Nessuno può sentirsi sicuro di vincere, al momento di partire. Non si può star certi nemmeno di arrivare fino in fondo. La maratona è l'unica gara che si può perdere anche correndo da soli.

Perle di saggezza

Se vuoi correre, corri un miglio. Se vuoi conoscere una nuova
vita, corri la Maratona!


Emil Zatopek (citazione segnalatami da Giovanni Chessa)

Me medesimo in numeri

213 MARATONE corse



PB 2:36'28'' 08.10.2000 GoldMarathon Cesano Boscone (MI)







un centinaio di MEZZE corse



PB 1:13'09'' 01.10.2000 Udine







cinque 6 ORE




PB 73,096 km (Buttrio 2014)







cinque 100 km (4 Passatore)



PB 8:51'28'' giugno 2005 in pista Fagagna (UD)



PB Passatore 9:09' 2004 Firenze-Faenza







una 12 ORE



PB 119,571 km
31-08-2014 Passons (UD)







3000



PB 9'39'' San Vito al Tagliamento (PN)







5000



PB 16'27''







10000



PB 35' 36''







3 VOLTE IRONMAN FINISHER






domenica 31 ottobre 2010

Running in the rain

Avrei voluto scrivere di corsa sotto la pioggia ma una notizia clamorosamente inaspettata quanto negativa mi annebbia la serata e relativizza i miei piccoli resoconti di corsa.
27 km e 1200 m di nuoto dedicati a chi inizia la Maratona più difficile della sua vita...con un solo imperativo categorico: portarla a termine vittorioso!!!

sabato 30 ottobre 2010

Tre uomini in barca (per tacer del cane)

Uno dei più famosi romanzi satirici inglesi scritto da Jerome Klapka Jerome si intitola Tre uomini in barca (per tacer del cane).
L'uscita di stamattina in bici potrebbe sintetizzarsi in questo titolo: ci siam ritrovati ad onorare una splendida giornata di sole 3 uomini con diversi elementi in comune. Tutti e tre con il nome Antonio, tutti e tre scarsi di capelli e tutti e tre "altoatesini" d'origine.
Del quarto è meglio tacer come scriveva lo scrittore inglese.
E' stato un bel giro con qualche saliscendi che abbiamo affrontato con la voglia soprattutto di godercelo ma nient'affatto lentamente. Dopo una sessantina di km il gruppo ha iniziato a perder pezzi fino a che non son rimasto solo a completare i 90 km che mi ero ripromesso di fare.
Complessivamente 93 km.
In serata breve seduta in piscina per soli 1000 metri tutti d'un fiato anche a ritmo discreto per i miei standard.

venerdì 29 ottobre 2010

Mizuno Wave Precision 9

Saranno ancora Mizuno le scarpe che mi accompagneranno per un migliaio di km nei miei allenamenti, avevo altre alternative a costo più favorevole ma l'eccezionale calzabilità delle Precision mi ha convinto a spendere una decina di euro in più.

giovedì 28 ottobre 2010

9 Colli in bici x il 2011

I diavoli tentatori continuano a svolgere la loro azione, sarà perchè sanno che trovano terreno fertile? Sarà perchè sotto sotto sono anche io uno di loro? Sarà che tutti i miei amici/che sono mediamente pazzi come me?
Fatto sta che l'ultima tentazione è la partecipazione ad una gara di gran fondo di ciclismo che si svolgerà nella prossima primavera, precisamente il 22 maggio. Si tratta della NOVECOLLI. Potrebbe essere un buon banco di prova nella preparazione dell'IRONMAN di inizio luglio e comunque una buona occasione per provare una nuova esperienza sicuramente strong.
Le iscrizioni si aprono il prossimo 3 novembre e anche in questo caso penso che invierò la mia iscrizione subito a scanso di equivoci e per assicurarmi la partecipazione che mi dicono sia abbastanza ambita. Ci sarà poi tempo per approfondire i dettagli per partecipare al meglio o almeno per limitare i danni.

lunedì 25 ottobre 2010

Berlino 2011: iscritto!!!

