Sono passati ormai 5 giorni dalla Maratona di Trieste, smaltita la fatica nelle gambe, smaltita la "sbornia" dell'eccezionale risultato provo a fare una analisi a freddo.Mai avrei immaginato di poter arrivare a tanto, pronosticare una maratona a 4' al km poteva sembrare già un azzardo quando a dicembre faticavo non poco a stare sotto le 3 ore. Quindi visto che i miracoli in maratona non esistono proviamo a vedere la concomitanza di "fortunati eventi" che mi hanno portato a tagliare il traguardo in 2.43.55.La campagna di primavera era iniziata con il 1° gennaio, la corsa con gli amici nel Parco del Cormor innevato.Sin da quel momento avevo programmato la Maratona di Trieste come gara nella quale cercare di raccogliere i frutti di una preparazione che, seppur sui generis, aveva un crescendo. Come ho sempre fatto ho messo in programma diverse gare di Maratona nelle quali non mi sono risparmiato ma hanno avuto la funzione di "lunghissimi prolungati".
- --Nelle 5 Maratone prima di Trieste (Salento, Barcellona, Roma, Treviso e Vienna) la mia FC media si è attestata sempre tra i 141 e 143 bpm.
- --A Trieste è stata costantemente oltre i 148 con una media finale di 151 bpm segno che ho spinto al massimo, anche in discesa.
- --Sia a Roma che a Vienna avevo trascorso un sabato in continuo girovagare spendendo molto in termini di stanchezza.
- --In tutte le altre gare ero arrivato alla vigilia della partenza (con alcuni giorni di scarico) con un peso sempre superiore ai 77 kg; prima di Trieste seppur scaricando ho corso tutti i giorni pochi km e pesavo poco meno di 75 kg.
- --Una serie di avvenimenti mi ha turbato l'ultima settimana ma questo ha creato una tensione nervosa che ho scaricato nella gara di domenica.
- --Condizioni meteo (temperatura, umidità, tempo nuvoloso) ideali a Trieste; mentre a Treviso pioveva, a Roma c'era vento, a Vienna un po' di sole.
- --Sin dalla partenza a Trieste ho beccato il gruppo giusto, anche se a un certo punto ci siamo distanziati di qualche metro eravamo sempre a vista; a metà gara ho incontrato il mio amico Cristian che mi ha tirato sulla salita e nella prima parte della discesa; lungo i rettilinei vedevo davanti due amici (Luca e Gianni) ed ho fatto tutta la gara al loro inseguimento, il constatare che lo svantaggio si riduceva mi dava ulteriori energie; gli ultimi due km, fianco a fianco con Gianni sono stati di grande stimolo, da solo mai avrei fatto 3'44'' al 42° km.
- --Il percorso di Trieste mi si addice, mi piace, la salita viene quando si è ancora freschi, la discesa è gradevole, e quando si arriva in piano sono sempre riuscito a conservare l'inerzia della discesa.
Naturalmente è impossibile stabilire quali di questi elementi abbiano contribuito di più; certo è che 6 minuti di miglioramento tra Vienna e Trieste sono tanti e non bastava la determinazione.
- ED ORA LA PROSSIMA SCOMMESSA E' GIA' LANCIATA, VEDREMO STRADA FACENDO SE CULMINERA' A BERLINO O IN QUALCHE ALTRO POSTO.
1 commento:
Scommessa in termini di tempo finale?
Vederti sulle 2h40 sarebbe fantastico ma dopo queste tue prestazioni non scommetterei contro nemmeno 1 euro :)
La prestazione sicuramente é stata aiutata da una concomitanza di fattori girati nel verso giusto. Ma la notizia migliore, ovviamente, quello che sei riuscito a dare era comunque nelle tue potenzialitá!! Poi riuscire a prepararsi bene per diverse maratone da anche un aiuto nell'avere piu chance di trovare la giornata perfetta. Correndone un all'anno, ovviamente questo é piu difficile!!!
Berlino? Anche a me non dispiacerebbe rifarla, ma pensavo anche una piccola ed a misura d'uomo, tipo Lake Garda Marathon.
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