Bella prestazione in casa mia Parabita (Lecce) 08.02.2004
Splendida giornata di sole oggi nel Salento, bella anticipazione di primavera, ideale per accompagnare i podisti in questa sesta edizione della Maratona del Salento.Alla partenza si presentano quasi 600 maratoneti provenienti da tutta la Puglia e da diverse parti d’Italia, in contemporanea partono anche un discreto numero di podisti della stracittadina di 7 km.Purtroppo le operazioni per dare il via sono un po’ elaborate perché in parte per responsabilità degli atleti, in parte a causa di una cattiva gestione da parte degli organizzatori, lo sparo dello starter arriva con quasi 10 minuti di ritardo.Questa maratona, seppure si corra nel Salento terra notoriamente piatta, ha un percorso abbastanza nervoso in quanto quelle poche salite che ci sono si fanno tutte, in particolare nella seconda parte del percorso dal 32° al 36° km.Chi vuole raccogliere buoni frutti, dunque, deve mettere in conto una gestione intelligente delle proprie forze, in modo da non crollare nel finale.La gara per le prime posizioni si sviluppa con un gruppo di quattro atleti che si avvantaggiano sul resto del plotone tenendo un ritmo non trascendentale e solo alla fine Zenucchi si impone su Giorgio Calcaterra, Ardemagni e D’Innocenti.Alle loro spalle dopo un passaggio spedito alla mezza il comasco Ciucio subisce un pauroso crollo che lo porta a concludere la sua prova solo con poche centinaia di metri di vantaggio su di me.La mia è stata una condotta di gara molto regolare che ho avuto la fortuna di affrontare insieme all’atleta di Acquaviva delle Fonti (Ba) Nicola Mele alla luce dell’esperienza della passata edizione nella quale avevo sperimentato la durezza del secondo tratto di gara.Insieme a Mele (e solo per i primi km anche del laziale Paolo Comunità ) abbiamo tenuto il ritmo sui 3’45’’ al km transitando per Matino, un passaggio dal luogo della partenza, e poi in direzione Tuglie e Sannicola piccoli centri agricoli del medio Salento in uno dei pochissimi “promontori” della provincia.Siamo transitati al 16° km in un'ora esatta, portandoci poi in direzione mare dove uno splendido panorama ci ha deliziato per un tratto di una decina di km interrotto solo dal transito nella città di Gallipoli lungo il Corso da percorrere in andata e ritorno e quindi con la possibilità di valutare i distacchi dai concorrenti che ci seguivano.Questa è anche l’occasione per incrociare Valentino Caravaggio che nella maratona del Brembo mi aveva “tenuto in caldo” per 41 km per poi superarmi come un siluro a poche centinaia di metri dalla fine, e per incitarlo, come ho fatto anche con Monica Casiraghi alla testa della gara femminile (che concluderà da vincitrice per il secondo anno consecutivo) attorniata da un discreto numero di gabbiani. Il passaggio al 30° km ci presenta (e me lo ricordavo bene dall’anno scorso) un cavalcavia dalla pendenza spaventosa; sempre insieme a Mele transitiamo al 32° km in 2 ore esatte (media di 3’45’’ al km, altro che orologi svizzeri).Mi rivolgo al mio compagno di viaggio e gli dico che ora tocca a noi stringere i denti ed affrontare i prossimi 4 km di salita leggera ma continua cercando di limitare i danni e lo facciamo in perfetto accordo dandoci il cambio frequentemente per non perdere il ritmo.Al termine di questo tratto, quando ormai mancano al traguardo solo 5 km, intravedo la possibilità di tirar fuori un buon tempo anche perché le gambe tengono molto bene, cerco di incrementare il ritmo riuscendoci, il mio amico si stacca anche se rimane a pochi metri. Al 40° intuisco di poter concludere sotto le 2h40' e rilancio ancora.Finalmente il rettilineo finale si presenta davanti a me e anche quest’anno alla presenza dei miei genitori e di mia sorella taglio il traguardo felicissimo a mani alzate in sesta posizione con il tempo di 2h39’22".Questa è la maratona della mia terra, ogni sensazione provata durante la gara, ma anche prima e dopo, è molto speciale. Essere arrivato primo dei pugliesi (anche se corro per una società del Friuli Venezia Giulia) mi ha riempito di gioia, aver realizzato anche un ottimo tempo (tre minuti meglio dell’anno scorso) in un'edizione in cui tutti hanno peggiorato mi esalta e mi fa segnare questo 82° sigillo con grande speranza di poter ancora migliorare conservando beninteso la gioia del correre fine a se stesso.Prima del via ho avuto modo di incontrare alcuni amici conosciuti tramite internet in particolare il laziale Tarallo e il foggiano Guerino Pasquale che hanno concluso la loro prova contenti di aver portato a casa la gara ma dispiaciuti per il risultato, in particolare Tarallo che ho visto molto provato all’arrivo e che mi ha detto di aver esagerato nella prima parte. Coraggio!!! Ti rifarai in casa alla prossima Roma-Ostia.Per gli aspetti tecnici della gara: a parte il problema già detto della partenza tutto molto bene con un numero incredibile di addetti volontari lungo il percorso fra i quali anche molti scout; pacco gara abbastanza buono in relazione al costo di iscrizione; docce a disposizione anche se distanti circa 1 km .Un addetto dell’organizzazione mi ha detto che a causa della scarsità degli sponsor ed avendo a disposizione un budget limitato sono stati costretti a contenere i premi.La mancanza della rilevazione dei tempi coi chip inoltre lascia un po’ delusi tutti i concorrenti che vorrebbero vedere le classifiche pubblicate nell’immediato e non essere costretti ad attendere giorni prima che siano pubblicate sul sito della gara. Per fortuna la numerosissima presenza di cronometristi e giudici di gara dislocati lungo tutto il percorso mette al sicuro da ogni rischio di risultati falsati.CLASSIFICA MASCHILE1° Zenucchi2° Calcaterra3° Ardemagni4° D’Innocenti5° Ciucio6° Margiotta7° Mele8° Comunità9° Caravaggio10° GalloCLASSIFICA FEMMINILE1^ Casiraghi2^ Filanti3^ Serio
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