Ragazzi le iscrizioni per la Boston Marathon si sono volatilizzate in 5 ore. Per fortuna che io sono riuscito ad entrarci. Visto l'andazzo mi prendo per tempo e formalizzo l'iscrizione per Berlino 2011, 60 euro spesi bene sicuramente.

domenica 24 ottobre 2010

VeniceMarathon: under three hours

Una emozione grande ritornare a tagliare il traguardo sotto le tre ore. Un'emozione culminata in pochi secondi, resasi concreta negli ultimi 5 km ma che ho costruito dal 20° km in avanti.
Alla partenza avevo annunciato che avrei deciso la condotta di gara solo dopo i primi km invitando Monica a tenersi sulla destra perchè eventualmente ci saremmo trovati per correre insieme.
In effetti pur essendo partito in primissima fila ben presto sono stato raggiunto dai pace-maker delle 3 ore che in breve mi hanno anche staccato. Le gambe andavano, il ritmo discreto in perfetta media ma nella testa continuava a "girare il disco" che non ce l'avrei fatta per pochi secondi e questo mi avrebbe lasciato un minimo di delusione.
Il clima decisamente bruttino con elevata umidità mi ha disturbato in quanto mi ero vestito troppo, anche se tutto sommato devo dire che ci è andata bene rispetto alle previsioni che annunciavano pioggia a catinelle.
Transitiamo ai dieci km che sono di nuovo con i pacer delle 3 ore, il gruppo è numeroso, ai ristori si fa difficoltà e qualche accenno di inciampo ci scappa, spesso sono costretto a tagliare il passo.
Ormai la decisione è presa, tentare l'azzardo e sperare che l'esperienza mi metta al riparo da crolli degli ultimi km. Fino al 20° km procedo in solitario in perfetta media, sono concentratissimo nel tagliare le curve, faccio attenzione alla posizione delle braccia, cerco di rimanere il più rilassato possibile, evito gli entusiasmi nei passaggi dai centri abitati.
Split alla mezza in 1.29'30''.
Margine ristrettissimo che non mette assolutamente al sicuro considerato che nella seconda parte c'è l'insidioso parco di San Giuliano, il Ponte della Libertà e i tremendi 14 ponti.
Urge una soluzione drastica, un azzardo. Di solito aspetto ad attaccare ed invece stavolta l'attacco parte già dal 21° km. I parziali sono eccezionali:
km 21 4'08''
km 22 4'07''
km 23 4'06''
km 24 4'07''
km 25 4'03''
km 26 4'07''
km 27 4'10''
km 28 4'10''
km 29 4'06''
km 30 4'06''
se teniamo presente che fino alla mezza viaggiavo con una media di 4'14'' si tratta sicuramente di un incremento decisivo.
Questo incremento non solo è stato utile dal punto di vista cronometrico ma mi ha dato la carica psicologica per affrontare il Ponte della Libertà con ottimismo.
C'è aria, si sente. Avverto qualche fastidio alla pancia, un accenno di mal di fegato. La spinta non è più così efficiente il ritmo cala ma di poco. Faccio conti: mi basta andare a 4'30'' fino alla fine e l'obiettivo sarà mio.
Uno dopo l'altro scorrono i km e scorrono pure i podisti che supero in questa bella progressione.
Quando finalmente il Ponte della Libertà si esaurisce tiro un sospiro di sollievo.
Mi raggiunge Daniele Cesconetto un amico che non vedevo da anni, con lui avevamo condotto una gran gara anni fa a Treviso terminata poi in 2.38'. E' il segno del destino. Oggi sarà di nuovo gloria.
Quando iniziano i ponti la sofferenza è compensata dall'entusiasmo. Il traguardo è certo, il passo successivo sarebbe il negative split ma per farlo ci vuole un finale fast.
Riesco a tirar fuori anche questo dal 40° al termine. Ad aiutarmi i numerosi amici che mi incitano per nome, amici udinesi ma pure semplici sconosciuti che leggono il nome sulla canotta.
Gran tempo finale e passaggio a braccia alzate sotto il traguardo in 2:58'11''.
Vado a gioire nello spogliatoio con gli amici prima di ritornare in direzione dell'arrivo (zona nella quale entro abusivamente) e attendere il finale di Monica che vedo giungere poco dopo "abbastanza fresca" e mi annuncia un 3:12'22'' che rappresenta il suo miglior risultato corso da sola e il terzo in assoluto.
Tante gioie e diversi PB in questa giornata per gli amici e qualche delusione. Questa VeniceMarathon non passerà nel dimenticatoio. 169° sigillo dei quali 117 under three hours

