In verità non c'era un appuntamento prestabilito ma la consuetudine fa legge.
Arrivo leggermente in anticipo sicuro di trovare qualcuno "già in azione" e per avere il tempo di scaldare per bene "le mie parti offese": chiappa destra e pianta del piede sinistro.
Mi attacco ad Antonio S. che è già ben caldo, è una sofferenza pura, dolore da piangere sotto la pianta; dopo un paio di km lo sento di meno non perchè sia diminuito ma solo perchè mi ci sono assuefatto.
Alle 9.30 il resto della truppa giunge al punto di incontro e nel giro di pochi minuti il gruppo è folto, ci sono: Antonio, Anna C., Renato, Michele F., Michele M., Francesco, Daniele, Alessandro, Max, Cristian.
Lo spirito del parco è questo: c'è tempo per correre insieme e tempo per allenarsi secondo i propri ritmi. Numerosi altri amici sono presenti: quelli del Niù Team, quelli dell'Olimpia. Ad ogni incrocio ci si scambia saluti oggi più del solito. E' giornata di resoconti di bagordi ma anche qualche previsione di prossimi impegni. I giri scorrono e con essi i km...anche il ritmo sale e la selezione è naturale.
Francesco ci lascia per una progressione insostenibile per il mio stato attuale, Antonio aveva già terminato e già mentalmente concentrato su sci, bastoncini e rapide discese.
Comincia anche una timida pioggerella ad infastidire, questo non piega la tenacia degli irriducibili, la corsa lenta diventa progressivo. Quando sono al nono giro annuncio che il prossimo sarà il mio ultimo e tutti comprendono che c'è da accellerare. Mi pongo in testa e seppur soffrendo (e stringendo i denti) alzo il passo. Alla prima curva purtroppo Max prende una storta (maledetto sasso) procediamo io, Alessandro e Cristian.
Concludo in bellezza questo mio primo allenamento del 2010, è stata una sofferenza e ahimè temo che i malanni mi seguiranno per un po', ma sono veramente rilassato.
Al termine si rivede anche Gianni P. ancora "ai box" anche lui per acciacchi...che magari quest'anno possa uscirne efficiente come qualche tempo fa?
Ora c'è tempo solo per saluti e auguri con tutti "i pazzi" del Parco, un pezzo di panettone e un brindisi augurale. Non manca chi dopo la corsa si copre e si scopre in maniera originale, l'amico Andrea la fa veramente originale.
Che il 2010 sia foriero di belle cose, mi accontento anche di piccole gioie.
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