La Mezza maratona se vuoi correrla da competitivo la devi prendere come una "gara di mezzofondo prolungatissimo". E' necessario spingere dal primo all'ultimo km e soprattutto è necessario farlo dopo l'ora quando le forze cominciano a venir meno.
Detto questo sono pienamente soddisfatto della mia gara odierna conclusa come era nelle aspettative sotto l'ora e trenta (1:29:24 sporco, 1:28:57 netto).
Con Marco Grimaz e Francesco Michelutti |
La prima parte di gara, quella che ci porta fino a Feletto (in lievissima pendenza) la affronto in spinta ma senza eccessi, punto sulla regolarità ma soprattutto punto a non saltare. Ogni tanto uno sguardo alla FC.
Avevo messo il Garmin che me la evidenziasse per bene...ma quando mi accorgo per 3-4 volte che non riesco a smuoverla dai 140 bpm ci rinuncio, inutile innervosirsi. Sento che le gambe vanno al massimo eppure il mio cuore ancora "dorme" per una corsa veloce. Inutile star a perdere energie nervose...guardiamoci attorno, i podisti, il pubblico (poco) ed andiamo a sensazione.
Si transita per Feletto siamo ormai prossimi a metà gara in perfetta media con i palloncini dell'ora e trenta ma ancora dietro. Avanti a me un'apparizione, uno stimolo...fra i tanti podisti da puntare e riprendere una maglia gialla che son certo non mollerà molto facilmente conoscendone la sua tenacia.
In effetti ci metterò diversi km a riprenderla e mi rimarrà "alle calcagna" fino al termine...solo perchè si sta allenando poco altrimenti...
Sono ancora in spinta, acquiasto fiducia, anche stavolta l'effetto-gara ha funzionato, indossare la canotta con il numero mi ha trasformato, mi ha dato energie che sapevo di non avere, mi permette un ritmo che non assaggiavo da tempo. Visto che c'è questo vento positivo lo prendo ed approfittando di un leggerissimo dislivello positivo incremento leggermente.
Raccolgo gli incitamenti dei compagni di squadra fermi lungo il percorso e procedo...km 16 ancora bene; km 17 sono ancora in spinta.
Km 18 un paio di podisti mi superano ma non riesco a rispondere, le gambe sono appesantite, uno sguardo al Garmin...ho leggermente rallentato.
Faccio ricorso alla testa, sveglio il maratoneta che è in me e mi dico che non si può rovinar tutto negli ultimi 3 miseri km, sono solo 2 giri del mio Parco del Cormor.
Ce la metto tutta, prendo inerzia della leggera discesa che mi porta in Piazza I Maggio ed affronto gli ultimi 500 m con il cuore in gola...le gambe sono totalmente vuote, d'altronde se così non fosse MAI SAREBBE CAPITATO che ben 4 podisti mi superassero negli ultimi metri.
Il traguardo è conquistato, questo 1:29:24 vale oro in questo momento ed in queste condizioni, si può solo migliorare ed il riscontro immediato lo avremo sulla Maratona tra due settimane e meglio ancora tra un paio di mesi quando arriverano gli impegni più attesi.
Infine una mensione speciale ad una persona che oggi avrebbe dovuto correre questa gara ed invece è stata strappata alla vita da un gesto vile.
I miei complimenti anche a tutti coloro che oggi hanno realizzato una prestazione di cui vanno soddisfatti, a chi ha esordito dimostrando a se stessa che si poteva fare, a chi è tornato su questa distanza e alla mia Giulia che dopo aver corso la Staffetta-scuola ieri oggi ha corso la STRAUDINE di 7,5 km.