Mi reco sul luogo di incontro con gli altri amici un'ora prima dell'appuntamento portando con me la bici da corsa. Monto su e parto di buona lena per 45' tutti pieni zeppi di saliscendi, poco dislivello ma continuamente su e giù nella zona di Pagnacco, Moruzzo.
Ho pochi minuti per rimettere in macchina la bici, le scarpe da running ai piedi e si parte. Si va per l'ippovia, l'atmosfera è tranquilla, si corre abbondantemente sopra i 5 al km spettegolando. Al giro di boa il ritmo è di 5'09'' al km, gli amici non lo sanno ma ho intenzione di incrementare al ritorno approfittando anche della leggerissima discesa. E poi l'obiettivo dei 5' al km è sempre un target appetibile. L'ippovia è affollata, la nostra corsa in progressione ha inizio, da principio impercettibile, le chiacchere cessano, sento alle mie spalle che gli amici ansimano ma non demordono. Alzo ancora, mister tattoo cede di qualche metro ma continuerà fino alla fine con grande tenacia; alle mie calcagna resiste Inox che risponde benissimo alle mie sollecitazioni e finiamo in gran spolvero. La media del ritorno è 4'42'', niente male per un allenamento che doveva essere defaticante.
L'esperienza di questo SIMIL-COMBINATO è stata moltO POSITIVA e certamente sarà ripetuta.
Oggi archivio anche un giudizio ricevuto per posta sul quale spenderò qualche parola in un prossimo post:
Un atleta come te che ha corso la maratona in2'40'' ora non è che un mediocre triathleta e lì non sarà facile emergere
6 commenti:
bravo.
bel combinato, perchè simil?
certo, più in la magari inzierai a curare anche la zona cambio, ma per or ava bene così, l'importante è abituare le gambe a passare dalla bici alla corsa.
continua così e...non dar retta a chi discredita...voglio vedere tutti sti grandi tempi che fanno :)
alessio
Bello sperimentare nuovi allenamenti: è una delle ragioni che, secondo me, rende bello il correre. Aspetto curioso il tuo post su quel commento
Credo che molti tuoi "running.followers" si sentano "traditi" da questa tua scelta, ora "orfani" di grafici "alla margiotta", di resoconti di corsa di ogni tipo, di fotografie dalle gare e dalle maratone. Credo sia legittimo chiedersi il motivo di una scelta, ma non darne giudizi affrettati, senza tener conto dell'evoluzione che ognuno di noi può "subire" o "cercare". Buone corse, pedalate e soprattutto... bracciate.
Tra gli accoliti del "parco" in realtà e un pò che si sente nell'aria una sorta di esaltazione della prestazione sportiva multipla. Bello e appagante (nel mio piccolo). Mi chiedo solo se non sia un tantino egoistico questo bisogno che necessita, per essere alimentato, di sottrazione di tempo a lavoro, famiglia e, se vuoi, anche ad attività solo mentali.
@kaiale: lo chiamo simil perchè non mi sento ancora un triathleta (forse non mi sentirò mai) e quindi anche il linguaggio tecnico mi è difficile da adoperare.
@ caio: spesso mi sono inventato allenamenti strani anche quando ero solo un podista.
@ doublea: io mi sono preso solo un periodo sabbatico non ho ripudiato la corsa e la maratona in particolare tant'è vero che in autunno ne correrò ben 4.
@ Max: al Parco è stato sempre così, c'è l'effetto trascinamento. Se si ha voglia di fare si trova il tempo e il sacrifio per familiari e passioni cerebrali è minimo. Continua ad andare di pedale anche tu.
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