Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.
Perle di saggezza
Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova vita, corri la Maratona!
Emil Zatopek(citazione segnalatami da Giovanni Chessa)
Si parte di buon mattino dal rifugio per raggiungere la bocca del Vulcano, cerchiamo di sfruttare al massimo il cielo sereno che ci offre questa giornata. La sceltà si rivelerà azzeccata xkè ad un certopunto le nuvole diventano minacciose.
E' una esperienza fortissima...che val la pena godersi al massimo anche distendendosi sulla lava proprio in cima.
(da vedere in particolare i video)
Procede il nostro trekking e man mano che ci avviciniamo al VULCANO cresce la curiosità e l'impazienza della nuova esperienza.
Intanto c'è la tappa che porterà da Borg Murat fino a Gite du Vulcan laddove abbiamo prenotato per due notti il rifugio.
23 km sostanzialmente pianeggiati camminati a buon ritmo (dopo una partenza bagnata) con una sorpresa finale...mi ritrovo per terra con le gambe in aria "tipo tartaruga".
Si parte di buon mattino da Cilaos. Come prima metà abbiamo da raggiungere il rifugio da dove iniziare il nostro attacco alla cima più alta dell'Ile de la Reunion. Si tratta del Piton de Neiges la cui cima è posta a quota 3060 m s.l.m.
Una volta in vetta,considerata la bella giornata di sole e l'ora che non è per nulla tarda scegliamo una variazione sul programma...
Scendiamo, riprendiamo i nostri zaini e via verso Borg Murat, una camminata impegnativa che si rivelerà lunga 34 km e che ci vedrà entrare in un hotel ben dopo il tramonto. Si tratta però di una ottima collocazione certamente meglio di quello che sarebbe stato dormire in quello che ci veniva indicato come il peggior rifugio di Reunion
Mancano poche centinaia di metri per raggiungere la cima...
...ed eccoci finalmente sulla vetta più alta dell'Ile de la Reunion, il Piton de Neiges