Doveva essere una giornata dalle condizioni meteo pessime ed invece ti svegli e vedi il cielo sereno, il migliore incipit in prospettiva di correre una gara alle quali lega un grande affetto e che non hai mai tradito sin dalla prima edizione. Palmanova e la sua Mezza sono un appuntamento dell'autunno ormai irrinunciabile per me e per migliaia di podisti del triveneto come anche per tanti sloveni e austriaci.
3170 arrivati al traguardo (nuovo record) portano questa gara a posizionarsi anche quest'anno al 5° posto in Italia come numero di partecipanti tra le 21 K.
Il segreto di questo successo si riassume in poche note: servizi ottimi, percorso scorrevolissimo, tutti amatori al via e un pool di organizzatori e volontari che sono tutti podisti che conoscono le esigenze e sanno cosa serve.
La mia partecipazione odierna era in funzione di pace-maker dell'1:30, compito che ho svolto con grande entusismo insieme alla mia allieva Elena e ad altri due podisti (che in realtà ho visto pochissimo).
Ritmo scandito sin dal primo km a 4:15 al km, il gruppo è folto e silenzioso; scorre la strada sotto i nostri piedi, le tortuose strade della campagna palmarina non offrono panorami mozzafiato ma una volta tanto il pensiero può essere rivolto alla ricerca della prestazione cronometrica.
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Ad ogni split trovo conferma sul ritmo e cerco di inquadrare Elena che mi è al fianco o più spesso alle spalle...è stato un mezzo azzardo, quasi una scommessa azzardata quella di assumersi insieme a me la responsabilità di prendere i palloncini per lei che a questo ritmo agguanterebbe il proprio PB.
Scorrono i km e via via il gruppo si sgrana, anche Elena fatica a tenere e gradatamente si sfila ma la tengo d'occhio girandomi di tanto in tanto.
A 6 km dal traguardo inizia la vera gara, nella Mezza è il momento cruciale; inizio ad incitare gli amici che mi stanno attorno e a gran voce Elena che è qualche decina di metri indietro. Capisco che è impossibile fare gara parallela, l'opportunità di chiudere in 1:29 per lei è preclusa ma sono ottimista che possa chiudere il "compitino con profitto".
L'ingresso da Porta Cividale nella Città stellata è sempre una piccola emozione, quella piccola salitella e poi in fondo il traguardo, ambito premio per una fatica resa oggi piacevole da una giornata di sole splendido; il crono premia il mio sforzo di regolarità con 1:29:49 (44'47'' la seconda parte).
Transito e subito mi volgo a scorgere Elena che ha ancora qualche centinaio di metri da correre...sprinta e conclude in 1:30:24 migliorando il suo PB di altri 25 secondi rispetto a Udine.
Come premio uno splendido post gara fatto di risate in compagnia e tanta tanta birra...
1 commento:
Grazie a voi 2, siete stati bravissimi! Purtroppo ieri le mie povvere gambe da montagna mi hanno portato con voi solo 13 kilometri... prossima volta fino al traguardo!Olivier
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