Dopo la maratona di Trieste attendevo con curiosità cosa poteva venir fuori dall'impegno nel Campionato regionale di corsa su strada di 10 km, sapevo che aver raggiunto il top della condizione all'inizio di maggio mi avrebbe garantito almeno un mese di scioltezza e rapidità. Durante la settimana le sensazioni non sono buone anche perchè il riposo praticamente è stato assente nell'ultimo mese anche se non si ètrattato quasi mai di sedute intense. Ma quando metto addosso la canotta della società con il numero addosso la storia cambia, l'adrenalina della gara, il confronto diretto con i podisti che mi sono affianco, la sfida con me stesso, mi fa cambiare marcia.
Ed è così che succede che venerdì mattina faccia una fatica boia a percorrere 13 km di lento a quasi 5' al km tornando a casa sfinito mentre ieri viene fuori una media che non vedevo sul mio crono da anni.
E' la mia società ad organizzare il Campionato, la presenza è cospicua, soprattutto non mancano i molto bravi, coloro i quali puntano alle prime posizioni delle varie classifiche di categoria, non mancano i pordenonesi che si battono per le classifiche di società.
Il percorso non è dei più semplici, si parte con un giro intorno alla piazza che non è forse il massimo per far sfoltire il gruppo, poi ci si avvia verso nord in direzione piscina e si è costretti ad una deviazione per evitare dei paletti posti sul marciapiede che renderà il percorso più lungo dei canonici 10 k; si prende la ciclabile e dopo aver superato il ponte sull'autostrada ci si avvia verso Tavagnacco in leggerissima salita, giro intorno ad una rotonda e ritorno verso il centro.
Il tutto da percorrere due volte per complessivi 10,45 km (questo segna il mio Garmin e non penso sia lontano dalla realtà).
Partenza, come si diceva difficoltosa ma gradevole perchè ai margini della strada le ragazze che partiranno dopo di noi ci incitano a gran voce ed è difficile distinguere da dove vengano le grida; allo split del primo km mi rendo conto di aver scelto la strategia della partenza a tutta tralasciando per una volta quella della partenza prudente. Gli amici-avversari di sempre quest'oggi non mi sono scappati via, li ho a una decina di metri; il caldo è insopportabile ma basta pensare che le donne partiranno un'ora e mezza dopo di noi per consolarsi.
Il secondo km è un flash, vado via quasi a 3'30'' e prima del terzo ho già ripreso senza grossi affanni diversi amici (Marco, Luca, Lucio) nelle gare brevi mai ero riuscito a stare al loro passo.
Uno sguardo al Garmin che continua a segnare una media inferiore decisamente ai 3'40'' che mi ero proposto come obiettivo. In una gara come questa non c'è molto spazio da lasciare a belle sensazioni, il percorso seppur tecnicamente buono non offre distrazioni gradevoli...si deve solo correre. Temo il secondo giro, avverso sin da subito un leggero rallentamento ma lo spazio con gli avversari che mi precedono continua a diminuire, non mi guardo alle spalle. Riesco a recuperare altro terreno, altro sguardo al Garmin e la media complessiva segna 3'38'', molto incoraggiante quando mancano solo 2 km al traguardo. Mi attacco per qualche centinaio di metri a Oitzinger che mi supera, è la giusta carica per rilanciarmi, nel finale rinviene alle mie spalle Lucio De Eccher che con molta esperienza conserva un gran finale e non riesco a reagire ma ne seguo la scia per un ulteriore ultimo cambio; concludo la mia gara in 38'07'' alla media (Garmin) di 3'38''.
La posizione finale, recita la classifica, 33° assoluto. Ottima!
Un momento per respirare e dissetarsi e via a salutare gli amici e prepararsi per vivere la gara femminile che parte da lì a poco.
La gara è stata appannaggio del solito Spinelli davanti a Plesnikar e Zancan.
La gara femminile me la godo da spettatore e fotografo (ho scattato 162 foto) e qualcuno ne approfitta per sorprendermi in questa mansione.
Non nascondo un piccolo gesto di delusione quando nel finale vedo spuntare in fondo al rettilineo non la sagoma di Laura Ursella ma la maglia rossa di Erika Bagatin che meritatamente si aggiudica la gara femminile, terza Paola Pillon seguita da Lorena Giurissa che sembra aver ripreso appieno la condizione dopo lo stop dovuto ad un leggero infortunio.
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Dalla mia postazione vicino all'arrivo mi godo il finale di gara delle ragazze che giungono tutte molto provate dal gran caldo; e si succedono Anna al solito titubante quando si tratta di affrontare una gara "breve", Milena che nonostante una buona gara appare non pienamente soddisfatta, per tutte un incitamento, in particolare per le compagne di squadra naturalmente.
Alcune terminano in condizioni veramente critiche, altre addirittura con il sorriso sulla labbra.
Complessivamente hanno concluso la gara 489 concorrenti tra maschi e femmine.
Nel dopogara che purtroppo non posso godere al massimo perchè devo andare a lavorare "sono costretto con molto piacere" a dare consigli sulla 42 km ad aspiranti maratonete oppure a maratonete già affermate che tenteranno di migliorarsi ed è inutile negare che questa fiducia accordata alla mia pluricentenaria esperienza (di numero di maratone non di anni naturalmente) mi faccia gran piacere.
LE CLASSIFICHE ED ALTRE FOTO SONO PUBBLICATE A QUESTO LINK.
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