Quest'oggi era in qualche modo la prova del nove, provare a correre seppur lentamente ma solo a condizione che il fastidio al polpaccio non si facesse sentire. Ci siam ritrovati in tanti al parco alle 8.30, la gran parte aveva in programma un lunghissimo in vista dei prossimi impegni di Roma e Treviso; come al solito si parte tutti assieme e dopo il riscaldamento ognuno col suo ritmo. Il riscaldamento si è prolungato per 10 km ad un ritmo di circa 5' al km, la giornata è splendida, fredda ma ben soleggiata, i crochus e i bucaneve cominciano a spuntare, gli scoiattoli giocano allegramente e sono diventati tanto temerari da attraversarci la strada sotto i piedi. Decidiamo di uscire dal parco, di fronte a noi le Alpi si mostrano nella loro più splendente bellezza, l'abbondante neve caduta in questo inverno riflette la luce "quasi abbagliando". Purtroppo intorno al 13° km Monica rallenta, ha fastidio al piede, pensiamo a qualcosa di leggero, aspettiamo che ci raggiunga ma niente, invertiamo la direzione e torniamo indietro, purtroppo si tratta di qualcosa di serio al piede che non le permette di continuare: il suo allenamento termina mestamente qui, non le resta che tornare a piedi verso il parco.
Proseguiamo, intanto il leggero fastidio al polpaccio si ripresenta, facci ancora qualche km poi inverto anche io la direzione ed approfittando della compagnia di Antonio Sette incremento anche il ritmo. Al momento dell'inversione di direzione la media complessiva è di 5'11'' al km; il ritmo più allegro non acuisce il dolore, il piacere di riassaporare la corsa vera mi carica. Azzardo un obiettivo: cercare di abbassare la media fino a raggiungere i 5' al km.
Antonio tiene bene il passo, lungo l'ippovia incontriamo diversi podisti; mi pongo io al comando ed il ritmo si alza ancora di qualche secondo.
Rimango da solo, quando rientro nel parco lo trovo affollato di podisti e podiste, passeggiatori e passeggiatrici, oramai sono in ballo e decido che finchè non raggiungo l'obiettivo non mi fermo.
Allo scattare dei 25 km finalmente sul display del mio Garmin sulla voce "Passo Medio" compare la scritta 5:00, posso fermarmi l'opera è completata. A suggello di questa splendida seduta nel rettilineo finale mi attraversa la strada a gran velocità una lepre.
Terminato il mio allenamento mi ritrovo con tutti gli amici a commentare le impressioni della giornata, qualcuno è soddisfatto, altri meno; tutti auspichiamo a Monica una pronta ripresa per questo inaspettato stop che l'ha buttata molto giù.
Torno a casa, il tempo di una doccia e subito in piscina con Giulia (mia figlia). 1000 m di nuoto "a tratti" interrotto di quando in quando per dare qualche consiglio a Giulia che da autodidatta per la prima volta completa un'intera vasca senza fermarsi.
Casa, pranzo e subito di nuovo fuori a provare i roller di Giulia che li indossa per la seconda volta; pochi minuti e la vedo sfrecciare in un parco vicino casa.
Che splendido weekend tutto dedicato allo sport, non lo avrei mai detto:
- 38 km tra fitwalking e corsa
- 2500 m di nuoto.
Niente male per un reduce da infortunio...
3 commenti:
Non ti stanchi mai eh Antonio? segno di grande vitalità...
Concordo, direi proprio niente male! ;)
Ottima ripresa! E pure in una bella cornice! Vai così Margantonio!
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