sabato 23 ottobre 2010

VeniceMarathon: un idillio lungo 16 anni

E' stata la Maratona del mio esordio in quel lontano 9 ottobre 1994, quando vestito in una improbabile tenuta da tapascione con marsupio alla cintura mi presentavo alla partenza da Stra. La consapevolezza-follia di aver portato a termine una 100 km del Passatore mi portava a pensare che la Maratona sarebbe stata una passeggiata. Subii la prima e non ultima tremenda lezione che però è rimasta scritta nella mia mente e mi ha insegnato che ogni nuova avventura è un principio e una novità che ha la sua storia, che la Maratona è una gentile signora che va rispettata sempre e comunque, generosa nel dispensare soddisfazione ma tremendamente vendicativa quando le si manca di rispetto, vendicativa e infida perchè la sua vendetta la consuma all'improvviso, magari al 38° o pure più avanti e non c'è scampo neppure per il più scaltro degli atleti. Quell'esordio si concluse con un 3.52'48'', risultato deludente per le mie aspettative di allora ma comunque accolto da un gesto di entusiasmo perchè rappresentava una scoperta che intuivo avrebbe segnato la mia vita podistica e non solo. Ci tornai l'anno dopo e il miglioramento era già evidente anche se il rapporto con quel lunghissimo Ponte della Libertà si dimostrava assai difficoltoso. Nel '96 salto obbligato, mi ero sposato il sabato sera, non mancai comunque di seguirne la telecronaca in TV. Nel 2000 fresco di PB realizzato solo 2 settimane prima (Cesano Boscone, 2:36'28'') me la presi comoda godendomi un ritmo da 4' al km che ripetei nel 2004. Nel 2003 la mia migliore prestazione alla VeniceMarathon, un 2:42' 39'' che rimarrà ormai irripetibile. Nel 2005 inizia l'avventura del connubio con Monica, l'amica con la quale mi alleno. Era al suo esordio e mi presi la responsabilità di trascinarla in questa esperienza sconosciuta imponendole il ritmo, guidandola nella selva di gambe in partenza, gestendo la prima parte di gara e trascinandola poi nel finale che si rivelò trionfale con un tempo di rilievo per un'esordiente senza nessuna aspirazione: 3:21'06''. L'esperienza si ripetè l'anno successivo con maggiore consapevolezza di mezzi e un finale di 3:16'54'', al nostro fianco era stato fino al 39° km anche Renato che terminò distrutto ma comunque con il suo PB pochi minuti più indietro. Ritorno alla gara personale nel 2008 con con un under three hours senza infamia e senza lode (2:53'55'') . Nuova esperienza lo scorso anno da pace-maker per Monica, gara condotta sul filo del rasoio con passaggio veloce alla mezza e sofferenza nel finale che non impedii però il realizzarsi di un nuovo PB di Monica con il tempo finale di 3:13'23'' (che sarebbe stato battuto poi a Trieste 2010) ; una esperienza strana, una gara vissuta quasi da automa, da "cronometro umano", il compito inizia poco prima della partenza e termina pochi metri dopo il traguardo poi un click salva i dati e spegne tutto. Dieci traguardi portati a casa, dieci emozioni diverse con delle costanti: la partenza a Stra (con qualche variante logistica), il Ponte della Libertà inesorabile nella sua infinita monotonia, la svolta a destra dopo il Tronchetto, l'inizio dei ponti, il conto alla rovescia, il ponte di barche, il finale transitando accanto a Piazza San Marco. I propositi: mancano solo 24 ore alla partenza ed ancora non so che gara sarà. Avrei voglia di tentare l'azzardo di una partenza spedita al limite delle 3 ore che forse sono di nuovo alla mia portata, ma ho la consapevolezza che vederle sfumare per pochi minuti sarebbe più deludente di una condotta prudente con progressione nel finale. E che dire poi di una nuova esperienza da accompagnatore? Molto allettante, un feeling recuperato che potrebbe produrre un nuovo ottimo risultato ma in assenza di questo senz'altro una bella giornata di sport. Probabilmente deciderò solo all'ultimo minuto o addirittura dopo la partenza quando saggerò la reazione delle mie gambe al ritmo imposto. Che anche quest'altra avventura vada a cominciare...

mercoledì 20 ottobre 2010

Che giornata! Tripla seduta.

