Mi era stata descritta come gara BELLA dagli amici dell'Udine triathlon, lì sul percorso parlando con un amico triestino, Andrea Marino che di Triathlon (austriaci in particolare) se ne intende mi ha confidato che è in assoluto quella che predilige per la sua genuinità coniugata alla bellezza del percorso e alla ottima organizzazione. Sono contento di aver partecipato e sono certo che ci tornerò nel prossimo anno.
Si tratta di una distanza strana con 500 m di nuoto nel lago omonimo, 32 km di bike con saliscendi non proibitivi ma continui e per finire una frazione di corsa bella tosta con salitona al 5° km e discesa impegnativa nel bosco.
Complessivamente un percorso quindi che calza a pennello per "una sardina che va in triciclo ma che poi la corsetta se la fa" quale io sono.
Giungiamo tra i primi io, Monica e Giuseppe, l'esordiente Piero.
Ci impossessiamo dei pettorali e cerchiamo di capire come distribuire le nostre cianfrusaglie tra le due zone cambio e la partenza del nuoto che è posta in una terza location.
In un tale contesto assai probabile sbagliare qualcosa specie per triathleti inesperti quali noi siamo; d'uopo quindi attendere l'arrivo dei capi per le ultime dritte.
Sistemiamo le scarpe da running in ZC2 che corrisponde all'arrivo e ci avviamo in sella alla nostra bici verso la ZC1 che si trova a circa un paio di km; parcheggiamo la bici con il casco e siamo pronti per la prima piccola decisione.
Gli esperti ci dicono di attraversare il lago a nuoto...tanto per scaldarsi. 500 m che poi sono la distanza di gara. L'alternativa è quella di attendere il bus navetta che giunge proprio quando stiamo per decidere. Naturalmente scegliamo la via più gettonata e più difficile: l'attraversamento. L'acqua è calda, il clima pure anche se a momenti si addensano nubi minacciose sulla nostra testa e il temporale estivo potrebbe arrivare da un momento all'altro; ci grazierà fino alle 21 al momento delle premiazioni.
Considerate le mie scarse capacità natatorie cerco di andare regolare ma senza stancarmi tanto nel riscaldamento, ma soprattutto cerco di prendere dimenstichezza con la torbidità del lago, con la visione del nulla sotto il mio viso, sensazione alla quale non sono ancora molto avvezzo. La corsia è delimitata da boe e verso il centro del lago numerose ninfee "disturbano" , ma forse siamo noi i disturbatori della natura in questo caso.
Concedendomi solo qualche brevissima pausa raggiungo la riva e mi accorgo di averlo fatto in un tempo decente; sò che quando sarà gara potrò migliorare anche se di poco.
L'attesa della partenza scorre via veloce tra battute e discorsi semi-seri, apprendiamo della divisione in 3 batterie: nella prima l'Elite nobile con cuffia rossa dove si colloca solo il Presidente
Pravi di giallo canarino vestito; nella seconda la borghesia e la plebaglia della quale faccio parte io con cuffia bianca; la terza è riservata al gentil sesso che nel Triathlon significa anche nella maggior parte dei casi "sesso forte" , d'altronde si fa a definire debole una bionda (che arriverà tra le prime) che con un manrovescio ti farebbe fare 3 salti mortali? Per fortuna ci sono anche piccole terribili signorine e nel nostro club ce ne sono 3 (spero non me ne sia sfuggita qualcuna).
Il primo start scatena un movimento di braccia nel quale immagino non mi ritroverò mai, è stupefacente vedere come dopo pochi minuti i primi siano già dalla parte opposta mentre le retrovie sono ancora a metà lago.
Tocca a noi, il colpo di pistola, schiaccio lo start del mio Timex. Naturalmente sono dietro ma con mia sorpresa vedo che non vengo abbandonato, al fianco ci sono altre cuffie bianche. Mi pongo accanto ad uno che alterna SL a rana e facciamo il percorso quasi tutto insieme. Alterno la respirazione ogni quattro a qualcuna ogni due come consiglio di qualche amico e ne traggo beneficio. Negli ultimi metri riesco persino a raggiungere qualcuno.
