1) La mezza di domenica a Pordenone mi ha lasciato le gambe appesantite, soprattutto in partenza faccio una fatica immane a convincerle a tenere un ritmo adeguato e si sa perdere un minuto in partenza è irrecuperabile;
2) Le Maratone corse all'estero sono sempre un terno al lotto perchè la vigilia è sempre "molto impegnativa";
3) Domenica 26 a Venezia dovrò correre un'altra 42 km con una "responsabilità da pacer" che non posso fallire.
In tutto ciò ho delle certezze: la proiezione della Mezza di Pordenone mi proietterebbe verso un 3:04-3:05 che sottoscriverei alla grande alimentando le mie speranze di poter giungere presto a ridiscendere sotto il muro.
Deciderò solo in partenza che gara correre e UNA VOLTA TANTO POTREBBE ESSERE UNA SCELTA CHE VIENE DALL'ISTINTO PIU' CHE DAL CERVELLO...quindi se scoppio non dite che non vi avevo avvisato.
Nessun commento:
Posta un commento