Giornata libera e pienamente dedicata alle mie passioni.
Si inizia alle 11 con una corsa in leggera progressione di 12 km con media finale di 4'41'' al km.
Si prosegue alle 13 con seduta di nuoto, la compagnia aiuta e così riesco a fare 2500 m in frazioni tipo ripetute.
  • 500 m di riscaldamento
  • 7x200 m
  • 2x300 m
Nuotare con frequenza porta a migliorare i ritmi e dà maggiore sicurezza. Deve essere un imperativo categorico, bisogna programmare almeno 3 sedute settimanali e non mancarle. Se poi si riesce qualche volta a stare in compagnia è anche meglio, MOLTO MEGLIO.
Un paio di ore di pausa e poi di nuovo a correre.
Seduta al parco in numerosa compagnia, 10 km tranquilli poi inizia una progressione che culmina con l'ultimo giro del Parco (un miglio) poco sopra i 4' al km.
A cena ho festeggiato con un litrozzo di Birra.
Intanto lunedì sera si sono aperte le iscrizioni alla Maratona di Bosto ed io ho già provveduto alla mia iscrizione, medito vendetta rispetto alla gara dell'Aprile scorso quando non riuscii ad esprimermi come pensavo.

lunedì 18 ottobre 2010

Il ruggito inatteso: 3800 m di nuoto e progressivo

Un weekend strano, sabato 77 km di bici in compagnia accompagnati da un fastidiosissimo vento che ne ha condizionato la media finale ma non la spettacolarità del percorso nei colli tra il cividalese e la Slovenia.
Domenica piovosa e lavorativa trascorsa in attesa delle grandi prestazioni degli amici che hanno affrontato la CormorUltra (Agnese, Luca, Milena, Giovanna) oppure hanno optato per il nuoto approcciando per la prima volta l'IRONSWIM, la distanza di 3800 m che ci toccherà nel luglio prossimo.
Oggi, giornata di recupero, mi ero prefissato un buon allenamento in piscina ed un secondo a scelta tra corsa e bici.
Ho atteso fino alle 13 per scendere in acqua ma l'attesa è stata ben ripagata.
Il primo obiettivo di raggiungere le 100 vasche è stato raggiunto con relativa semplicità, semplicità dal punto di vista mentale, non sicuramente atletico in quanto la mia acquaticità lascia sempre molto a desiderare.
Da quel momento in avanti è stato tutto un esperimento, un tentativo di superarsi, un "proviamoci". Raggiungere i 3000 m il primo successo, e poi senza mai fermarsi i 3500 e visto che ci siamo portiamo a casa la distanza benedetta che bisognerà percorrere il 3 luglio 2011.
Ecco i parziali:
  • 500 m 12'50''
  • 1000 13'13''
  • 1500 12'57'' 39'00''
  • 2000 12'48'' 51'49''
  • 2500 12'39'' 1:04'29''
  • 3000 12'53'' 1:17'22''
  • 3500 12'53'' 1:30'16''
  • 3800 7'40'' 1:37'56''
Chiaramente non sarò mai un nuotatore neanche mediocre ma il mio l'ho fatto ed ora anche la fiducia in me stesso crescerà.
Nel tardo pomeriggio infine ulteriore seduta di corsa con un bel progressivo di 10 km al parco.

martedì 12 ottobre 2010

Corsa, bici, nuoto: un triathlon al contrario.

Oggi ho praticato tutte e tre le discipline del triathlon in ordine inverso ma senza che nessuna delle tre potesse essere interpretata come un vero allenamento.
Di questo aspetto naturalmente non mi frega niente: mi sono proprio divertito!!!!
La giornata è iniziata molto presto, alle 5.30 con una corsetta lenta in compagnia, 13 km rilassanti e che hanno dimostrato che la Maratona di domenica scorsa è completamente digerita.
Dopo il lavoro bel giro in bici nella zona di Buttrio-Manzano per soli 35,5 km con un bellissimo sole, in completo relax nella prima metà ed in spinta sulla strada del ritorno, il tempo di una doccia e poi in attesa che mia figlia facesse il suo allenamento di ginnastica una veloce capatina in piscina per 900 m di nuoto in una corsia affollatissima.