Sono sul tappeto verde, stavolta non succederà come a Bardolino, non mi considererò appagato ed in bici darò tutto. In zona cambio incrocio Giuseppe che sta per salire in sella, ha fatto un tempo nel nuoto meglio del mio (ma non avevo dubbi). Qualche difficoltà con le scarpe (aspetto ancora da mettere a punto ma subito mi accorgo che il percorso mi si adatta. Non è piatto, riesco a pedalare con discreta scioltezza e continuo a recuperare posiazioni. In discesa non mi risparmio. Intorno al 10° km una discesa è seguita subito da una curva a destra; devo frenare e girare...dinanzi un cordolo, mi rendo conto che diventa difficile piegare, frazioni di secondo di panico...passo a pochi centimetri dal cordolo e non oso pensare cosa poteva succedere. Questa strizza non mi spaventa e continuo nella mia azione. Mi passano le prime donne tra le quali anche Terminator Manrovescio Che Ti Ribalta, non si può seguire la scia ma mai ce l'avrei fatta.
Nell'ultimo tratto incrociamo gli amici che sono nel tratto run intorno ai 700 m, scorgo Fabio Santini, Carlo, Fabio e qualche altro. Mi meraviglio ma in qualche modo diventa anche uno straordinario stimolo, 7 km di corsa impegnativa sono veramente lunghi.
Mollo la bici, metto le mie Mizuno e mi incito da solo con un "...e adesso a noi" scandito a voce alta. Il ritmo è subito alto (almeno rispetto ai podisti che supero in questa fase) al primo intermedio segna 3'55''. Si va nello sterrato e questo mi favorisce ulteriormente; transitiamo nella zona della ZC1 dove siamo usciti dall'acqua e già guardo al prossimo anno quando sono certo di RI-ESSERCI.
Lungo la ciclabile la fila di runner è lunga ed è un grande stimolo per me poterli risalire uno ad uno. Sembra persino troppo semplice ma d'altra parte se questo è Triathlon come per me è difficile nuotare per altri sarà difficile correre. Il compendio del tutto produce la buona prestazione assoluta ma soprattutto la soddisfazione personale. Al 4° km inizia un km di salita molto ripida su asfalto praticamente nessuno corre (tra quelli che mi sono davanti) io invece si e stacco uno split di 5'11'' che mi permette di recuperare minuti preziosi; ci addentriamo nel bosco, ora si scende. Lascio andare le gambe, ora gli amici che mi sono davanti diventano Target da raggiungere: sesto km in parziale discesa in 3'38''. Volo.
Vedo una maglia dell'Udine Triathlon, è Carlo. E' uno dei responsabili della mia conversione, già diversi anni fa mi parlava mentre ci si allenava insieme al parco. Manca un km, spingo a tutta e sul rettilineo d'arrivo gli arrivo alle spalle. Subito dopo il traguardo ci sono tutti gli amici tranne i pochi che devono ancora arrivare intenti a recuperare energie e liquidi. L'afa si è fatta sentire.
E' andata decisamente bene; il risultato è sempre relativo, con cosa fare il confronto? con chi? Di certo oggi mi sento un pochino meno alieno in questo mondo. Qualcuno potrebbe pensare: "grazie con soli 500 m di nuoto?" . Questa era la gara e questa si è corsa la prossima sarà diversa.
Attendiamo tutti le donne del nostro gruppo, giunge Anna che il presidente complimenta subito ricordandole il netto miglioramento rispetto allo scorso anno, dopo poco più di due minuti giunge anche Monica artefice di una bella gara, soddisfatta della prestazione e di tutta l'organizzazione.
Nella corsa avrebbe potuto dare di più senza dubbio e stavolta è costretta ad incassare (lo dico per scherzo e lei lo sa) la sconfitta che rimette il punteggio in parità dopo l'umiliazione che mi aveva inflitto a Bardolino. Peccato per Piero che costretto da una caviglia gonfia è costretto al ritiro; complimenti a Giuseppe che completa la gara con un risultato ottimo.
Il percorso veramente bello, tutte e tre le frazioni e l'organizzazione molto buona salvo l'arrivo alquanto anonimo. La sera si festeggia con una birra tra amici e tutti pronti per la prossima avventura.
Ps
nei prossimi giorni qualche riflessione importante venuta fuori da questa gara e che mi aiuterà a disegnare l'allenamento del prossimo anno.