con il mio solito modo alternando tratti pedalando seduto ad altri in piedi sui pedali; solo questo so fare ma tengo botta a metà gruppo.
Pedalare in gruppo toglie qualcosa all'aspetto "turistico" dell'uscita, per me richiede grandissima concentrazione e il paesaggio mi scorre accanto senza farsi notare. Sono posti che ormai conosco benissimo.
La seconda salita è in territorio sloveno e ci porta in località Smartno, pochi km dopo una parte del gruppo "taglia" limitando l'uscita attorno ai 100. In 12 procediamo in direzione Gorizia per la via lunga. Il paesaggio è totalmente diverso ora, il Collio ha lasciato spazio all'Isonzo che ci è al fianco per diversi km.
Nel tratto finale procediamo incolonnati ad una buona media; le mie gambe sono reattive e assolutamente non affaticate tanto che comincio a pensare di integrare l'allenamento con una breve corsetta.
Così faccio.
Cambio di indumenti e via per 10 km tranquillimanontroppo.
Riesco a correre allo stesso ritmo delle ultime uscite, come se non avessi pedalato e questa è una grande iniezione di fiducia in proiezione IRONMAN.
Metto insieme 5:25' di attività che mi sembra niente male.
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