lunedì 11 ottobre 2010

Munchen Marathon

Era rimasta in sospeso lo scorso anno la mia avventura in quel di Munchen. Uno stupido infortunio mi aveva impedito di partire. Non era in preventivo la mia partecipazione quest'anno ma la gentile offerta di ospitalità di un "vecchio amico", Simone al quale lo scorso anno cedetti il mio pettorale mi ha convinto.
Dopo due settimane consecutive di gare sulla distanza dei 42 non potevo chiedere molto ma l'esperienza mi attirava assai anche perchè il percorso è molto gradevole alternando tratti cittadini ad attraversamenti di parchi. Si tratta di una Maratona diversa dal solito perchè non ci sono campioni, solo amatori; alla gara principale è abbinata una 10 km e una 21 km. Complessivamente hanno preso parte oltre 18.000 podisti.
La partenza avviene nei pressi dello stadio olimpico, quello che ospitò i giochi olimpici del 1972.
E' una bella giornata di sole anche se decisamente fresca con un vento che la rende ancora più frizzante; sugli spalti mentre mi sistemo mi intercetta un amico genovese che mi saluta affettuosamente ricordando che nel 2005 lo avevo portato al PB a Reggio Emilia quando avevo fatto da pace-maker, insieme a lui un altro sempre genovese che ricorda di aver corso insieme a New York.
Pochi minuti prima della partenza incontro un amico friulano che corre spesso al parco e con il quale condivido quasi tutta la prima parte di gara anche se corriamo poco appaiati ma si tratta di un tira-molla continuo.
Cerco di gestire con la massima parsimonia le energie fisiche residue, già dai primi km sento le gambe pesanti, in particolare i polpacci. La crisi si fa sentire già a partire dal 10° km e questo mi prova mentalmente.
Seppure cerchi di rimanere rilassato lo sguardo va sempre al cronometro, la constatazione che il ritmo è già assestato oltre i 4'30'' e lo tengo con fatica ma abbatte più della fatica che sento. Ci superano due veneti uno dei quali con una canotta verde fosforescente...la loro sagoma si allontana sempre di più. L'obiettivo iniziale di un passaggio a 1:35' è ancora alla portata ma la preoccupazione è per dopo. Mi aggrappo alla maglia dell'amico del Parco e mi impongo di non mollarlo.
Transitiamo alla mezza in 1:34'40'' in perfetto orario e ci si dice che a questo punto comincia "la discesa". Il percorso offre spesso begli scorci di città alternati a tratti anonimi, il pubblico lo si trova solo in pochi posti ma è molto caloroso e la mia maglia personalizzata mi gratifica di diversi incitamenti.
Cerco di pensare positivo e mi propongo di provare ad allungare anche perchè se continuo a cedere il destino (anche dal punto di vista psicologico) è segnato. Alzo il ritmo di qualche secondo e l'amico friulano mi segue, fino al 25° km siamo a vista. Prendiamo un tratto in leggerissima discesa e dò un deciso cambio. E' la svolta, le gambe girano ed al primo lap mi accorgo del dato numerico che conferma la sensazione che viene dal fisico. La testa ne trae grande giovamento e così mi ritrovo a correre 10 km fortissimi intorno ai 4'15''.
Supero in continuazione. Ad ogni lap il mio conto mentale mi propone una proiezione finale sempre migliore e questo mi entusiasma.
Naturalmente dopo il 35° la fatica comincia a farsi sentire e pure qualche sintomo di crampo. Decido allora di guardare il cronometro solo ogni 2 km, ripasso a memoria il percorso che ricordavo da due anni fa ed inizio a pensare all'ingresso finale nell'Olimpiastadion.
Scorrono i km. Il conto dice 3:09 è certo, 3:08 alla portata, per qualcosa di meglio ci vuole un
miracolo.
Ed il miracolo arriva quando transito sul cartello che indica 40 km, riuscire a correre sotto i 9'30'' è difficile ma non impossibile. Impongo un deciso cambio e quasi in apnea spendo le ultime energie. L'ingresso nello stadio da porta maratona è da brivido, musica sparata a mille, luci psichedeliche, fumogeni ed i fotografi pronti ad immortalare; un cenno di saluto e via, volare verso gli ultimi 300 m in pista. Rettilineo finale, vedo il cronometro, segna 3:07. Il miracolo è compiuto con gli ultimi 2,195 km sotto i 4' al km.
Tempo finale 3:07'30'' di netto.
La medaglia è proprio meritata come altrettanto meritata è la birra che sorbisco uscendo dallo stadio prima di andare a rilassarmi nella piscina olimpica.
Veramente un bel weekend chiuso dall'ennesima birra da litro all'HB.

