e altre nelle quali è difficile identificare segnali di debacle. Ed è proprio in questo modo che voglio prendere la mia decisione di ritirarmi dopo solo 3 km alla Firenze Marathon. Tanta acqua e freddo presi prima della partenza, la testa non pronta e la chiappa che ha detto subito NO.
Inutile andare a rischiare per correre qualche km a ritmo molto lento con la certezza di non riuscire a raggiungere il traguardo.
Mestamente sono tornato al deposito borse e da lì in albergo a fare la doccia.
Qualche lacrima, non lo nego. E' la seconda volta che mi accade in maratona, la scorsa volta in maratona in condizioni simili avevo tirato fino al km 20 prima di strapparmi seriamente e tornare indietro in ambulanza; questa volta sono stato più lucido.
Si tratta pur sempre di uno STOP, di una SCONFITTA, inutile negarlo. Volevo essere in quel posto in quella giornata ed invece mi sono limitato solo ad incitare gli amici, a cercare di infondergli coraggio nei momenti topici. Sono stati bravissimi tutti e abbiamo trascorso un bel weekend.
Ora la parola d'ordine è:
RIPOSO
14 commenti:
piuttosto che correre il rischio di infortunarsi mi sa che hai preso la decisione migliore. parlare di sconfitta mi sembra pero' un po' eccessivo.
Quoto Nino, non sono affatto d'accordo sui termine: saggio ritiro, non sconfitta...
ed anche se ti rode, devi introdurre la parola "riposo" nel tuo vocabolario...
...e noi qui a far il tifo per te :-)
non è una sconfitta...è un tagliando!
ogni tanto ne abbiamo bisogno...
buona ripresa!!
Domenica fermarsi era giustificato!
Credo che il ritiro non sia una sconfitta ma è inevitabile che il fisico di un podista di 44 anni possa risentirne dopo 4 maratone in 2 mesi!!!!
Anche se ne hai corse tante da questo punto di vista sei un pò ingenuo perchè dopo una maratona bisogna introdurre un periodo di scarico per poi prepararne un' altra.....
Marco
non penso sia "necessario" dare lezioni su ciò che è giusto o meno a chi viaggia sui ritmi di antonio...
decisione molto saggia....per me non è assolutamente una sconfitta...anzi!!!
E' stata una scelta.
Il riposo lo interpretaerai a modo tuo, e sicuramente farai le scelte più congeniali al prossimo obiettivo, un po' diverso e diversamente impegnativo.
Corri tantissimo,hai tempi splendidi e tanta di quèll'esperienza per capire quando dire stop..non è mai facile,ti capisco,ma non la chiamerei sconfitta..
Io credo che 2 ritiri in 169 maratone siano un numero eccezionalmente buono e quindi su con la vita.Se starai bene e probabile che ci s'incontri a Reggio Emilia e se cosi' non fosse in ogni caso buon riposo in attesa della prossima 42k
Ho usato il termine SCONFITTA non per la mia prestazione o il mio ritiro ma solo per il fatto che avevo/avevamo programmato che fosse una gara condotta ad un dato ritmo per ottenere un preciso risultato.
ringrazio tutti per le vostre parole; chi mi considera ingenuo continua a dimostrare di non aver capito molto di me e dello spirito con il quale affronto lo sport e la maratona in particolare.
La Maratona è una signora che va rispettata e proprio per questo io mi sono fermato come va rispettato il proprio corpo specie quando si hanno obiettivi IMPORTANTI per il 2011, obiettivi nei quali la corsa sarà solo un pezzo dell'intero.
Senza ritenermi superbo penso di non aver proprio bisogno dei tuoi consigli Marco
Meglio una coda tra le gambe che... una chiappa incacchiata!Forza Marga, di Signore Maratone ne hai fatte e ne farai, ora concentrazione per l'obiettivo 2011! Bye by Sarah PS: leggi http://edith-niederfriniger.blogspot.com/2010/11/ciclomulino.html ... io non ho altro da aggiungere...
Ciao, sono uno che sta facendo i "primi passi" in questo mondo fino ad ora conosciuto solo di riflesso. Da poco seguo anche il tuo blog e con interesse vivo gli aggiornamenti e le novità che minuzionamente sai inserire e descrivere trasmettendo emozioni e sensazioni. Complimenti davvero, non sei solo un bravo atleta. Un commento su Firenze: considerala una battaglia rispetto alla guerra che saprai combattere a Klagenfurt. Auguri per una rapida ripresa.
"...posso accettare la sconfitta, ma non posso accettare di rinunciarci a provare..." (Michael Jordan)
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