Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.
Perle di saggezza
Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuovaEmil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)
vita, corri la Maratona!
Me medesimo in numeri
213 MARATONE corse
PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)
un centinaio di MEZZE corse
PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine
cinque 6 ORE
PB 73,096 km (Buttrio 2014)
cinque 100 km (4 Passatore)
PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)
PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza
una 12 ORE
PB 119,571 km 31-08-2014 Passons (UD)
3000
PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)
5000
PB 16'27''
10000
PB 35' 36''
3 VOLTE IRONMAN FINISHER
PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)
un centinaio di MEZZE corse
PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine
cinque 6 ORE
PB 73,096 km (Buttrio 2014)
cinque 100 km (4 Passatore)
PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)
PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza
una 12 ORE
PB 119,571 km 31-08-2014 Passons (UD)
3000
PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)
5000
PB 16'27''
10000
PB 35' 36''
3 VOLTE IRONMAN FINISHER
mercoledì 19 dicembre 2007
IL COMMENTO
Pena di morte, la vittoria italiana
di ANTONIO CASSESE
L'APPROVAZIONE, a maggioranza assoluta, della risoluzione sulla moratoria della pena di morte è stata una grande vittoria dell'Europa ma anche e soprattutto dell'Italia, la cui diplomazia, abilmente diretta dal ministro degli Esteri, ha svolto un'azione intelligente ed efficacissima a New York. Con la risoluzione si segna un punto fermo in una battaglia di civiltà. La risoluzione non obbliga gli Stati a sospendere le esecuzioni capitali e tanto meno ad abrogare le leggi nazionali che prevedono la pena capitale. Li esorta a farlo. Ha dunque solo un alto valore simbolico, è solo uno strumento di pressione morale? No. Essa produrrà anche importanti effetti pratici [...]
[...]Ad esempio di recente la Cina ha limitato il numero di crimini per cui è comminata quella pena, ed ha attribuito alla Corte Suprema, sottraendola dunque alle corti locali, ogni decisione finale in materia. Su questa strada la Cina, che pure ha votato contro la risoluzione e continua ad essere lo Stato con il più alto numero di esecuzioni, potrà fare altri passi avanti, spinta dalla pressione dell'ONU[...]
[...]Si avrà dunque una più accurata e completa informazione sulla pena di morte nel mondo e una maggiore trasparenza[...]
Che la risoluzione sia suscettibile di produrre questi effetti, è anche il risultato dell'abile strategia adottata dai nostri diplomatici a New York. Essi, benché sicuri della vittoria al momento della votazione, hanno sagacemente evitato ogni trionfalismo e il muro contro muro, per prevenire lo scontro diplomatico e l'umiliazione politica degli avversari[...]
[...]La risoluzione non è dunque un punto di approdo di una battaglia diplomatica, ma un punto di partenza, l'inizio di un processo politico-diplomatico da favorire con pazienza e tenacia per arrivare tra dieci o venti anni alla scomparsa definitiva del boia. Questo successo della nostra diplomazia dimostra anche che per una media Potenza come l'Italia, c'è uno spazio importante in politica estera in cui affermarsi. E' uno spazio che si colloca non nel campo militare, strategico o geopolitico, ma piuttosto in quello della difesa di valori universali, e della promozione tenace dell'Europa come forte attore ed interlocutore politico - per ora soprattutto potenziale - a livello planetario.
per leggere l'intero articolo
finalmente una buona notizia
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