La condizione non era certamente quella dello scorso anno ma la voglia di godere della natura non certamente minore; per fortuna il meteo ci ha dato una degna cornice e tutto è andato per il meglio. Meno numerosa del solito la truppa di amici alla partenza ma con la lieta sorpresa dell'iscrizione all'ultimo minuto di Marco Piermarini e l'esordio a Timau di Luca Pascolo, Vittorio, Marina.
La mia gara è stata improntata all'attenzione a non farmi male, attenzione soprattutto in discesa dove non ho voluto rischiare nulla e dove forse ho perso il quarto d'ora di ritardo accumulato sul tempo dello scorso anno. Gara conclusa in 4: 15' più che dignitosamente.
4 commenti:
Belle foto, curiosità: com'era la discesa, molto tecnica? Nota: con canottiera rossa e n° 76 riconosco un compagno di strada Abbots Way.
L'ha fatta un mio amico e dice che e' sempre piu' dura e tecnica...
Bravo Antonio!
Mare monti acqua bici... e chi ti ferma piu'?!?!?!
@ Caio: il numero 76 è Croattini.
non sò dire se si trattasse di discesa tecnica, e poi cosa significa tecnica? era impegnativa, questo è certo specie per chi non è abituato e allenato su dislivelli di tal fatta;
@ Marco: ora è tempo di sperimentare visto che correre "di qualità" non mi viene bene, probabilmente in questo modo ritroverò anche lo smalto per la maratona come dico io
Per "tecnica" intendevo: fondo instabile (sassi rotolanti, ghiaia), tratti esposti o pericolosi, punti che richiedono di saltare per trovare un appoggio decente tra un passo e l'altro, pendenze che ti costringono a sovraccaricare i quadricipiti in equilibrio precario. Cerco di migliorare in discesa e sono avido di informazioni...
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