Aufwiedersen Munchen ci rivedremo senz'altro

domenica 10 ottobre 2010

Munchen Marathon: flash

Bella gara anche se nella prima parte ho sofferto ma forse più mentalmente. Dai 10 ai 20 e' stato veramente lungo. Passaggio alla mezza in compagnia di un amico del parco del Cormor in 1.34.40. Dopo il 24 km mi sono lasciato andare e le gambe hanno risposto bene . Tempo finale di 3.07.40 con split negativo visto che ho corso la seconda parte in 1.33 netto. Ora una domenica di riposo

sabato 9 ottobre 2010

Munchen marathon: prevedo...

Prevedo che risentirò dei tanti km percorsi oggi. Sono certo peraltro che l'adrenalina sopira' ogni sensazione di fatica fino al 30... Poi devo tirar fuori gli attributi. Ritmo previsto 4.30' al km per un finale in 3.10'. Ai posteri

venerdì 8 ottobre 2010

10 anni fa in questo giorno

Esattamente 10 anni fa in questo giorno (8-10-2000) in occasione della ultima edizione della Gold Marathon a Cesano Boscone (MI) realizzavo il mio PB sulla maratona: 2:36'28''. Ricordo come fosse ora ogni istante di quella gara: la partenza, agitato dalla tensione e carico di adrenalina; la gara condotta al fianco di due atlete di levatura mondiale (prima una olimpionica italiana e successivamente una russa); il finale spremendo ogni energia residua culminato sotto il traguardo con un risultato che sapevo di valere ma doveva essere conquistato. Se penso oggi alla media finale 3'42'' al km non riesco a crederci, è improponibile anche per un solo km.

giovedì 7 ottobre 2010

Oltre la corsa...oggi ho fatto il mio PB

Oltre la corsa e qualche altro interesse sportivo io anche lavoro. Non sembri strano ma svolgo una professione che mi gratifica assai, che mi piace; sono tecnico di radiologia e mi occupo (prevalentemente ma non esclusivamente) di neuroradiologia. Ed è appunto quest'ultima branca che mi dà le maggiori soddisfazioni. In particolare la fMRI che nella sua dizione italiana si volgarizza in risonanza funzionale.
In parole semplici oltre a studiare la morfologia del cervello, come è fatto, le patologie che possono interessarlo, con apparecchiature all'avanguardia (che ho la fortuna di poter sfruttare) si riesce anche a studiare COME IL CERVELLO FUNZIONA. Questo aspetto ha molteplici implicazioni: permette di individuare come si modifica il cervello con la presenza di un tumore per esempio, oppure si possono studiare "le reazioni" ad alcuni stimoli.
Il risultato è molto utile perchè può aiutare il neurochirurgo che nell'asportazione del tumore potrà preservare aree importanti del cervello che altrimenti rischierebbero di andare perse.
Inoltre c'è tutto l'aspetto scientifico di ricerca che potrà essere utile in futuro, del cervello umano si conosce ancora molto poco dal punto di vista funzionale.
Oggi ho fatto uno studio che potrei inserire al primo posto tra tutti quelli eseguiti in questi miei anni di attività e proprio per questo voglio con parole semplici illustrare.
Ogni volta che noi forniamo uno stimolo o svolgiamo una azione una o più zone del cervello si attivano (si accendono), a volte si tratta di zone di pochissimi millimetri ma la cui importanza è fondamentale, riuscire ad individuare modificazioni può diventare determinante.
Nel caso odierno alla paziente è stato chiesto di muovere i piedi alternativamente e siamo riusciti ad individuare singolarmente l'area di attivazione dei singoli piedi nonostante siano distanti pochissimi millimetri; la stessa operazione è stata svolta con le mani.
Successivamente alla donna è stato chiesto di muovere la lingua all'interno della bocca.
Inoltre sempre alla medesima paziente sono state mostrate delle semplici immagini, dei disegnini ai quali, solo pensando, doveva associare un verbo.
Senza avere la presunzione di insegnare nulla vi mostro e descrivo con parole semplici cosa si evidenzia.
Movimento delle mani.
Le aree che "si accendono in giallo" sono le zone che si attivano quando viene svolto questo compito, disegnando due ROI (verde e blu) si evidenziano dei picchi che dimostrano l'attività della zona corticale di destra o sinistra alternativamente.
Movimento dei piedi.
Le aree di attivazione dei piedi sono ancora più piccole e sono evidenziate nella figura con le ROI blu e verde, come si può notare la distanza tra l'una e l'altra è minima.
Movimento della lingua.
Nel movimento della lingua l'attivazione è contemporanea su entrambi i lati.
Identificazione di oggetti ed associazione di un verbo.
Si tratta di un compito leggermente più complesso dei precedenti, infatti in questo caso le aree del cervello che si attivano sono molteplici ma due rivestono una particolare importanza. Tali due aree si chiamano Area di Broca (evidenziata con la ROI blu) e Area di Wernicke (evidenziata con ROI verde).
PS
Ho cercato di utilizzare parole semplici, semplicistiche ma con la speranza che qualcuno possa aver capito qualcosa. L'entusiasmo che metto nella corsa è lo stesso che pongo in questo aspetto della mia vita ed oggi sono soddisfatto perchè ho stabilito il mio PB su questo esame.

