"La felicità più grande non sta nel non cadere mai, ma nel risollevarsi sempre dopo una caduta." Confucio
In 14 anni di corse con 152 esperienze portate a termine sulla maratona e sulle ultra mi era capitato di ritirarmi solo al Passatore ed in qualche altra ultra, l'unico episodio di resa in maratona si era verificato anni fa a Reggio ma a seguito di grave infortunio che mi costrinse all'ingresso in ambulanza.
A Jesolo ieri sera ho alzato bandiera bianca al 25° km...
Le ragioni?
Non so se sia importante ricercarle ma comunque è la lezione che deve restare, anche un esperto sulla maratona ha il dovere di rispettare questa gara e proprio in questa ottica penso di aver preso la giusta decisione.
Il malanno alla parte posteriore del ginocchio domenica scorsa mi aveva impedito di correre per tutta la settimana, il test di venerdì sera era tardivo e poco significativo, oramai la "tensione" pre gara era svanita, le motivazioni scadute.
Mi sono ritirato non a Jesolo all'altezza del cartello 25, ma già durante la scorsa settimana.
Ho voluto comunque esser presente perchè sapevo che avrei incontrato molti amici, sia friulani che conosciuti nel mondo del blog; ho voluto esserci per provare se "il danno" fosse serio oppure solo passeggero; ho voluto esserci perchè ogni esperienza è una lezione di vita.
Sono partito ad un ritmo di 4'20'' al km con a fianco Andrea Cosson con il quale ho corso diversi km, Piergiorgio Iacuzzo, reduce da una bella 100 km in Austria, era sempre a pochi passi da noi.
La gamba reggeva bene ma già al cartello del 3° km ho cominciato a pensare che forse potevo decidere di deviare verso il traguardo della mezza (naturalmente senza essere qualificato).
Intorno al km 15 un leggero "tirare" mi ha messo in allarme ma evidentemente la gamba calda e il ritmo molto costante, senza strappi, ha anestetizzato tutto dopo pochi minuti.
Quando eravamo ormai vicini al traguardo della mezza, giunti al bivio, ho imboccato a sinistra sulla via della maratona abbandonando il viale affollato di gente ed "avventurandomi subito nel deserto", strade deserte, lunghi tratti assolutamente privi di illuminazione, percorso scarsamente segnalato. Insomma non il massimo per un podista già in "crisi di identità".
Davanti a me qualche podista che ho ripreso non per mio merito ma per suo cedimento, poi improvvisamente dopo il cartello del km 24 penso: "...e se mi accade qualcosa quando sarò lontano dal traguardo, in questo deserto chi mi salva?".
Dopo neanche due minuti, pochi metri prima del cartello 25 rallento, mi fermo a far pipì, sto per ripartire ma imbocco la direzione del ritorno; la mia gara era finita.
Per rientrare sul traguardo ho dovuto fare di nuovo 5 km ma mi sentivo risollevato.
Quando ho incontrato gli amici del "branco del Cormor", tutti impegnati nella mezza c'è stato poco da dire.
Nessun rimpianto, mi sono ritirato con dignità e per amor proprio, non volevo compromettere il resto della stagione per aggiungere una unità nel mio conteggio di maratone; ripartirò con umiltà felice di potermi risollevare da questa caduta.
Qualcuno mi ha scritto che ha letto nel mio sguardo la delusione, forse quando ho visto arrivare quelli che correvano al mio ritmo ho avuto un momento di "debolezza" ma come mi ha detto la bravissima Marilena Dall'Anese appena tagliato il traguardo: "ecco, anche tu sei umano"; facendo tesoro di questa lezione da domani ricomincerò.
Anzi, anzi, ho ricominciato già da oggi.
Stamattina alle 11.30 ero già al Parco ed ho fatto 15 km lenti (ma non troppo) di defaticamento.
11 commenti:
Scelta fatta con la testa ed il cuore? Allora è sempre quella giusta (giulryrun)
Bene così Antonio da domani si ricomincia... Ciao!
Ancora una volta dimostri di essere un esempio per tutti! Grande!
Buon recupero!
Buon recupero anche da parte mia.
Ciao.
Mi piace la tua filosofia: non esistono le sconfitte ma le scelte consapevoli. Sei un grande e sicuramente presto ritroverai nuovi stimoli e successi. Te lo auguro di cuore!
Ciao Antò, mi dispiace per come è andata, ma sono anche convinto che è stata una scelta giusta. Comunque in queste situazioni è abbastanza semplice capire cosa fare per dare il consiglio ad un'altra persona; mentre quando si tratta di noi, è sempre + difficile. Riguardo all'ora in pista a Fagagna, sai se c'è qualche squadra disperata che deve essere completata? Io la correrei volentieri. Di solito faccio sui 16,7 ed il mio personale è di 17Km. CIAO, ti auguro si sistemarti presto.
Ciao Antonio è sempre un piacere scambiare 4 chiacchiere con te, sarebbero servite ore per scambiarci tutte le nostre opinioni. Sper lo faremo in un'occasione più tranquilla. Mi spiace molto per il tuo ritiro, la Paola mi aveva detto che le pareva di averti visto in zona traguardo poco dopo che eravamo passati alla mezza. ho pensato al peggio pero' speravo si fosse sbagliata....oggi invece ho appreso che ti sei fermato, beh lo sai meglio di me che puo' capitare. Non voglio darti nessun consiglio anche perchè dall'alto della tua esperienza non ne hai bisogno. Tu sai come devi fare. Ci vedremo presto mi auguro.
Un caro saluto
Andrea
piuttosto controllati bene il problema ke hai avuto
e riparti (ho visto ke gia' lo hai fatto) sei sempre irraggiungibile
GRANDE MARGA1!!
CIAO!!!
Hai avuto il coraggio di fare una scelta che la maggior parte di noi non vorrebbe mai prendere per puro orgoglio... hai fatto benissimo, e non hai nulla da spiegare con il tuo curriculum. Ciao buone corse.
è saggiezza anche fermarsi.
In ogni caso, se terminavi la mezza con il pettorale della maratona, saresti finito in classifica; i giudici del GGG sono tenuti a inserti nella classifica della mezza comunque.
A me è successo a verona 2005.
vi ringrazio dei vostri numerosi messaggi. ho fatto una scelta che è una sciocchezza rispetto a tante altre più serie che siamo tenuti a fare nella nostra vita. sono convinto che sia stata la più saggia e i riscontri di questi giorni mi danno ragione.
saluti a tutti.
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