Per la verità si chiama: MARATONA CITTA' DEL VINO ma avendo io corso solo la mezza mi permetto di cambiare i connotati a questa gara alla prima edizione. Riporto integralmente quello che ho scritto su http://www.podisti.net/ corredando di qualche riflessione tecnica in coda.
La prima edizione della Maratona del Vino con partenza da Buttrio (UD) si apre con un dato sensazionale: nella gara di Mezza Maratona ben il 25% di arrivati al traguardo è donna (54 su 214), sicuramente si tratta di un grande risultato al quale vanno sommate le 19 signore che hanno completato la fatica sui 42 km.
Questa manifestazione sin dal suo annuncio ha lasciato molti perplessi e poco fiduciosi sulla buona riuscita tenuto conto del calendario nazionale pieno zeppo di Maratone e di quello regionale che presentava ben 4 Mezze in 3 settimane.
Eppure il signor Dentesano e gli amici che gli hanno dato una mano possono ritenersi soddisfatti dei numeri ed anche del giudizio diffusamente positivo su entrambe le gare.
Il percorso è suggestivo perchè per quasi tutta la sua lunghezza attraversa un territorio caratterizzato dalla coltivazione della vigna che dà l'ootimo vino friulano, si attraversano diversi centri e piccole frazioni che rendono lo scorrere dei km meno noioso, vi sono frequenti saliscendi ma nulla di trascendentale.
L'organizzazione ha mostrato di reggere abbastanza bene l'impatto anche alla luce dell'esperienza fatta con la 24X1 Ora che è ormai una classica del podismo friulano.
Mi avrebbe fatto molto piacere partecipare alla 42 per poter assaporare questa numero Uno della Maratona del Vino ma purtroppo acciacchi muscolari mi hanno impedito ciò ed ho dovuto ripiegare per una tranquilla Mezza, mi fido quindi del giudizio degli amici per la prima parte e invece lancio alcune critiche costruttive per la seconda.
Ribadisco la mia intenzione costruttiva in modo da non creare fraintesi ma avendo in questi anni visto nascere e perire tante belle gare per "testardaggine" mi piacerebbe che si evitassero errori; naturalmente si tratta di una visione personale e soggettiva condivisa però negli scambi di opinioni con diversi altri podisti.
La gestione delle partenze va migliorata, la zona di partenza della Mezza era assolutamente inadatta, il doppio transito su una strada stretta e non chiusa al traffico è stata molto pericolosa soprattutto per i cicloni.
Un altro aspetto merita sicuramente più attenzione: le nuove tecnologie (utilizzo di Garmin) ma anche le sensazioni delle gambe (soprattutto nei podisti più esperti) dicono che entrambe le distanze erano leggermente scarsette, nulla di trascendentale (200 o 300 m forse) ma è un aspetto che nessun organizzatore si può permettere di trascurare o considerare secondario.
Detto questo, sono pianamente soddisfatto ed attendo con impazienza la prossima edizione per poter essere protagonista della vera Maratona del Vino.
Ad aggiudicarsi la gara sono stati Franco Plesnikar e la croata Marija Vrajic praticamente senza correre alcun rischio; nella mezza distanza hanno prevalso Roberto Baracani e Graziella Rizza.
La mia gara.
Anche in questa occasione la mia gara è stata condizionata dal periodo nero che mi vede coinvolto in continui acciacchi; sono comunque soddisfatto di aver potuto correre oggi senza grossi problemi seppur sotto-ritmo. Come la scorsa settimana a Udine sono partito tranquillo e già dopo un km ho individuato che il ritmo della mia compagna di squadra Barbara Tecchio
poteva essere il mio e senza proferir parola mi sono messo al suo fianco. La mia "provocazione" è stata colta e accomunati dallo stesso fine abbiamo condotto una gara sul filo delle nostre possibilità odierne tanto è vero che lei è riuscita a stabile la sua migliore prestazione di sempre.
Tempo finale 1.29'28'' che mi riporta sotto la soglia dell'ora e mezza e quindi in prospettiva maratona mi fa rivedere il muretto delle 3 ore che ho abbandonato da qualche mese.
Le sensazioni che mi dà il pormi "al servizio" di qualcun altro al fine di ottenere un dato risultato non sono sempre comprensibili da tutti ma per quanto mi riguarda valgono quanto un ottimo crono soprattutto ora che ho ben poco da chiedere soprattutto nella mezza distanza.
Il calore che avverto attorno, poi, gli incitamenti, i saluti, la vicinanza di persone care fanno il resto; ecco perchè anche in un giorno in cui sarebbe stato saggio riposare ho scelto di mettermi comunque in gioco rischiando qualcosina ma trovando un riscontro tangibile nell'aver tagliato questo ennesimo traguardo e vedere appesa al collo quest'altra medaglia.
Il tempo finale, come detto è un onesto 1.29.28 ottenuto con una FC media di 140 bpm senza alcuno sforzo e senza alcun risentimento muscolare, aspetto ancora qualche ora prima di rivelare (ma lo sanno ormai in tanti) quale sarà la mia prossima gara.
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