martedì 5 ottobre 2010

Aria di Munchen Marathon

Ne sento il profumo, la mente già è lì, nell'OLIMPIASTADION e stavolta non mancherò di fare il bagno anche nella piscina olimpica.
Ho uno splendido ricordo della mia prima partecipazione quando conclusi in 2.56'' accompagnando la mia allora compagna di squadra Laura Ursella e trascinandola sul podio di una Maratona Internazionale. La seconda partecipazione fu sfortunata con l'infortunio proprio poche ore prima della partenza. Anche per questo non potevo mancare, ma non potevo mancare perchè ad ospitarmi sarà un amico al quale sono legato nonostante la nostra frequentazione sia minima e si tratta di Simone Grassi. Inoltre ci sarà pure Max Cortella, altro amico di tante avventure in maratona, di tante tacite sfide ma di profondo rispetto reciproco.
Il percorso è piacevole, non facilissimo ma completamente chiuso al traffico e con alcuni passaggi veramente da pelle d'oca.
Come correrò? Troppo difficile da dire con 2 maratone nelle gambe nelle due ultime settimane; se dovessi azzardare oggi direi sulle 3:15' ma saranno i primi km ad indicarmi il giusto ritmo.
Il passaggio sotto Porta Maratona mi ripagherà comunque di ogni sforzo, quegli ultimi 300 m sulla pista olimpica di Monaco '72 saranno un trionfo.

