Beethoven era per un sedicesimo nero

Tredici racconti. Tredici frammenti di vite. Storie d'amore. Gli incontri veri o immaginati dell'autrice con alcuni grandi scrittori del ventesimo secolo. La storia che da il titolo alla raccolta, vede un professore di biologia di Johannesburg ripercorrere la propria storia familiare. Al centro un tema paradossale e significativo: se un tempo tutti desideravano avere almeno una goccia di sangue bianco nelle vene, oggi vale l'esatto contrario, e avere almeno un sedicesimo di sangue di colore è raccomandato quasi si trattasse di un indizio dì "nobiltà sociale". Con mano sicura Gordimer indaga fra le pieghe dei sentimenti e del rapporto di coppia: attraverso i sensi (udito, olfatto) i diversi protagonisti scoprono di essere stati traditi dal partner. Ho letto recensioni tutte positive su questo libro eppure non sono riuscito ad apprezzarlo appieno; sebbene il racconto breve si presti ad una lettura "a tratti" pochi di questi mi hanno preso e trattenuto fino alla fine. Riproverò con qualcos'altro della Gordimer perchè confesso che conoscere qualcosa di più del Sudafrica mi interessa molto. Si accettano consigli.