Ieri bella seduta di sci di fondo a Camporosso-Tarvisio. Alle 9.45 ero già pronto per partire nel deserto più assoluto, neve bianchissima, temperatura -2°C, pista perfettamente sistemata.
L'obiettivo era di ripassare la lezione del maestro e comunque di fare un bel po' di km tanto è vero che mi sono portato dietro anche il Garmin. Per carattere sono agonista e qualsiasi passione sportiva si trasforma sempre in una sorta di gara con me stesso a superarmi.
Ho fatto complessivamente 18 km di TC in poco più di 2 ore e un quarto riuscendo a cadere anche poche volte; purtroppo però una di queste cadute è stata sul duro ed ho preso una bella botta alla spalla. Ieri mi faceva tanto male ed anche questa mattina, ora sembra leggermente meglio.
3 commenti:
Al carattere non si comanda... purtroppo!
la cosa secondo me più importante è imparare l'equilibrio, cioè saper scivolare "lungo" e sfruttare al massimo la scivolata. Per imparare questo è necessario andare al limite con l'equilibrio e quindi rischiare di cadere. Per questo motivo penso che cadere sia comunque un buon segno.
Dopo questo diventa importante imparare a distribuire bene lo sforzo tra gambe e braccia, soprattutto in funzione del tipo di neve (soffice: carico molto progressivo o dura: carico repentino). Dopo diventa una questione molto muscolare, potenza resistenza, dinamicità, ecc. e chi più ne ha..più ne metta!
Auguri x la spalla, spero niente di grave.
sono alle primissime armi e la mia questione di equilibrio è ancora solo "una lotta per la sopravvivenza" lontano da me l'idea di saper distinguere tra neve soffice o dura. vorrei che fosse sempre soffice quando sto per cadere a terra infatti il problema dell'ultima volta è che sono caduto sul durissimo quando i binari erano terminati a fine pista. ma sembra migliorare
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