domenica 3 ottobre 2010

Maratona Città del Vino

Seconda edizione della Maratona Città del Vino che quest'anno parte da Premariacco, due passi da casa praticamente. Lo scorso anno ero in condizioni fisiche precarie ed alla vigilia di Monaco non volevo rischiare più di tanto per cui corsi la Mezza (per la cronaca a Monaco fui costretto a dare forfait). Quest'anno seguendo l'istinto più del raziocinio mi sono iscritto e coinvolto Monica in quello che sulla carta doveva essere un allenamento lunghissimo a 5' al km. Così sarebbe stato, mi ero portato anche la digitale in tasca, la preparazione è stata al massimo "dello scazzo", nessunissima aspettativa.
Scambio battute con tanti, tantissimi supermaratoneti giunti da ogni parte d'Italia, rivedo con piacere Luciano Bigi, compagno di gara a Helsinki qualche anno fa, ma anche il buon Gemma, Capecci, Piero Ancora, Ferri e poi il "grande" Fabio Marri al quale sono rimasto legato nonostante il fatto i nostri incontri siano sempre più sporadici (quest'anno nel Salento e nel Friuli...non è forse un caso).
Quando ci prepariamo sulla linea di partenza mi accorgo dell'assenza delle due donne potenzialmente indicate a dividersi le prime posizioni. La testa ha cominciato ad elaborare ma non ho rivelato nulla alla "ingenua" allieva.
Ben presto si è formato un nutrito gruppetto che con grande armonia e spesso scambi di battute teneva un ritmo leggermente al di sopra del previsto, gruppetto nel quale c'erano le prime due donne: Monica e Elena Simsig, altra amica gradiscana che conosco da anni.
Al nostro fianco rimane costantemente Leonardo di Turi da Montebelluna compagno di tante avventure da pace-maker, e delle nuove conoscenze: Fulvio, Roldano.
Ho qualche problemino con il Garmin in avvio che per fortuna riesco a risolvere ma nella ripartenza non mi accorgo che mi ha cancellato i primi tre minuti di gara e proseguo con questo "tempo illusorio" che conserverò fin dopo il traguardo.
Abbandoniamo Premariacco e ci dirigiamo verso Cividale, il passaggio in centro è veramente suggestivo, peccato la freddezza dei pochi presenti che "non ci hanno cagato di striscio", sul Ponte del Diavolo un piacevolissimo doppio passaggio. Meta successiva Prepotto seguendo strade che percorro tantissime volte in bici da corsa, i panorami sono veramente incantevoli con le viti che ci circondano e i colori dell'autunno che colorano il tutto. Faccio un po' da Cicerone per gli amici che vengono da fuori regione; il ritmo rimane costante intorno ai 4'40'' al km. Qualche leggero saliscendi non disturba, la segnalazione dei km a volte non è affidabile ma poco ci importa. Monica ha caricato tantissimo il giorno precedente facendo oltre 100 km in bici e anche nuoto per cui mi rendo conto che potrebbe risentirne ma mi sembra un peccato trovarsi lì a combattere per la prima posizione ed alzare bandiera bianca. Il gruppo invece di sfoltirsi si infittisce, prima di giungere alla mezza nei pressi di Vencò arriviamo ad essere in 12.
Passiamo a metà percorso in 1:39'13'', decisamente veloce rispetto alle previsioni ma non proibitivo. Elena si pone in testa al gruppo, si vede che è più fresca e che sicuramente prima dell'arrivo tenterà una sortita. I miei polpacci si fanno sentire, la Maratona di Berlino della domenica precedente tiratissima nel finale ha lasciato i segni, non per questo rinuncio a scandire il mio ritmo che poi è quello che so Monica sia in grado di sostenere.
Al ristoro del 30° km Elena dà decisamente un'accellerata, secca, dura, un cambio di ritmo al quale non rispondiamo assolutamente. Se ne ha arriverà alla fine e quindi è inutile inseguire, se dovesse avere qualche defaillance bisogna essere pronti "ad intervenire". Ora dopo Manzano il percorso si fa più duro, si succedono falsopiani insidiosi, le gambe si fanno decisamente sentire ed il ritmo cala decisamente senza mai però toccare i 5' al km.
Raggiungiamo e superiamo Agnese anche lei reduce dalla Maratona di Berlino che ben soddisfatta del suo PB tenta oggi l'avventura della Mezza.
L'ingresso a Buttrio è decisamente di quelli tosti, un paio di salite che si sentono tutte nelle gambe, inizia la "asfissiante" opera di incitamento verso Monica nella quale mi dà una grandissima mano anche Leonardo. Ormai la seconda posizione è al sicuro ma visto che siamo in ballo è bello finire per bene.
E' un continuo recuperare posizioni tra qualche maratoneta che raggiungiamo e diversi della mezza. Nella piazza di Orsaria si conclude la nostra fatica che concludiamo a braccia alzate in 3:20'12''. Siamo entrambi distrutti, abbiamo consumato tutto ma soddisfatti di questo allenamento al quale ci dovremo abituare se intendiamo pensare con serietà all'impegno preso per il 3 luglio 2011.
L'attesa delle premiazioni è lunghetta ma soprattutto è eccessivamente lunga la sequela di saluti e ringraziamenti; numerossisimi i premiati delle due gare e in questo si distingue molto bene la mia società che piazza diversi suoi esponenti nelle prime posizioni.
Una citazione collettiva per l'ottima gara condotta dal gruppetto di amici formato da Denis Del Bianco, Marco Grimaz, Adriano Gabrieucig e Stefano Morandini. Complimenti particolari a quest'ultimo autore di una gara coi fiocchi che lo porta al nuovo PB (mi sembra) ma che indica uno stato di forma eccezionale che sicuramente gli consentirà in una prossima occasione di fare il salto di qualità definitivo (mi azzardo a prevedere a breve una Maratona sotto i 4' al km).
Per me un altro tassello, il numero 167. Domenica si replica a Monaco di Baviera.
Ecco il link per le classifiche
Nella foto Alessandro e Bernadette