Saggezza e buon senso vorrebbe che nella settimana che precede la maratona ci si mantenesse sul leggero, badando a recuperare le forze.
Ma come si può rinunciare ad una bella corsa quando alla fine di novembre viene fuori una bellissima giornata soleggiata come quella di oggi ad Udine?
La temperatura era molto bassa, appena 5° C alle 10.00 ma equipaggiato con guanti e cappellino
son partito in direzione collina.
Ho cercato di fare la strada più breve possibile per raggiungere i primi saliscendi. Come al solito le gambe fanno fatica a mettersi in moto ma già sulle prime rampe avverto solo sensazioni positive; accanto il paesaggio varia continuamente, tratti di campagna ancora completamenti coperti da una spessa coltre di neve si alternano a tratti dove ancora emerge il verde dell'ultimo autunno.
Dopo 8 km raggiungo la "cima Coppi" del mio esplorativo (solo 135 m di dislivello, non pensiate chissà che), invece di svoltare ed intraprendere la via del ritorno allungo ancora ricercando qualche altro dislivello. In direzione di Santa Margherita le gambe vanno una bellezza, la discesa inevitabilmente gratifica la corsa, il sole riflette tutta la sua luce sulla neve bianca.
Vedo sbucare sulla mia destra due cacciatori armati delle loro doppiette con al fianco un acane da caccia, il pensiero immediato è come si possa ritenere allo stesso livello di dignità sportiva il mio sforzo nel quale la ricerca del benessere si raggiunge solo percorrendo km a costo di gran fatica, rispetto al loro dove l'obiettivo è ammazzare un povero essere animale che inconsapevole della vigliaccheria umana era uscito a fare un banchetto in pace. Unica consolazione al mio pensiero è che non riesco a scorgere appeso alla propria cintura nessuna vittima.
Affronto l'ultima rampa, quella che mi porterà alla Pieve di Santa Margherita, l'ultimo stimolo per il mio cuore poi tutta discesa.
Guardo il cronometro che segna una media a questo punto di 4'45'' al km; l'obiettivo da questo punto in avanti sarà abbassare questa media.
Completo il mio allenamento a buona velocità dopo 16,2 km con una media complessiva di 4'29'' al km. Il beneficio per l'anima ricevutio da quest'allenamento compenserà lo sforzo che subisce il corpo...eppoi la maratona di Firenze in modo o nell'altro la porteremo sempre a termine.
2 commenti:
In effetti alle volte la gratificazione mentale è tale che anche il corpo si adegua. E magari a Firenze porterai dentro le immagini di questa bella escursione!
non nascondo che ultimamente dover pensare alle gare e condizionare quindi le mie corsette infrasettimanali mi disturba a volte.
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